Il tema dell’architettura militare fu ampiamente studiato e approfondito dall’architetto Francesco di Giorgio Martini (1439-1501) che realizzò importanti opere difensive nel ducato dei Montefeltro. Un filo difensivo lega una serie di borghi medievali marchigiani: tra le fortificazioni martiniane Cagli presenta tutt’ora un Torrione perfettamente conservato e alcune tracce della Rocca. L’analisi condotta su di essi ha incrociato le informazioni desumibili dal trattato, dai rilievi storici e dal recente rilievo laser scanner. L’obiettivo della ricerca è stato quello di individuare la geometria generatrice dell’architettura stessa: geometria che nel periodo rinascimentale, riprendendo la precettistica vitruviana, era sinonimo di proporzione, ordine e simmetria. Due i temi che verranno trattati nell’articolo: da un lato la conoscenza approfondita del Torrione attraverso i dati digitali ottenuti dalla nuvola di punti, dall’altro la ricostruzione di una immagine globale ormai perduta del complesso Torrione-Rocca. Lo studio del torrione, qui proposto, si basa sul modello 3D discreto ottenuto da rilievo laser scanner. La geometria si è svelata nelle sue misure nascoste e primarie, grazie alla estrazione di dati che non erano direttamente prelevabili e quindi non ottenibili con gli strumenti del rilievo diretto. Il modello è stato utilizzato per una prima analisi semantica degli elementi costitutivi e affiancato ai dettami dei Trattato di Architettura, Ingegneria ed Arte Militare. La genesi geometrica della pianta del Torrione, non evidente dai precedenti rilievi, è quella di un ovale di dimensioni non costanti lungo l’altezza. Dai piani orizzontali, passanti per le geometrie fondamentali, sono state disegnate piante alle quote significative, in cui studiare le dimensioni rapportate alle misure antiche (piede di Urbino). La conversione alla misura antropometrica è stata inoltre fondamentale nel decodificare i rapporti modulari e/o dinamici tra esse. In particolare i risultati più interessanti, che saranno esposti nel dettaglio, riguardano i raggi dei cerchi inscritti e la posizione dei loro centri in cui sono ravvisabili ricorrenze di proporzioni auree. La seconda parte del lavoro, partendo dai dati di rilievo, affronta il tema di una architettura non più leggibile dalle evidenze costruite. Il Torrione di Cagli costituiva parte di un complesso fortificato con la rocca in posizione strategica sulla sommità di un colle. Particolare attenzione viene ad esso riservata dall’architetto senese, perché si tratta di un’architettura rivoluzionaria dal punto di vista tipologico e per la collocazione urbana. La rocca venne sommariamente smantellata (1502) da Guidubaldo I, lasciando solo il puntone affiancato da torricini tondi e il corpo di fabbrica interno inglobato poi in un eremo. Dal Torrione si dipartiva un “soccorso coverto” e un muro di cinta, di cui l’attacco è ancora visibile. Grazie all’analisi del testo del Trattato e del disegno, incrociando dati di rilievo architettonico, cartografici e foto aeree dell’area è stato possibile ricostruire il disegno digitale del complesso Rocca-Torrione ormai perduto. Il presente lavoro, privilegiando l’analisi della struttura geometrica e compositiva in rapporto al pensiero dell’autore sulle geometrie ideali, ha permesso di aggiungere conoscenze nuove su un manufatto importante dell’architettura militare cinquecentesca. Lo studio apre poi a ulteriori approfondimenti riguardo alle innovazioni costruttive introdotte dall’architetto senese. L’operazione di misura, svelando la struttura compositiva e le sue proporzioni armoniche opportunamente vagliate, ha ricondotto l’edificio allo spirito del suo tempo. Grazie a un attenta lettura dei dati, il semplice rilievo laser scanner si è trasformato in buon rilievo, dando accesso a conoscenze tuttora inaccessibili, che strutturano in maniera scientifica la lettura del manufatto e conducono poi alla ricomposizione di immagini e architetture perdute.

Geometrie ideali nell’architettura militare di Francesco di Giorgio Martini. Il caso del sistema difensivo Rocca-Torrione di Cagli / Clini, Paolo; Quattrini, Ramona; Amadei, Daniela; Nespeca, Romina. - In: DISEGNARE CON.... - ISSN 1828-5961. - ELETTRONICO. - 8:15(2015), pp. 1-12.

Geometrie ideali nell’architettura militare di Francesco di Giorgio Martini. Il caso del sistema difensivo Rocca-Torrione di Cagli.

CLINI, Paolo;QUATTRINI, RAMONA
;
AMADEI, DANIELA;NESPECA, ROMINA
2015-01-01

Abstract

Il tema dell’architettura militare fu ampiamente studiato e approfondito dall’architetto Francesco di Giorgio Martini (1439-1501) che realizzò importanti opere difensive nel ducato dei Montefeltro. Un filo difensivo lega una serie di borghi medievali marchigiani: tra le fortificazioni martiniane Cagli presenta tutt’ora un Torrione perfettamente conservato e alcune tracce della Rocca. L’analisi condotta su di essi ha incrociato le informazioni desumibili dal trattato, dai rilievi storici e dal recente rilievo laser scanner. L’obiettivo della ricerca è stato quello di individuare la geometria generatrice dell’architettura stessa: geometria che nel periodo rinascimentale, riprendendo la precettistica vitruviana, era sinonimo di proporzione, ordine e simmetria. Due i temi che verranno trattati nell’articolo: da un lato la conoscenza approfondita del Torrione attraverso i dati digitali ottenuti dalla nuvola di punti, dall’altro la ricostruzione di una immagine globale ormai perduta del complesso Torrione-Rocca. Lo studio del torrione, qui proposto, si basa sul modello 3D discreto ottenuto da rilievo laser scanner. La geometria si è svelata nelle sue misure nascoste e primarie, grazie alla estrazione di dati che non erano direttamente prelevabili e quindi non ottenibili con gli strumenti del rilievo diretto. Il modello è stato utilizzato per una prima analisi semantica degli elementi costitutivi e affiancato ai dettami dei Trattato di Architettura, Ingegneria ed Arte Militare. La genesi geometrica della pianta del Torrione, non evidente dai precedenti rilievi, è quella di un ovale di dimensioni non costanti lungo l’altezza. Dai piani orizzontali, passanti per le geometrie fondamentali, sono state disegnate piante alle quote significative, in cui studiare le dimensioni rapportate alle misure antiche (piede di Urbino). La conversione alla misura antropometrica è stata inoltre fondamentale nel decodificare i rapporti modulari e/o dinamici tra esse. In particolare i risultati più interessanti, che saranno esposti nel dettaglio, riguardano i raggi dei cerchi inscritti e la posizione dei loro centri in cui sono ravvisabili ricorrenze di proporzioni auree. La seconda parte del lavoro, partendo dai dati di rilievo, affronta il tema di una architettura non più leggibile dalle evidenze costruite. Il Torrione di Cagli costituiva parte di un complesso fortificato con la rocca in posizione strategica sulla sommità di un colle. Particolare attenzione viene ad esso riservata dall’architetto senese, perché si tratta di un’architettura rivoluzionaria dal punto di vista tipologico e per la collocazione urbana. La rocca venne sommariamente smantellata (1502) da Guidubaldo I, lasciando solo il puntone affiancato da torricini tondi e il corpo di fabbrica interno inglobato poi in un eremo. Dal Torrione si dipartiva un “soccorso coverto” e un muro di cinta, di cui l’attacco è ancora visibile. Grazie all’analisi del testo del Trattato e del disegno, incrociando dati di rilievo architettonico, cartografici e foto aeree dell’area è stato possibile ricostruire il disegno digitale del complesso Rocca-Torrione ormai perduto. Il presente lavoro, privilegiando l’analisi della struttura geometrica e compositiva in rapporto al pensiero dell’autore sulle geometrie ideali, ha permesso di aggiungere conoscenze nuove su un manufatto importante dell’architettura militare cinquecentesca. Lo studio apre poi a ulteriori approfondimenti riguardo alle innovazioni costruttive introdotte dall’architetto senese. L’operazione di misura, svelando la struttura compositiva e le sue proporzioni armoniche opportunamente vagliate, ha ricondotto l’edificio allo spirito del suo tempo. Grazie a un attenta lettura dei dati, il semplice rilievo laser scanner si è trasformato in buon rilievo, dando accesso a conoscenze tuttora inaccessibili, che strutturano in maniera scientifica la lettura del manufatto e conducono poi alla ricomposizione di immagini e architetture perdute.
2015
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11566/228776
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