INTRODUZIONE: Le Infezioni del Sito Chirurgico (ISC) sono ancora oggi un’importante causa di morbosità e mortalità per i pazienti che si sottopongono a intervento chirurgico, rappresentando in Italia secondo i dati dell’ECDC del 2011 il 16,2% delle Infezioni Correlate all’Assistenza. La maggior parte delle ISC viene acquisita durante l’intervento e le principali fonti di infezione possono essere classificate in endogene (flora endogena del paziente o focolaio infettivo a distanza) ed esogene (mani del personale di assistenza, ambiente e superfici, strumenti chirurgici o contaminazione dell’aria). Obiettivo del presente lavoro è valutare il ruolo dell’ambiente di sala operatoria quale fattore di rischio indipendente per ISC, in particolare verificando l’impatto sulle ISC dell’utilizzo del sistema di areazione a flusso laminare a partire dal 2004. MATERIALI E METODI: Sono stati analizzati i dati relativi alla sorveglianza attiva delle ISC e della qualità microbiologica dell’aria nell’AOU Ospedali Riuniti di Ancona, nel periodo compreso tra il 2003 e il 2012. Per la sorveglianza attiva delle ISC è stato utilizzato il protocollo dei CDC. Il campionamento dell’aria è stato effettuato in condizioni di AT-REST (sala vuota, non operativa) e in OPERATIONAL (sala operativa) con campionatore su singola piastra (S.A.S., Surface Air System) che convoglia un flusso di circa 90 l/min di aria su piastra Petri di 55 mm di diametro, contenente terreno nutritivo Plate Count Agar per la ricerca della carica batterica totale mesofila (CBT). Nelle fasi preparatorie e AT- REST i prelievi sono stati effettuati a centro sala e in prossimità del letto operatorio; nella fase OPERATIONAL ad una distanza inferiore al metro dal sito chirurgico e ad un altezza di circa 1 metrodal pavimento. È stata quindi effettuata un’analisi di regressione logistica multivariata per valutare i fattori di rischio indipendenti (sesso del paziente, durata dell’intervento, tipo di procedura, carattere di urgenza, classe di contaminazione della ferita, conformità alla profilassi antibiotica, individuazione di particelle in punti diversi del sito operatorio) associati al tasso di ISC. RISULTATI: Nel periodo 2003-2012, sono state sottoposte a sorveglianza epidemiologica e ambientale 11.416 procedure chirurgiche. Sono state rilevate 323 ISC (incidenza cumulativa: 2,8%). Il 59,54% dei pazienti sorvegliati era di sesso maschile e il 44,79% aveva un’età compresa tra 25 e 45 anni. Nell’85,70% dei casi l’intervento ha avuto una durata pari a 2 ore, nel 69,45% dei casi si è trattatodi un intervento in elezione e nel 60,21% dei casi la profilassi antibiotica preoperatoria non è risultata conforme. Il numero medio di particelle in OPERATIONAL è risultato maggiore rispetto a quello AT-REST (3,92± 3,71 vs 1,46 ± 2,80). All’analisi bivariata i fattori di rischio per ISC, relativi al paziente, statisticamente significativi sono risultati: età del paziente (frequenza di ISC pari a 3,47% nella classe di età 45-64 anni, rispetto a 1,06% nella classe di età <25 anni), durata dell’intervento (frequenza ISC pari a 6,62% per interventi pari a tre ore, rispetto a 2,20% negli interventi di due ore) e l’antibiotico profilassi (frequenza ISC pari a 2,88% per antibiotico profilassi non conforme, rispetto a 2,12 % per un antibiotico profilassi conforme). L’analisi multivariata ha evidenziato quali fattori di rischio indipendenti con maggior rilevanza per ISC: la durata dell’intervento (OR con durata superiore alle 3 ore=8,16 IC95% 5.84-11.40 rispetto a quelli con durata inferiore ad 1 ora) e l‘esecuzione della procedura in urgenza (OR=1,27 IC95% 1,07-1,52). Sono risultati a minor rischio gli interventi puliti (OR= 0,16 IC95% 0,03-0,92), gli interventi eseguiti in laparoscopia (OR=0,60 IC95%0,35-1) e le procedure eseguite nel periodo di osservazione in cui era attivo il sistema di areazione a flusso laminare (OR=0,54 IC95% 0,46-0,62) CONCLUSIONI: Le procedure eseguite nel periodo con condizionamento a flusso laminare hanno presentato un minor rischio per l’insorgenza di ISC (OR=0,54 IC95% 0,46-0,62). Risultati simili sono stati rilevati anche in altre strutture ospedaliere, dove l’utilizzo di sistemi di flusso d'aria laminare è stato associato ad una riduzione del tasso di ISC. Appare importante come una riduzione delle ISC sia un importante obiettivo in termini di sicurezza delle cure per i pazienti che si sottopongono ad intervento chirurgico. Per tale motivo è di fondamentale importanza mettere in opera tutte le misure preventive idonee finalizzate alla riduzione del rischio definendo standard di qualità per lavalutazione della corretta gestione anche dell’ambiente di sala operatoria, associando l’efficienza della gestione strutturale all’outcome del paziente.

Puo' il cambiamento del sistema di ventilazione in sala operatoria condizionare l'incidenza di infezioni del sito chirurgico? / Di Chiara, A; Barbadoro, Pamela; Bruschi, R; Savini, S; Di Tondo, E; Prospero, Emilia; D'Errico, Marcello Mario. - ELETTRONICO. - (2014), pp. 34-35.

Puo' il cambiamento del sistema di ventilazione in sala operatoria condizionare l'incidenza di infezioni del sito chirurgico?

BARBADORO, Pamela;PROSPERO, Emilia;D'ERRICO, Marcello Mario
2014-01-01

Abstract

INTRODUZIONE: Le Infezioni del Sito Chirurgico (ISC) sono ancora oggi un’importante causa di morbosità e mortalità per i pazienti che si sottopongono a intervento chirurgico, rappresentando in Italia secondo i dati dell’ECDC del 2011 il 16,2% delle Infezioni Correlate all’Assistenza. La maggior parte delle ISC viene acquisita durante l’intervento e le principali fonti di infezione possono essere classificate in endogene (flora endogena del paziente o focolaio infettivo a distanza) ed esogene (mani del personale di assistenza, ambiente e superfici, strumenti chirurgici o contaminazione dell’aria). Obiettivo del presente lavoro è valutare il ruolo dell’ambiente di sala operatoria quale fattore di rischio indipendente per ISC, in particolare verificando l’impatto sulle ISC dell’utilizzo del sistema di areazione a flusso laminare a partire dal 2004. MATERIALI E METODI: Sono stati analizzati i dati relativi alla sorveglianza attiva delle ISC e della qualità microbiologica dell’aria nell’AOU Ospedali Riuniti di Ancona, nel periodo compreso tra il 2003 e il 2012. Per la sorveglianza attiva delle ISC è stato utilizzato il protocollo dei CDC. Il campionamento dell’aria è stato effettuato in condizioni di AT-REST (sala vuota, non operativa) e in OPERATIONAL (sala operativa) con campionatore su singola piastra (S.A.S., Surface Air System) che convoglia un flusso di circa 90 l/min di aria su piastra Petri di 55 mm di diametro, contenente terreno nutritivo Plate Count Agar per la ricerca della carica batterica totale mesofila (CBT). Nelle fasi preparatorie e AT- REST i prelievi sono stati effettuati a centro sala e in prossimità del letto operatorio; nella fase OPERATIONAL ad una distanza inferiore al metro dal sito chirurgico e ad un altezza di circa 1 metrodal pavimento. È stata quindi effettuata un’analisi di regressione logistica multivariata per valutare i fattori di rischio indipendenti (sesso del paziente, durata dell’intervento, tipo di procedura, carattere di urgenza, classe di contaminazione della ferita, conformità alla profilassi antibiotica, individuazione di particelle in punti diversi del sito operatorio) associati al tasso di ISC. RISULTATI: Nel periodo 2003-2012, sono state sottoposte a sorveglianza epidemiologica e ambientale 11.416 procedure chirurgiche. Sono state rilevate 323 ISC (incidenza cumulativa: 2,8%). Il 59,54% dei pazienti sorvegliati era di sesso maschile e il 44,79% aveva un’età compresa tra 25 e 45 anni. Nell’85,70% dei casi l’intervento ha avuto una durata pari a 2 ore, nel 69,45% dei casi si è trattatodi un intervento in elezione e nel 60,21% dei casi la profilassi antibiotica preoperatoria non è risultata conforme. Il numero medio di particelle in OPERATIONAL è risultato maggiore rispetto a quello AT-REST (3,92± 3,71 vs 1,46 ± 2,80). All’analisi bivariata i fattori di rischio per ISC, relativi al paziente, statisticamente significativi sono risultati: età del paziente (frequenza di ISC pari a 3,47% nella classe di età 45-64 anni, rispetto a 1,06% nella classe di età <25 anni), durata dell’intervento (frequenza ISC pari a 6,62% per interventi pari a tre ore, rispetto a 2,20% negli interventi di due ore) e l’antibiotico profilassi (frequenza ISC pari a 2,88% per antibiotico profilassi non conforme, rispetto a 2,12 % per un antibiotico profilassi conforme). L’analisi multivariata ha evidenziato quali fattori di rischio indipendenti con maggior rilevanza per ISC: la durata dell’intervento (OR con durata superiore alle 3 ore=8,16 IC95% 5.84-11.40 rispetto a quelli con durata inferiore ad 1 ora) e l‘esecuzione della procedura in urgenza (OR=1,27 IC95% 1,07-1,52). Sono risultati a minor rischio gli interventi puliti (OR= 0,16 IC95% 0,03-0,92), gli interventi eseguiti in laparoscopia (OR=0,60 IC95%0,35-1) e le procedure eseguite nel periodo di osservazione in cui era attivo il sistema di areazione a flusso laminare (OR=0,54 IC95% 0,46-0,62) CONCLUSIONI: Le procedure eseguite nel periodo con condizionamento a flusso laminare hanno presentato un minor rischio per l’insorgenza di ISC (OR=0,54 IC95% 0,46-0,62). Risultati simili sono stati rilevati anche in altre strutture ospedaliere, dove l’utilizzo di sistemi di flusso d'aria laminare è stato associato ad una riduzione del tasso di ISC. Appare importante come una riduzione delle ISC sia un importante obiettivo in termini di sicurezza delle cure per i pazienti che si sottopongono ad intervento chirurgico. Per tale motivo è di fondamentale importanza mettere in opera tutte le misure preventive idonee finalizzate alla riduzione del rischio definendo standard di qualità per lavalutazione della corretta gestione anche dell’ambiente di sala operatoria, associando l’efficienza della gestione strutturale all’outcome del paziente.
2014
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