La medicina rigenerativa si basa sulla biologia e la manipolazio- ne cellulare per lo sviluppo di strategie atte a mantenere o ri- pristinare la funzione di organi e tessuti che sono stati compro- messi da patologie. Grazie alla loro capacità di differenziare in diverse linee cellulari, le cellule staminali giocano, indubbiamen- te, un ruolo fondamentale nello sviluppo di questi obiettivi. Le cellule staminali embrionali sono totipotenti, ma il loro isola- mento implica la distruzione dell’embrione e la loro applicazio- ne è limitata dall’alto indice oncogenico. Le cellule staminali me- senchimali di origine adulta prevedono tecniche di prelievo in- vasive, non prive di complicazioni, la loro coltura ed espansione in vitro richiede diverse settimane e, inoltre, possiedono limita- te capacità di proliferazione e differenziazione che sono inver- samente proporzionali all’età del donatore. Da queste conside- razioni emerge l’interesse, per il clinico, di fonti alternative di elementi multipotenti. Le cellule provenienti dagli annessi fetali potrebbero rappresentare una possibilità per superare alcune di queste limitazioni, aprendo nuove prospettive per lo svilup- po della medicina rigenerativa. Scopo di questo studio è stato quello di isolare, caratterizzare e differenziare per la prima vol- ta cellule mesenchimali di amnios nella specie equina, valutan- done l’impiego nella terapia delle lesioni tendinee. Dai risultati emerge che è stata isolata una popolazione di elementi multi- potenti di origine fetale extra-embrionale caratterizzati dal- l’espressione dei marker di staminalità, dall’assenza di espres- sione di marker di immunogenicità, da un’intensa capacità pro- liferativa e differenziativa nella linea mesodermica ed ectoder- mica, ed in grado di tollerare la crioconservazione. Queste pro- prietà rendono la popolazione cellulare derivata dagli annessi fetali extra-embrionali una fonte ideale per i trattamenti rigene- rativi. Nel presente lavoro, per la prima volta, è segnalato il trat- tamento di lesioni tendinee acute nel cavallo con cellule mesen- chimali allogeniche amniotiche. Nei soggetti trattati è stato ri- scontrato un quadro ecografico indicativo di una rapida evolu- zione, probabilmente stimolata anche da un’intrinseca attività antinfiammatoria di questa popolazione cellulare. La possibilità di trattare aree lesionali in tempo reale, prima del verificarsi di alterazioni ultrastrutturali, e l’assenza di reazioni al trapianto al- logenico rappresentano i punti di maggior interesse di quest’in- novativo approccio biotecnologico alle tendinopatie equine
Cellule staminali mesenchimali dell’amnios equino per il trattamento delle tendinopatie del cavallo sportivo: prima segnalazione / Anna Lange, Consiglio; Stefano, Tassan; Corradetti, Bruna; Bizzaro, Davide; Andrea, Bignotti; Fausto, Cremonesi. - In: IPPOLOGIA. - ISSN 1120-5776. - STAMPA. - 22:(2011), pp. 13-28.
Cellule staminali mesenchimali dell’amnios equino per il trattamento delle tendinopatie del cavallo sportivo: prima segnalazione
CORRADETTI, BRUNA;BIZZARO, Davide;
2011-01-01
Abstract
La medicina rigenerativa si basa sulla biologia e la manipolazio- ne cellulare per lo sviluppo di strategie atte a mantenere o ri- pristinare la funzione di organi e tessuti che sono stati compro- messi da patologie. Grazie alla loro capacità di differenziare in diverse linee cellulari, le cellule staminali giocano, indubbiamen- te, un ruolo fondamentale nello sviluppo di questi obiettivi. Le cellule staminali embrionali sono totipotenti, ma il loro isola- mento implica la distruzione dell’embrione e la loro applicazio- ne è limitata dall’alto indice oncogenico. Le cellule staminali me- senchimali di origine adulta prevedono tecniche di prelievo in- vasive, non prive di complicazioni, la loro coltura ed espansione in vitro richiede diverse settimane e, inoltre, possiedono limita- te capacità di proliferazione e differenziazione che sono inver- samente proporzionali all’età del donatore. Da queste conside- razioni emerge l’interesse, per il clinico, di fonti alternative di elementi multipotenti. Le cellule provenienti dagli annessi fetali potrebbero rappresentare una possibilità per superare alcune di queste limitazioni, aprendo nuove prospettive per lo svilup- po della medicina rigenerativa. Scopo di questo studio è stato quello di isolare, caratterizzare e differenziare per la prima vol- ta cellule mesenchimali di amnios nella specie equina, valutan- done l’impiego nella terapia delle lesioni tendinee. Dai risultati emerge che è stata isolata una popolazione di elementi multi- potenti di origine fetale extra-embrionale caratterizzati dal- l’espressione dei marker di staminalità, dall’assenza di espres- sione di marker di immunogenicità, da un’intensa capacità pro- liferativa e differenziativa nella linea mesodermica ed ectoder- mica, ed in grado di tollerare la crioconservazione. Queste pro- prietà rendono la popolazione cellulare derivata dagli annessi fetali extra-embrionali una fonte ideale per i trattamenti rigene- rativi. Nel presente lavoro, per la prima volta, è segnalato il trat- tamento di lesioni tendinee acute nel cavallo con cellule mesen- chimali allogeniche amniotiche. Nei soggetti trattati è stato ri- scontrato un quadro ecografico indicativo di una rapida evolu- zione, probabilmente stimolata anche da un’intrinseca attività antinfiammatoria di questa popolazione cellulare. La possibilità di trattare aree lesionali in tempo reale, prima del verificarsi di alterazioni ultrastrutturali, e l’assenza di reazioni al trapianto al- logenico rappresentano i punti di maggior interesse di quest’in- novativo approccio biotecnologico alle tendinopatie equineI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.