The present research addresses the issues of improving the existing architectural and environmental heritage, particularly in smaller towns, entrusting infrastructures with further roles besides that of primary use, in order to integrate the possibilities of the operation of economic and social networks within which the smaller towns have to !nd a functional reuse. The prolonged economic crisis, litmus test of the ecological and environmental crisis in progress, has highlighted the heavy di"culties of a model of unsustainable development. The present study juxtaposes to exaggerated urban consumerism and regime of competition among metropolitan areas that caused the congestion and the crisis of the development model, the energetic quality of individual “minor” places. To the latter one would like to give added value and better usability, by proposing potential structures to make the facilities inscribable in the term “infrastructure” permeable to their gravitational area, thus making the infrastructural works useful to the tourism, culture and logistics system. Signi!cant is the case of historic towns in the Marche region, a prototype of urban sprawl, investigated in the present research through the aspects connecting sustainable infrastructures and urban transport networks to the quality of city life. The concept of sustainability is declined in order to meet the contrasting demands of conservation and growth by addressing the issue of defending the balance of the smaller towns and their social matrix, yet including the necessary endowment of services and infrastructures for city welfare, socioeconomic growth and adaptation to the needs of contemporary life. The new paradigms of growth that the results of this research suggest are centered on the revolution of the mobility culture and on project planning logics able to transform infrastructures in opportunities to regenerate the area. The research work takes place within the context of scienti!c activity on regional architecture that the Dicea Department - Architecture Section of the Università Politecnica delle Marche has been performing for many years to protect the local cultural resources.

L’Impronta Ecologica denunciata dai cambiamenti climatici mostra che la società deve oggi a"rontare problemi che coinvolgono l’urbanizzazione globale, su cui incidono sia i progetti di interesse “planetario” che gli interventi alla scala minore. In base a tale consapevolezza la presente ricerca delinea percorsi operativi e interventi di dimensione regionale e urbana, proponendo indirizzi per la progettazione sostenibile di opere infrastrutturali capaci di incidere sulla qualità della vita urbana e di rappresentare componenti strategiche per la tutela del territorio. Data l’ampiezza della questione, l’ambito di interesse della ricerca viene delimitato tramite l’analisi degli aspetti che saldano il panorama culturale e l’universo della mobilità; si descrivono a questo scopo le esperienze che legano il tra$co e la storia della città moderna, i nuovi segni che gli assi di comunicazione creano nell’organizzazione delle maglie dell’urbanizzazione cui il paesaggio fa da sfondo e il peso delle infrastrutture sul territorio; vengono inoltre valutati i dati recenti circa il consumo del capitale naturale. La tesi di Dottorato assume come caso di studio il territorio marchigiano al %ne di sviluppare strumenti di ausilio alla ri-progettazione dello sviluppo armonioso delle potenzialità locali, attraverso pratiche progettuali che coniughino il funzionamento delle opere infrastrutturali alla valorizzazione del patrimonio dei centri minori, che rappresentano elementi di alta qualità ambientale e di competitività rispetto al predominio della civiltà metropolitana. Viene e"ettuata un’analisi del potenziale del sistema infrastrutturale delle Marche rispetto alle politiche nazionali, alla struttura della Macroregione Adriatico-Ionica e ai &ussi dettati dalla programmazione transfrontaliera per la creazione della European Mobility Network; l’analisi è condotta in riferimento ai piani regionali e nazionali per la logistica, agli studi della Commissione della Comunità Europee, all’ESDP- European Spatial Development Perspective (CEC 1999) e alle politiche espresse nel Libro Bianco 2011 (White Paper on Transport, Commissione Europea). All’interno dello scenario nazionale e internazionale vengono 10 The cases studied allow a variation in enlightened modes of crossing the territory and in adapting to the local resources, summarized in a series of categories: sharing, daily mobility, reuse, waterways, inspiring places, customization. The principles and strategies identi!ed serve as a theoretical support for the application of new measures for controlling the transformation of the Marche territory, investigated through a process of critical reading through ‘systems’ that represent the articulation of what is real in its environmental, infrastructural, constructed, and productive-commercial components. The assessment of the current state of the overall system is performed via a graphic schematization of the regional territory. That is functional to the identi!cation of noteworthy areas and points where the proposed intervention concentrates new structures within an overall strategy of sustainable regeneration and re-balance of the polycentrism that characterizes the Region. For this purpose, the territory is divided into three main macroareas (Apennine, historic town, Adriatic town) where new functional units are placed, in accordance with an in-depth strategic design through a Masterplan, and on the basis of a hierarchy of hubs of the !rst, second and third order, depending on the level of interconnections that the new magnets of attraction establish with the existing one. The logistic centers identi!ed are put to use in a dialogue between various interest generating terminals- the smaller urban centers- and the infrastructural frame, establishing new circuits of relations in the fragmented settlement system of the Marche region. These new cells set themselves in contrast to the anonymity of “non-lieux” (airports, train stations, shopping centers), because to the explication of the main role of the tra#c $ow axes, they add the further value of adjusting the system of accesses to the area, of intersecting the paths of alternative routes and of promoting the values of the places you go through. The cells structure is composed of a main organizing center the “multi_ structural epicentre”, and of “urban hubs”. The common theme in the gradual decrease in scale is the creation of integrated transport systems for a tra#c decompression action. Such a structure is simpli!ed through a planning exploration carried out in the central coast area of the regional territory, by the town of Loreto, destination of international tourist $ows, and the smaller towns nearby. The role of the infrastructural centers is veri!ed by “new images” that hypothesize the long-term e%ects of the impact of new structures on territorial bonds. The present research returned a proposal indication for alternative ways to use the territorial resources and a study of 11 scelti casi di interventi che coniugano l’architettura all’utilizzo delle infrastrutture secondo i principi della mobilità sostenibile. Gli esempi virtuosi analizzati permettono una declinazione delle modalità illuminate di attraversamento del territorio e di adeguamento alle risorse locali, sintetizzate in una serie di categorie: sharing, daily mobility, riuso, vie d’acqua, luoghi ispiratori, personalizzazione, smart living. I principi e le strategie individuate fungono da supporto teorico per l’applicazione di nuove misure di controllo alla trasformazione del territorio marchigiano, indagato tramite un procedimento di lettura critica attraverso sistemi che rappresentano l’articolazione del reale nelle sue componenti ambientali, infrastrutturali, costruite, e produttivo -commerciali. La valutazione dello stato attuale del sistema complessivo viene articolata mediante una schematizzazione gra"ca del territorio regionale, funzionale all’individuazione di aree e punti notevoli nei quali la proposta di intervento concentra nuove strutture nell’ambito di un piano complessivo di rigenerazione sostenibile del policentrismo che caratterizza la Regione. A questo scopo il territorio viene diviso in tre macroaree principali (macroarea appenninica, macroarea borghi storici, macroarea città adriatica), in cui vengono collocate le unità funzionali proposte, secondo un disegno strategico approfondito tramite un Masterplan e sulla base di una gerarchia di nodi di primo, secondo e terzo ordine, dipendente dal livello delle interconnessioni che stabiliscono con l’esistente. I poli osmotici individuati sono a servizio del dialogo tra i terminali generatori di interesse- i centri urbani minori- e il telaio infrastrutturale, istituendo circuiti di relazioni nelle reti del sistema insediativo frammentato delle Marche. Le nuove cellule si pongono in antitesi all’anonimato dei non-lieux (aeroporti, stazioni, centri commerciali), perché all’esplicitazione del ruolo principale degli assi di scorrimento aggiungono il valore ulteriore della regolazione del sistema degli accessi alla regione, dell’ intersezione con i percorsi della mobilità alternativa e della promozione delle valenze dei luoghi attraversati. La struttura dei poli si compone di un centro ordinatore principale l’epicentro multi-strutturale, e di hub urbani; il tema comune nella progressiva discesa di scala è la creazione di sistemi integrati di trasporto "nalizzata alla decompressione del tra%co. Sul piano metodologico tale struttura viene sempli"cata attraverso un’esplorazione progettuale, svolta nell’area costiera centrale del territorio regionale, in corrispondenza della città di Loreto- meta di ussi turistici internazionali- e dei vicini centri minori. Il ruolo dei poli infrastrutturali viene veri"cato tramite “nuove immagini” che ipotizzano gli e$etti di lungo termine e dell’incidenza delle strutture progettate sugli assetti territoriali. La ricerca ha prodotto l’indicazione propositiva di modi alternativi di utilizzo delle risorse del territorio e lo studio di strutture rispondenti alle necessità della società sostenibile e della stabilità degli ecosistemi, atte a creare un rapporto più evoluto con il territorio.

Osmo.polis: infra-strutture socialmente utili ed ecologicamente compatibili / Carlorosi, Cecilia. - (2013 Mar 12).

Osmo.polis: infra-strutture socialmente utili ed ecologicamente compatibili

Carlorosi, Cecilia
2013-03-12

Abstract

The present research addresses the issues of improving the existing architectural and environmental heritage, particularly in smaller towns, entrusting infrastructures with further roles besides that of primary use, in order to integrate the possibilities of the operation of economic and social networks within which the smaller towns have to !nd a functional reuse. The prolonged economic crisis, litmus test of the ecological and environmental crisis in progress, has highlighted the heavy di"culties of a model of unsustainable development. The present study juxtaposes to exaggerated urban consumerism and regime of competition among metropolitan areas that caused the congestion and the crisis of the development model, the energetic quality of individual “minor” places. To the latter one would like to give added value and better usability, by proposing potential structures to make the facilities inscribable in the term “infrastructure” permeable to their gravitational area, thus making the infrastructural works useful to the tourism, culture and logistics system. Signi!cant is the case of historic towns in the Marche region, a prototype of urban sprawl, investigated in the present research through the aspects connecting sustainable infrastructures and urban transport networks to the quality of city life. The concept of sustainability is declined in order to meet the contrasting demands of conservation and growth by addressing the issue of defending the balance of the smaller towns and their social matrix, yet including the necessary endowment of services and infrastructures for city welfare, socioeconomic growth and adaptation to the needs of contemporary life. The new paradigms of growth that the results of this research suggest are centered on the revolution of the mobility culture and on project planning logics able to transform infrastructures in opportunities to regenerate the area. The research work takes place within the context of scienti!c activity on regional architecture that the Dicea Department - Architecture Section of the Università Politecnica delle Marche has been performing for many years to protect the local cultural resources.
12-mar-2013
L’Impronta Ecologica denunciata dai cambiamenti climatici mostra che la società deve oggi a"rontare problemi che coinvolgono l’urbanizzazione globale, su cui incidono sia i progetti di interesse “planetario” che gli interventi alla scala minore. In base a tale consapevolezza la presente ricerca delinea percorsi operativi e interventi di dimensione regionale e urbana, proponendo indirizzi per la progettazione sostenibile di opere infrastrutturali capaci di incidere sulla qualità della vita urbana e di rappresentare componenti strategiche per la tutela del territorio. Data l’ampiezza della questione, l’ambito di interesse della ricerca viene delimitato tramite l’analisi degli aspetti che saldano il panorama culturale e l’universo della mobilità; si descrivono a questo scopo le esperienze che legano il tra$co e la storia della città moderna, i nuovi segni che gli assi di comunicazione creano nell’organizzazione delle maglie dell’urbanizzazione cui il paesaggio fa da sfondo e il peso delle infrastrutture sul territorio; vengono inoltre valutati i dati recenti circa il consumo del capitale naturale. La tesi di Dottorato assume come caso di studio il territorio marchigiano al %ne di sviluppare strumenti di ausilio alla ri-progettazione dello sviluppo armonioso delle potenzialità locali, attraverso pratiche progettuali che coniughino il funzionamento delle opere infrastrutturali alla valorizzazione del patrimonio dei centri minori, che rappresentano elementi di alta qualità ambientale e di competitività rispetto al predominio della civiltà metropolitana. Viene e"ettuata un’analisi del potenziale del sistema infrastrutturale delle Marche rispetto alle politiche nazionali, alla struttura della Macroregione Adriatico-Ionica e ai &ussi dettati dalla programmazione transfrontaliera per la creazione della European Mobility Network; l’analisi è condotta in riferimento ai piani regionali e nazionali per la logistica, agli studi della Commissione della Comunità Europee, all’ESDP- European Spatial Development Perspective (CEC 1999) e alle politiche espresse nel Libro Bianco 2011 (White Paper on Transport, Commissione Europea). All’interno dello scenario nazionale e internazionale vengono 10 The cases studied allow a variation in enlightened modes of crossing the territory and in adapting to the local resources, summarized in a series of categories: sharing, daily mobility, reuse, waterways, inspiring places, customization. The principles and strategies identi!ed serve as a theoretical support for the application of new measures for controlling the transformation of the Marche territory, investigated through a process of critical reading through ‘systems’ that represent the articulation of what is real in its environmental, infrastructural, constructed, and productive-commercial components. The assessment of the current state of the overall system is performed via a graphic schematization of the regional territory. That is functional to the identi!cation of noteworthy areas and points where the proposed intervention concentrates new structures within an overall strategy of sustainable regeneration and re-balance of the polycentrism that characterizes the Region. For this purpose, the territory is divided into three main macroareas (Apennine, historic town, Adriatic town) where new functional units are placed, in accordance with an in-depth strategic design through a Masterplan, and on the basis of a hierarchy of hubs of the !rst, second and third order, depending on the level of interconnections that the new magnets of attraction establish with the existing one. The logistic centers identi!ed are put to use in a dialogue between various interest generating terminals- the smaller urban centers- and the infrastructural frame, establishing new circuits of relations in the fragmented settlement system of the Marche region. These new cells set themselves in contrast to the anonymity of “non-lieux” (airports, train stations, shopping centers), because to the explication of the main role of the tra#c $ow axes, they add the further value of adjusting the system of accesses to the area, of intersecting the paths of alternative routes and of promoting the values of the places you go through. The cells structure is composed of a main organizing center the “multi_ structural epicentre”, and of “urban hubs”. The common theme in the gradual decrease in scale is the creation of integrated transport systems for a tra#c decompression action. Such a structure is simpli!ed through a planning exploration carried out in the central coast area of the regional territory, by the town of Loreto, destination of international tourist $ows, and the smaller towns nearby. The role of the infrastructural centers is veri!ed by “new images” that hypothesize the long-term e%ects of the impact of new structures on territorial bonds. The present research returned a proposal indication for alternative ways to use the territorial resources and a study of 11 scelti casi di interventi che coniugano l’architettura all’utilizzo delle infrastrutture secondo i principi della mobilità sostenibile. Gli esempi virtuosi analizzati permettono una declinazione delle modalità illuminate di attraversamento del territorio e di adeguamento alle risorse locali, sintetizzate in una serie di categorie: sharing, daily mobility, riuso, vie d’acqua, luoghi ispiratori, personalizzazione, smart living. I principi e le strategie individuate fungono da supporto teorico per l’applicazione di nuove misure di controllo alla trasformazione del territorio marchigiano, indagato tramite un procedimento di lettura critica attraverso sistemi che rappresentano l’articolazione del reale nelle sue componenti ambientali, infrastrutturali, costruite, e produttivo -commerciali. La valutazione dello stato attuale del sistema complessivo viene articolata mediante una schematizzazione gra"ca del territorio regionale, funzionale all’individuazione di aree e punti notevoli nei quali la proposta di intervento concentra nuove strutture nell’ambito di un piano complessivo di rigenerazione sostenibile del policentrismo che caratterizza la Regione. A questo scopo il territorio viene diviso in tre macroaree principali (macroarea appenninica, macroarea borghi storici, macroarea città adriatica), in cui vengono collocate le unità funzionali proposte, secondo un disegno strategico approfondito tramite un Masterplan e sulla base di una gerarchia di nodi di primo, secondo e terzo ordine, dipendente dal livello delle interconnessioni che stabiliscono con l’esistente. I poli osmotici individuati sono a servizio del dialogo tra i terminali generatori di interesse- i centri urbani minori- e il telaio infrastrutturale, istituendo circuiti di relazioni nelle reti del sistema insediativo frammentato delle Marche. Le nuove cellule si pongono in antitesi all’anonimato dei non-lieux (aeroporti, stazioni, centri commerciali), perché all’esplicitazione del ruolo principale degli assi di scorrimento aggiungono il valore ulteriore della regolazione del sistema degli accessi alla regione, dell’ intersezione con i percorsi della mobilità alternativa e della promozione delle valenze dei luoghi attraversati. La struttura dei poli si compone di un centro ordinatore principale l’epicentro multi-strutturale, e di hub urbani; il tema comune nella progressiva discesa di scala è la creazione di sistemi integrati di trasporto "nalizzata alla decompressione del tra%co. Sul piano metodologico tale struttura viene sempli"cata attraverso un’esplorazione progettuale, svolta nell’area costiera centrale del territorio regionale, in corrispondenza della città di Loreto- meta di ussi turistici internazionali- e dei vicini centri minori. Il ruolo dei poli infrastrutturali viene veri"cato tramite “nuove immagini” che ipotizzano gli e$etti di lungo termine e dell’incidenza delle strutture progettate sugli assetti territoriali. La ricerca ha prodotto l’indicazione propositiva di modi alternativi di utilizzo delle risorse del territorio e lo studio di strutture rispondenti alle necessità della società sostenibile e della stabilità degli ecosistemi, atte a creare un rapporto più evoluto con il territorio.
Mobilità sostenibile
Riqualificazione territoriale
Urban hub
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Tesi.Carlorosi.pdf

Solo gestori archivio

Tipologia: Tesi di dottorato
Licenza d'uso: Non specificato
Dimensione 9.17 MB
Formato Adobe PDF
9.17 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11566/242739
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact