This study investigated climate change hazards and residents' perception of related risks in the Marche Region, one of the 20 administrative divisions of Italy. The geomorphological characteristics of this Region, located at a latitude about 43 degree North and with a total surface area of 9,366 km2, makes its 1,565,000 residents particularly exposed to the emerging climate hazards. A trend analysis of the Region's last 50 years temperature and precipitation data detailed an overall temperature increase in all seasons, rainfall decrease in Winter, Spring and Summer and rainfall increases in Autumn. These changes can potentially alter hydro-geologic processes in the Region. For example, rainfall increase in Autumn could alter the intensity and frequency of landslide and flood hazards, whereas rainfall decrease and temperature increase over the other seasons could affect the Region's aquifers recharge. In addition, the alteration of local rivers' hydrological regimes could also increase coastal erosion, algal blooms and water quality deterioration. Furthermore, the analysis of extreme climatological indices, suggests negative impacts in terms of soil deterioration and agricultural productivity. From the socio-anthropological perspective analysis of approximately 800 questionnaires and interviews carried out on selected samples of residents, policy and decision-makers and emergency managers, revealed awareness of the current and future local risks connected to climate change. Yet, this awareness did not translated into risk prevention and long term adaptation action plans. Apparently, the inability to define shared collective strategies is outcome of a feeble sense of individual and institutional responsibility about climate matters, and ineffective information exchange among citizens, public administrators and the scientific community. Hence, to enhance specific risk reduction strategies, local emergency management agencies should improve their “brokerage” role among all the involved stakeholders. To achieve this a communication focal figure is recommended to be established at the municipal level to help translate and reverberate climate change knowledge and sustain information networks among all parties involved.

Questo studio prende in considerazione i pericoli locali che potrebbero emergere dal cambiamento climatico correntemente in atto, e la percezione dei residenti delle Regione Marche dei rischi ad essi collegati. Le caratteristiche geomorfologiche della Regione Marche, localizzata a una latitudine di circa 43°N e con superficie totale di 9,366 km2, rendono i suoi 1,565,000 residenti particolarmente esposti ai pericoli connessi al cambiamento climatico. L’analisi del trend degli ultimi 50 anni di dati di temperatura e precipitazione ha messo in luce un diffuso aumento di temperatura che interessa tutte le stagioni e una diminuzione significativa della precipitazione in inverno, primavera ed estate. Al contrario non è stato riscontrato un trend significativo delle precipitazioni, né in calo né in aumento, in autunno. Queste variazioni in atto potrebbero alterare i processi idrologici nella regione. Per esempio, l’aumento autunnale di precipitazione potrebbe alterare l’intensità e la frequenza di frane e alluvioni, mentre la diminuzione delle precipitazioni e l’aumento della temperatura nelle altre stagioni potrebbe inficiare la capacità di ricarica degli acquiferi regionali. Inoltre, l’alterazione dei regimi idrologici dei fiumi locali potrebbe condurre ad un aumento del pericolo di erosione costiera, bloom algali e deterioramento della qualità delle acque superficiali. Infine, l’analisi di alcuni indici di estremi climatologici, suggerisce la possibilità di impatti negativi in termini di deterioramento del suolo ed alterazione della produttività agricola. L’analisi eseguita da una prospettiva socio antropologica dei circa 800 questionari e interviste condotte su un campione selezionato di residenti, politici locali e ad addetti di protezione civile ha messo in luce una generale consapevolezza dei rischi attuali e futuri connessi al cambiamento climatico. Tuttavia questa consapevolezza non è stata trasferita in strategie concrete di prevenzione del rischio o in piani di adattamento di lungo termine. Apparentemente la difficoltà nel definire strategie di azione collettiva è il risultato di un debole senso di responsabilità, sia individuale che collettivo, riguardo alle questioni climatiche, e di un inefficace trasferimento di informazioni tra cittadini, amministrazioni pubbliche e comunità scientifica. In conclusione, al fine di stimolare lo sviluppo e l’attuazione di strategie di riduzione del rischio, coloro che si occupano della gestione delle emergenze a livello locale dovrebbero migliorare il loro ruolo di “broker” all’interno del network che connette i diversi stakeholders. A questo fine potrebbe essere individuata a livello comunale una figura comunicativa di riferimento che aiuti a trasferire e riverberare le conoscenze relative al cambiamento climatico e a sostenere i networks di comunicazione tra tutti i soggetti coinvolti.

Climate change: local impacts and potential responses of the regional civil protection / Appiotti, Federica. - (2012 Mar 01).

Climate change: local impacts and potential responses of the regional civil protection

Appiotti, Federica
2012-03-01

Abstract

This study investigated climate change hazards and residents' perception of related risks in the Marche Region, one of the 20 administrative divisions of Italy. The geomorphological characteristics of this Region, located at a latitude about 43 degree North and with a total surface area of 9,366 km2, makes its 1,565,000 residents particularly exposed to the emerging climate hazards. A trend analysis of the Region's last 50 years temperature and precipitation data detailed an overall temperature increase in all seasons, rainfall decrease in Winter, Spring and Summer and rainfall increases in Autumn. These changes can potentially alter hydro-geologic processes in the Region. For example, rainfall increase in Autumn could alter the intensity and frequency of landslide and flood hazards, whereas rainfall decrease and temperature increase over the other seasons could affect the Region's aquifers recharge. In addition, the alteration of local rivers' hydrological regimes could also increase coastal erosion, algal blooms and water quality deterioration. Furthermore, the analysis of extreme climatological indices, suggests negative impacts in terms of soil deterioration and agricultural productivity. From the socio-anthropological perspective analysis of approximately 800 questionnaires and interviews carried out on selected samples of residents, policy and decision-makers and emergency managers, revealed awareness of the current and future local risks connected to climate change. Yet, this awareness did not translated into risk prevention and long term adaptation action plans. Apparently, the inability to define shared collective strategies is outcome of a feeble sense of individual and institutional responsibility about climate matters, and ineffective information exchange among citizens, public administrators and the scientific community. Hence, to enhance specific risk reduction strategies, local emergency management agencies should improve their “brokerage” role among all the involved stakeholders. To achieve this a communication focal figure is recommended to be established at the municipal level to help translate and reverberate climate change knowledge and sustain information networks among all parties involved.
1-mar-2012
Questo studio prende in considerazione i pericoli locali che potrebbero emergere dal cambiamento climatico correntemente in atto, e la percezione dei residenti delle Regione Marche dei rischi ad essi collegati. Le caratteristiche geomorfologiche della Regione Marche, localizzata a una latitudine di circa 43°N e con superficie totale di 9,366 km2, rendono i suoi 1,565,000 residenti particolarmente esposti ai pericoli connessi al cambiamento climatico. L’analisi del trend degli ultimi 50 anni di dati di temperatura e precipitazione ha messo in luce un diffuso aumento di temperatura che interessa tutte le stagioni e una diminuzione significativa della precipitazione in inverno, primavera ed estate. Al contrario non è stato riscontrato un trend significativo delle precipitazioni, né in calo né in aumento, in autunno. Queste variazioni in atto potrebbero alterare i processi idrologici nella regione. Per esempio, l’aumento autunnale di precipitazione potrebbe alterare l’intensità e la frequenza di frane e alluvioni, mentre la diminuzione delle precipitazioni e l’aumento della temperatura nelle altre stagioni potrebbe inficiare la capacità di ricarica degli acquiferi regionali. Inoltre, l’alterazione dei regimi idrologici dei fiumi locali potrebbe condurre ad un aumento del pericolo di erosione costiera, bloom algali e deterioramento della qualità delle acque superficiali. Infine, l’analisi di alcuni indici di estremi climatologici, suggerisce la possibilità di impatti negativi in termini di deterioramento del suolo ed alterazione della produttività agricola. L’analisi eseguita da una prospettiva socio antropologica dei circa 800 questionari e interviste condotte su un campione selezionato di residenti, politici locali e ad addetti di protezione civile ha messo in luce una generale consapevolezza dei rischi attuali e futuri connessi al cambiamento climatico. Tuttavia questa consapevolezza non è stata trasferita in strategie concrete di prevenzione del rischio o in piani di adattamento di lungo termine. Apparentemente la difficoltà nel definire strategie di azione collettiva è il risultato di un debole senso di responsabilità, sia individuale che collettivo, riguardo alle questioni climatiche, e di un inefficace trasferimento di informazioni tra cittadini, amministrazioni pubbliche e comunità scientifica. In conclusione, al fine di stimolare lo sviluppo e l’attuazione di strategie di riduzione del rischio, coloro che si occupano della gestione delle emergenze a livello locale dovrebbero migliorare il loro ruolo di “broker” all’interno del network che connette i diversi stakeholders. A questo fine potrebbe essere individuata a livello comunale una figura comunicativa di riferimento che aiuti a trasferire e riverberare le conoscenze relative al cambiamento climatico e a sostenere i networks di comunicazione tra tutti i soggetti coinvolti.
Climate change
Adaptation
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Tesi.Appiotti.pdf

Solo gestori archivio

Tipologia: Tesi di dottorato
Licenza d'uso: Non specificato
Dimensione 6.95 MB
Formato Adobe PDF
6.95 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11566/242056
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact