Background : A stroke care organization request the availability of an appropriate setting in the postacute phase and the prediction of medical needs to manage care: few reported surveys are conditioned by organized eterogeneity. Aims: a prospective investigation is proposed to evaluate the distribution of postacute stroke care setting in a dedicated clinical pathway; furthermore, the predictive features of patients admitted to stroke units to define the need of appropriate setting (care locations). Methods: 1012 consecutive patients admitted to a comprehensive stroke unit and allocated to post-acute setting according to predefined criteria were evaluated according to clinical, demographic and social conditions. A multivariate statistic approach was adopted to evaluate predictive parameters influencing short-term evolution and post-acute destination. Results: Out of 100 patients admitted to stroke unit, 18 were allocated to inpatients rehabilitation, 45% returned home, 20,4 % admitted to inpatient postacute facilities. Predictitve features to intensive rehabilitation were age and functional parameters (premorbid and discharge functional status), similarly to care facilities allocation, conditioned by age and discharge functional status. Conclusion: A stroke clinical pathway allow to predict the appropriate post-acute setting and define the organization needs for stroke patients with satisfaction of both medical and manged care.

Introduzione: Un organizzazione assistenziale sanitaria dedicata alla cerebrovasculopatia acuta richiede una adeguata disponibilità di risorse strutturali e la possibilità di predire il setting post-acuzie. In dati di letteratura provengono da poche surveys, caratterizzate da eterogeneità. Obiettivi: studio prospettico finalizzato ad una verifica sulla disponibilità delle strutture post-acuzie nell’ambito di una indagine in una popolazione specifica in un contesto assistenziale omogeneo organizzato secondo linee guida. Il secondo obiettivo di questo studio è dell’ordine della predittività. Metodi: pazienti consecutivamente ricoverati presso una Stroke Unit Integrata, nell’intervallo novembre 2000-novembre 20051012 e successivamente allocati secondo criteri di appropriatezza. Analisi mediante statistica descrittiva ed analisi multivariata. Risultati: Il 18 % sono stati allocati presso strutture dedicate alla riabilitazione intensiva; il 45% è rientrato a domicilio con o senza riabilitazione; il 20,4 % è stato destinato ad altre strutture di accoglienza post-acuzie. I fattori predittivi identificati sono principalmente costituiti dall’età e dallo stato funzionale, sia per la riabilitazione intensiva, sia per le altre strutture di accoglienza post-acuzie. Conclusioni: è possibile acquisire elementi per una accurata pianificazione, anche in fase precoce, con la possibilità di controllare i costi dell’assistenza post-acuzie. L’ appropriatezza di quest’ultima dipende comunque anche da una politica organizzativa mirata ad adeguare la disponibilità delle strutture alla specifica popolazione. In questa prospettiva, l’impiego di parametri predittivi può incidere sul management del paziente colpito da cerebrovasculopatia acuta.

Appropriatezza del set assistenziale post-acuzie in soggetti ricoverati in una stroke unit integrata: indagine sulla allocazione dei pazienti e studio dei predittori nell'ambito dell'adozione di un profilo di cura dedicato all'ictus cerebrale / Gobbi, Beatrice. - (2011 Jan 21).

Appropriatezza del set assistenziale post-acuzie in soggetti ricoverati in una stroke unit integrata: indagine sulla allocazione dei pazienti e studio dei predittori nell'ambito dell'adozione di un profilo di cura dedicato all'ictus cerebrale

Gobbi, Beatrice
2011-01-21

Abstract

Background : A stroke care organization request the availability of an appropriate setting in the postacute phase and the prediction of medical needs to manage care: few reported surveys are conditioned by organized eterogeneity. Aims: a prospective investigation is proposed to evaluate the distribution of postacute stroke care setting in a dedicated clinical pathway; furthermore, the predictive features of patients admitted to stroke units to define the need of appropriate setting (care locations). Methods: 1012 consecutive patients admitted to a comprehensive stroke unit and allocated to post-acute setting according to predefined criteria were evaluated according to clinical, demographic and social conditions. A multivariate statistic approach was adopted to evaluate predictive parameters influencing short-term evolution and post-acute destination. Results: Out of 100 patients admitted to stroke unit, 18 were allocated to inpatients rehabilitation, 45% returned home, 20,4 % admitted to inpatient postacute facilities. Predictitve features to intensive rehabilitation were age and functional parameters (premorbid and discharge functional status), similarly to care facilities allocation, conditioned by age and discharge functional status. Conclusion: A stroke clinical pathway allow to predict the appropriate post-acute setting and define the organization needs for stroke patients with satisfaction of both medical and manged care.
21-gen-2011
Introduzione: Un organizzazione assistenziale sanitaria dedicata alla cerebrovasculopatia acuta richiede una adeguata disponibilità di risorse strutturali e la possibilità di predire il setting post-acuzie. In dati di letteratura provengono da poche surveys, caratterizzate da eterogeneità. Obiettivi: studio prospettico finalizzato ad una verifica sulla disponibilità delle strutture post-acuzie nell’ambito di una indagine in una popolazione specifica in un contesto assistenziale omogeneo organizzato secondo linee guida. Il secondo obiettivo di questo studio è dell’ordine della predittività. Metodi: pazienti consecutivamente ricoverati presso una Stroke Unit Integrata, nell’intervallo novembre 2000-novembre 20051012 e successivamente allocati secondo criteri di appropriatezza. Analisi mediante statistica descrittiva ed analisi multivariata. Risultati: Il 18 % sono stati allocati presso strutture dedicate alla riabilitazione intensiva; il 45% è rientrato a domicilio con o senza riabilitazione; il 20,4 % è stato destinato ad altre strutture di accoglienza post-acuzie. I fattori predittivi identificati sono principalmente costituiti dall’età e dallo stato funzionale, sia per la riabilitazione intensiva, sia per le altre strutture di accoglienza post-acuzie. Conclusioni: è possibile acquisire elementi per una accurata pianificazione, anche in fase precoce, con la possibilità di controllare i costi dell’assistenza post-acuzie. L’ appropriatezza di quest’ultima dipende comunque anche da una politica organizzativa mirata ad adeguare la disponibilità delle strutture alla specifica popolazione. In questa prospettiva, l’impiego di parametri predittivi può incidere sul management del paziente colpito da cerebrovasculopatia acuta.
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