Il Disegno e la Rappresentazione come mezzo per indagare e comunicare quella storia dell’architettura scomparsa, distrutta, sconosciuta e irriconoscibile ma che vive spesso in forme letterarie, fantastiche, a volte leggendarie. Una sorta di architettura virtuale ante litteram di cui, anche comprensibilmente, ci preoccupiamo poco così impegnati a salvare il salvabile e a documentare, naturalmente, quello che esiste. Ma molti di essi hanno una straordinaria importanza nella storia dell’architettura e meriterebbero forse maggior attenzione. Ed è un patrimonio la cui conoscenza e documentazione richiede approcci differenti, più articolati e multidisciplinari. Tagli di lettura che vanno da quello storiografico, a quello ricostruttivo, a quello archeologico, spesso anche quello filologico-testuale. In tale direzione il nostro gruppo ha prevalentemente orientato studi e ricerche che nei due esempi documentati trovano due rilevanti applicazioni che si risolvono nelle ricostruzioni di una pagina di architettura romana. L’architettura mai vista, forse mai costruita, ma per sempre fissata nella memoria e nella leggenda dal più famoso trattato di architettura. Dove Vitruvio descrive una basilica da lui progettata a Fano e, a quanto emerge dal testo, anche costruita. Di essa non vi sono oggi tracce e il suo grado di anonimato, correlato paradossalmente alla sua straordinarietà, ne fa il simbolo di tutte quelle architetture scomparse o mai costruite che, in considerazione della loro influenza sugli sviluppi della futura architettura, rappresentano un patrimonio da tutelare e da conservare al pari di quello che quotidianamente abbiamo sotto i nostri occhi. Qui il Disegno e la Rappresentazione, supportata dalle tecnologie digitali, è strumento essenziale privilegiato per dialogare e supportare l’analisi storica tradizionale, inadeguata dinanzi all’assenza del costruito.
Disegno e rilievo all'Università politecnica delle Marche di Ancona / Clini, Paolo. - STAMPA. - (2009), pp. 108-113.
Disegno e rilievo all'Università politecnica delle Marche di Ancona
CLINI, Paolo
2009-01-01
Abstract
Il Disegno e la Rappresentazione come mezzo per indagare e comunicare quella storia dell’architettura scomparsa, distrutta, sconosciuta e irriconoscibile ma che vive spesso in forme letterarie, fantastiche, a volte leggendarie. Una sorta di architettura virtuale ante litteram di cui, anche comprensibilmente, ci preoccupiamo poco così impegnati a salvare il salvabile e a documentare, naturalmente, quello che esiste. Ma molti di essi hanno una straordinaria importanza nella storia dell’architettura e meriterebbero forse maggior attenzione. Ed è un patrimonio la cui conoscenza e documentazione richiede approcci differenti, più articolati e multidisciplinari. Tagli di lettura che vanno da quello storiografico, a quello ricostruttivo, a quello archeologico, spesso anche quello filologico-testuale. In tale direzione il nostro gruppo ha prevalentemente orientato studi e ricerche che nei due esempi documentati trovano due rilevanti applicazioni che si risolvono nelle ricostruzioni di una pagina di architettura romana. L’architettura mai vista, forse mai costruita, ma per sempre fissata nella memoria e nella leggenda dal più famoso trattato di architettura. Dove Vitruvio descrive una basilica da lui progettata a Fano e, a quanto emerge dal testo, anche costruita. Di essa non vi sono oggi tracce e il suo grado di anonimato, correlato paradossalmente alla sua straordinarietà, ne fa il simbolo di tutte quelle architetture scomparse o mai costruite che, in considerazione della loro influenza sugli sviluppi della futura architettura, rappresentano un patrimonio da tutelare e da conservare al pari di quello che quotidianamente abbiamo sotto i nostri occhi. Qui il Disegno e la Rappresentazione, supportata dalle tecnologie digitali, è strumento essenziale privilegiato per dialogare e supportare l’analisi storica tradizionale, inadeguata dinanzi all’assenza del costruito.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.