INTRODUZIONE Il carcinoma della mammella rappresenta oggi il tumore più frequente nel sesso femminile, sia per incidenza che per mortalità. Lo screening mammografico è offerto a tutta la popolazione femminile tra i 50 e i 69 anni, con cadenza biennale. L’obiettivo di questo studio è descrivere l’adesione allo screening mammografico in Italia e di valutare le variabili ad esso associate, con particolare attenzione anche alle donne straniere. METODI Sono stati elaborati i dati relativi all’Indagine Statistica Multiscopo sulle Famiglie 2012-2013 condotta dall’ISTAT. Il campione è rappresentato da 27831 donne italiane e 3805 straniere. L’outcome considerato è stato “mammografia eseguita in assenza di sintomi” ed è stata indagata la sua associazione con variabili socio-demografiche (stato civile, titolo di studio, regione di residenza), condizioni generali di salute (invalidità, malattie, uso di farmaci) ed abitudini di vita (consumo di tabacco, attività sportiva). E’ stata condotta un’analisi bivariata con test chi quadro, seguita da un’analisi multivariata con regressione logistica. RISULTATI Nel campione analizzato, le donne italiane che hanno riferito di aver eseguito la mammografia in assenza di sintomi sono il 56.1%, mentre le straniere sono il 31.8% (p<0.001). Dall’analisi multivariata, un basso livello di screening nelle donne italiane è risultato associato con: basso titolo di studio (licenza elementare, OR 0.5; IC95% 0.3-0.6) e invalidità da malattia mentale (OR 0.4; IC95% 0.3-0.6). Il ramo di attività economica di impiego, in particolare l’ambito dell’istruzione e della sanità o altri servizi sociali, è associato ad un’alta adesione allo screening mammografico, sia nelle italiane che nelle straniere. CONCLUSIONI I RISULTATI evidenziano differenze nell’adesione allo screening mammografico tra le donne italiane e straniere, inoltre all’interno della stessa cittadinanza si osservano disuguaglianze legate a fattori socio-demografici e condizioni di salute.

DISEGUAGLIANZE NELLO SCREENING DEL CARCINOMA DELLA MAMMELLA IN ITALIA / Ciancia, Giulia; Brighenti, Aura; Carfagnini, Federica; DI VINCENZO, Marina; Andreoni, Cristina; Recanatini, Claudia; Ponzio, Elisa; Barbadoro, Pamela; D'Errico, Marcello Mario. - (2016). (Intervento presentato al convegno 49° CONGRESSO NAZIONALE SItI La Sanità pubblica guarda al futuro: gli assetti istituzionali e la ricerca al servizio della salute tenutosi a Napoli nel 16-19 novembre 2016).

DISEGUAGLIANZE NELLO SCREENING DEL CARCINOMA DELLA MAMMELLA IN ITALIA

CIANCIA, GIULIA;BRIGHENTI, AURA;CARFAGNINI, FEDERICA;DI VINCENZO, MARINA;ANDREONI, CRISTINA;RECANATINI, CLAUDIA;PONZIO, ELISA;BARBADORO, Pamela;D'ERRICO, Marcello Mario
2016-01-01

Abstract

INTRODUZIONE Il carcinoma della mammella rappresenta oggi il tumore più frequente nel sesso femminile, sia per incidenza che per mortalità. Lo screening mammografico è offerto a tutta la popolazione femminile tra i 50 e i 69 anni, con cadenza biennale. L’obiettivo di questo studio è descrivere l’adesione allo screening mammografico in Italia e di valutare le variabili ad esso associate, con particolare attenzione anche alle donne straniere. METODI Sono stati elaborati i dati relativi all’Indagine Statistica Multiscopo sulle Famiglie 2012-2013 condotta dall’ISTAT. Il campione è rappresentato da 27831 donne italiane e 3805 straniere. L’outcome considerato è stato “mammografia eseguita in assenza di sintomi” ed è stata indagata la sua associazione con variabili socio-demografiche (stato civile, titolo di studio, regione di residenza), condizioni generali di salute (invalidità, malattie, uso di farmaci) ed abitudini di vita (consumo di tabacco, attività sportiva). E’ stata condotta un’analisi bivariata con test chi quadro, seguita da un’analisi multivariata con regressione logistica. RISULTATI Nel campione analizzato, le donne italiane che hanno riferito di aver eseguito la mammografia in assenza di sintomi sono il 56.1%, mentre le straniere sono il 31.8% (p<0.001). Dall’analisi multivariata, un basso livello di screening nelle donne italiane è risultato associato con: basso titolo di studio (licenza elementare, OR 0.5; IC95% 0.3-0.6) e invalidità da malattia mentale (OR 0.4; IC95% 0.3-0.6). Il ramo di attività economica di impiego, in particolare l’ambito dell’istruzione e della sanità o altri servizi sociali, è associato ad un’alta adesione allo screening mammografico, sia nelle italiane che nelle straniere. CONCLUSIONI I RISULTATI evidenziano differenze nell’adesione allo screening mammografico tra le donne italiane e straniere, inoltre all’interno della stessa cittadinanza si osservano disuguaglianze legate a fattori socio-demografici e condizioni di salute.
2016
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