Dove sta andando il sistema sanitario italiano? E’ la domanda di fondo di questo lavoro, la questione che permea i diversi capitoli, sia che venga affrontato il tema della partecipazione dei pazienti alla definizione delle modalità di organizzazione dell’assistenza sanitaria, sia che venga analizzato l’insieme dei controlli che insistono sui soggetti erogatori delle prestazioni sanitarie. Le vicende che hanno riguardato il servizio sanitario nazionale, dalla sua istituzione nel 1978 fino ad oggi, portano a immaginare fenomeni espansivi, ad esempio in termini di tutela del diritto alla salute, modalità di assistenza, livelli di cura; e fenomeni di contenimento del servizio: ad esempio in riferimento alla spesa o alla capillarità degli ospedali. Fenomeni che si accompagnano a ciclotimiche evoluzioni (involuzioni) normative che non lasciano allignare quelle precedenti. Quale sia la direzione intrapresa in questi ultimi anni non è facile da indicare, anche perché sono assai diverse le spinte che su esso insistono: regionalizzazione e differenziazione, rapporto pubblico-privato, contenimento dei costi, obblighi comunitari, bisogni crescenti di cure e così via. La complessità del sistema, fra sostenibilità finanziaria e riforme ordinamentali, comunque, non può giustificare il mancato tentativo di trovare un filo conduttore fra queste variegate spinte o la rinuncia a individuare una chiave di lettura dei fenomeni che lo interessano. Se all’inizio di queste pagine ci si pone la domanda su dove stia andando il sistema sanitario italiano, a conclusione del lavoro sorge un ulteriore interrogativo: esiste ancora “il” Servizio sanitario nazionale?

La complessità dei sistemi sanitari. Problematiche giuridiche del caso italiano / DE ANGELIS, Monica. - STAMPA. - (2012).

La complessità dei sistemi sanitari. Problematiche giuridiche del caso italiano

DE ANGELIS, Monica
2012-01-01

Abstract

Dove sta andando il sistema sanitario italiano? E’ la domanda di fondo di questo lavoro, la questione che permea i diversi capitoli, sia che venga affrontato il tema della partecipazione dei pazienti alla definizione delle modalità di organizzazione dell’assistenza sanitaria, sia che venga analizzato l’insieme dei controlli che insistono sui soggetti erogatori delle prestazioni sanitarie. Le vicende che hanno riguardato il servizio sanitario nazionale, dalla sua istituzione nel 1978 fino ad oggi, portano a immaginare fenomeni espansivi, ad esempio in termini di tutela del diritto alla salute, modalità di assistenza, livelli di cura; e fenomeni di contenimento del servizio: ad esempio in riferimento alla spesa o alla capillarità degli ospedali. Fenomeni che si accompagnano a ciclotimiche evoluzioni (involuzioni) normative che non lasciano allignare quelle precedenti. Quale sia la direzione intrapresa in questi ultimi anni non è facile da indicare, anche perché sono assai diverse le spinte che su esso insistono: regionalizzazione e differenziazione, rapporto pubblico-privato, contenimento dei costi, obblighi comunitari, bisogni crescenti di cure e così via. La complessità del sistema, fra sostenibilità finanziaria e riforme ordinamentali, comunque, non può giustificare il mancato tentativo di trovare un filo conduttore fra queste variegate spinte o la rinuncia a individuare una chiave di lettura dei fenomeni che lo interessano. Se all’inizio di queste pagine ci si pone la domanda su dove stia andando il sistema sanitario italiano, a conclusione del lavoro sorge un ulteriore interrogativo: esiste ancora “il” Servizio sanitario nazionale?
2012
9788874885565
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