Imitation is a basic human ability, present very early in infancy and developing throughout life. It is the reproduction of an observed model’s action. The present study was devoted to the investigation of the imitative perspective-taking. When asked to play acts observed, subjects have two modes: anatomical imitation, which is to use the same side of the body as the model (if the model uses his right limb, the subject imitate with his right limb), and mirror imitation, a product of a spatial match between stimulus and response (if the model uses his right limb, the subject imitate with its left limb). Thirty healthy subjects (aged 21-53 years), and twelve callosotomized patients (aged 26-57 years) submitted to complete or partial resection of the corpus callosum for control of epilepsy, participated in the study. The task was to imitate intransitive meaningful and meaningless gestures performed by a model shown in videos and located in third person perspective (180°). In “free sessions”, subjects freely chose the limb to imitate gestures shown, while in “driven sessions” they had to use the same and the opposite limb of the model. In free sessions, both control subjects and callosotomized patients mainly used the mirror perspective (60% and 66%, respectively). In driven sessions, the former group used the anatomical perspective (93%), the latter preferred the mirror perspective of imitation (61%). Since the main difference between the two groups is the integrity of the corpus callosum, and since to assume the anatomical perspective of imitation it is necessary to activate the Mental Rotation mechanism, likely sustained by the corpus callosum, it could be hypothesized that the callosotomized patients are unable to take anatomical perspective probably because their Mental Rotation mechanism is impaired, due to a lack of specific callosal regions.

L’imitazione è un’abilità che si sviluppa nell’uomo in età precoce e che si modifica nel tempo; può essere definita la riproduzione di gesti osservati. Il presente studio indaga l’assunzione di prospettiva imitativa. Chiamato a riprodurre atti compiuti da un modello, un soggetto ha a disposizione due modalità: l’imitazione anatomica, che prevede l’utilizzo dello stesso lato del corpo utilizzato dal modello (se questi usa l’arto destro, il soggetto lo imiterà con il proprio arto destro), o l’imitazione speculare, prodotto di una corrispondenza spaziale tra stimolo e risposta (se il modello utilizza l’arto destro, il soggetto lo imiterà con il proprio arto sinistro). Allo studio hanno preso parte un gruppo di controllo (30 adulti sani, 21-53 anni) ed un gruppo di pazienti (12 adulti, 26-57 anni) con resezione totale o parziale del corpo calloso, subita per il trattamento di forme di epilessia farmaco-resistente. A tutti veniva richiesto di imitare gesti intransitivi, con e senza senso, eseguiti da una modella, mostrata in un filmato, posta in prospettiva di terza persona (180°). Nelle “sessioni libere” il soggetto poteva scegliere l’arto con cui riprodurre i gesti, mentre nelle “sessioni guidate” doveva usare lo stesso arto della modella o quello opposto. Nelle sessioni libere sia i controlli che i pazienti utilizzarono prevalentemente la prospettiva speculare (60% e 66%, rispettivamente). Nelle sessioni guidate, i primi utilizzarono la prospettiva anatomica (93%), i secondi privilegiarono la prospettiva speculare (61%). Poiché la principale differenza tra i due gruppi è l’integrità del corpo calloso, e poiché la prospettiva anatomica richiede l’attivazione del meccanismo di Rotazione Mentale che molto probabilmente coinvolge la commessura, si può ipotizzare che i pazienti siano incapaci di assumere la prospettiva anatomica a causa di un deficit del funzionamento di tale meccanismo, probabilmente causato dall’assenza di regioni specifiche del corpo calloso.

Comportamento imitativo e disconnessione interemisferica / Pierpaoli, Chiara. - (2012 Feb 22).

Comportamento imitativo e disconnessione interemisferica

Pierpaoli, Chiara
2012-02-22

Abstract

Imitation is a basic human ability, present very early in infancy and developing throughout life. It is the reproduction of an observed model’s action. The present study was devoted to the investigation of the imitative perspective-taking. When asked to play acts observed, subjects have two modes: anatomical imitation, which is to use the same side of the body as the model (if the model uses his right limb, the subject imitate with his right limb), and mirror imitation, a product of a spatial match between stimulus and response (if the model uses his right limb, the subject imitate with its left limb). Thirty healthy subjects (aged 21-53 years), and twelve callosotomized patients (aged 26-57 years) submitted to complete or partial resection of the corpus callosum for control of epilepsy, participated in the study. The task was to imitate intransitive meaningful and meaningless gestures performed by a model shown in videos and located in third person perspective (180°). In “free sessions”, subjects freely chose the limb to imitate gestures shown, while in “driven sessions” they had to use the same and the opposite limb of the model. In free sessions, both control subjects and callosotomized patients mainly used the mirror perspective (60% and 66%, respectively). In driven sessions, the former group used the anatomical perspective (93%), the latter preferred the mirror perspective of imitation (61%). Since the main difference between the two groups is the integrity of the corpus callosum, and since to assume the anatomical perspective of imitation it is necessary to activate the Mental Rotation mechanism, likely sustained by the corpus callosum, it could be hypothesized that the callosotomized patients are unable to take anatomical perspective probably because their Mental Rotation mechanism is impaired, due to a lack of specific callosal regions.
22-feb-2012
L’imitazione è un’abilità che si sviluppa nell’uomo in età precoce e che si modifica nel tempo; può essere definita la riproduzione di gesti osservati. Il presente studio indaga l’assunzione di prospettiva imitativa. Chiamato a riprodurre atti compiuti da un modello, un soggetto ha a disposizione due modalità: l’imitazione anatomica, che prevede l’utilizzo dello stesso lato del corpo utilizzato dal modello (se questi usa l’arto destro, il soggetto lo imiterà con il proprio arto destro), o l’imitazione speculare, prodotto di una corrispondenza spaziale tra stimolo e risposta (se il modello utilizza l’arto destro, il soggetto lo imiterà con il proprio arto sinistro). Allo studio hanno preso parte un gruppo di controllo (30 adulti sani, 21-53 anni) ed un gruppo di pazienti (12 adulti, 26-57 anni) con resezione totale o parziale del corpo calloso, subita per il trattamento di forme di epilessia farmaco-resistente. A tutti veniva richiesto di imitare gesti intransitivi, con e senza senso, eseguiti da una modella, mostrata in un filmato, posta in prospettiva di terza persona (180°). Nelle “sessioni libere” il soggetto poteva scegliere l’arto con cui riprodurre i gesti, mentre nelle “sessioni guidate” doveva usare lo stesso arto della modella o quello opposto. Nelle sessioni libere sia i controlli che i pazienti utilizzarono prevalentemente la prospettiva speculare (60% e 66%, rispettivamente). Nelle sessioni guidate, i primi utilizzarono la prospettiva anatomica (93%), i secondi privilegiarono la prospettiva speculare (61%). Poiché la principale differenza tra i due gruppi è l’integrità del corpo calloso, e poiché la prospettiva anatomica richiede l’attivazione del meccanismo di Rotazione Mentale che molto probabilmente coinvolge la commessura, si può ipotizzare che i pazienti siano incapaci di assumere la prospettiva anatomica a causa di un deficit del funzionamento di tale meccanismo, probabilmente causato dall’assenza di regioni specifiche del corpo calloso.
Imitazione
Corpo calloso
Prospettiva anatomica e speculare
Callosotomia
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11566/242395
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