Un modello condiviso di gestione della plasmaferesi: un confronto tra strutture

Premessa L'analisi dei riflessi economici di strategie dirette all'aumento dei volumi di raccolta di plasma -per il raggiungimento dell'autosufficienza di plasmaderivati- rivela la necessità di identificare una metodologia condivisa di determinazione dei costi (Grazzini et al., 2013; Marasca et al., 2013; Cavazza e Jommi, 2014; Eandi et al., 2015) e di definire azioni e politiche di efficienza (tecnica ed economica). Da tali premesse ha preso avvio uno studio interdisciplinare sull'identificazione di soluzioni finalizzate a coniugare qualità ed efficienza nei processi di produzione del plasma (source e recovered). Metodi Al fine di coniugare aspetti economici e medicoclinici, lo studio ha richiesto la costruzione di un team di lavoro (rappresentanti di associazioni, strutture trasfusionali, azienda di plasmaderivazione, università). La determinazione dei costi di produzione delle unità di plasma (da aferesi e da produzioni tecnicamente congiunte) -prima presso la Casa del Donatore di Bologna e poi presso gli altri contesti (Regione Marche,Verona)-ha comportato l'applicazione di una metodologia rigorosa, con integrazione di metodi economico-aziendali (di allocazione di costi congiunti e di determinazione di costo pieno di prodotto) e matematico-statistici, atti a considerare anche la variabilità connessa a vincoli medico-clinici. La focalizzazione sul cost accounting è stata propedeutica al cost management. Risultati Il confronto tra i dati delle strutture e l'analisi dei cost driver ha consentito di sviluppare simulazioni riguardanti modifiche di determinanti operative (volumi e mix di raccolta, n. procedure per separatore, n. unità raccolte per figura professionale, tipologia esami di qualificazione biologica). Altre cause di insorgenza dei costi sono state rintracciate nei costi dei fattori produttivi (determinati da volumi di acquisto o condizioni di fornitura da gara centralizzata), in determinanti esterne (vincoli e raccomandazioni in normative/protocolli) o strutturali (parcellizzazione di unità di raccolta, centralizzazione di fasi produttive). Le modifiche di singoli parametri o la combinazione di soluzioni, attuabili nel breve termine, hanno rivelato la possibilità di diminuzione del costo unitario del plasma, a parità di risorse umane e tecniche impiegate. Ulteriori livelli di efficienza possono essere raggiunti attuando strategie di medio-lungo periodo. Conclusioni Il lavoro ha consentito di affinare metodologie di determinazione del costo del plasma ottenendo valori altamente affidabili. L'analisi dei cost driver ha evidenziato le relazioni causali tra fattori caratterizzanti i modelli organizzativi adottati, specifiche fisico-tecniche di processo o scelte clinico-mediche effettuate e risultati ottenibili in termini economici.