«Non minus summam dignitatem et venustatem possunt habere comparationes Basilicarum quo genere coloniae Juliae Fanestri collocavi curavique faciendam cuius proportiones et symmetriae sic sunt constitutae...». Così al cap. I del libro V del "De Architectura" (l’unico Manuale di architettura antica a noi pervenuto e e testo di riferimento per tutta l’architettura rinascimentale italiana ed europea) Vitruvio inizia un’accurata descrizione di quella fabbrica leggendaria e universalmente nota come "Basilica di Fano". Si tratta dell'unico edificio, almeno in base alle conoscenze storiche di cui oggi disponiamo, che fu progettato e costruito dal grande trattatista romano, intorno al 19 AC, proprio nella "Colonia Juliae Fanestris", l'attuale Fano, città adriatica in provincia di Pesaro, Italia, sorta proprio là dove la strada consolare Flaminia tocca il mare e che godette di grande splendore in epoca imperiale. Si tratta quindi di un edificio di straordinaria importanza storica ma anche architettonica, presentando, così come emerge dalla descrizione di Vitruvio, caratteristiche tipologiche tali da renderlo anomalo rispetto alla tipologia classica della Basilica Romana. Ma di questo edificio non resta più nulla. Distrutto dalle invasioni barbariche la sua memoria si conserva solo oggi nel testo di Vitruvio, forse in alcuni splendidi resti archeologici rinvenuti nella città di Fano e nelle tante ricostruzioni dei trattatisti che dal 1486 (Editio Princeps del De Architectura) hanno illustrato e commentato il De Architectura. Partendo quindi dal testo è stato realizzato un modello tridimensionale estremamente dettagliato della Basilica utilizzando Autocad e 3DS. Il modello e le imagini derivanti da esso sono state utilizzate per creare ambienti dinamici in QT e VRML oltre che per la realizzazione di un cd rom multimediale che illustra tutto il percorso della ricerca. In its final version however, it could be a great step towards the retrieval of the memory of a building that no longer exists, but can be rediscovered by means of the drawings which enable us to explore the recesses of history and to recreate the past.

Tecniche integrate per il rilievo della memoria, il caso Vitruvio / Clini, Paolo. - STAMPA. - (2001). (Intervento presentato al convegno QUALI POLITICHE PER LA SALVAGUARDIA E IL RECUPERO DEI BENI ARCHITETTONICI, DOCUMENTAZIONE E RILIEVO, Giornata nazionale di studi del CIPA tenutosi a Ancona nel 23 giugno 2000).

Tecniche integrate per il rilievo della memoria, il caso Vitruvio

CLINI, Paolo
2001-01-01

Abstract

«Non minus summam dignitatem et venustatem possunt habere comparationes Basilicarum quo genere coloniae Juliae Fanestri collocavi curavique faciendam cuius proportiones et symmetriae sic sunt constitutae...». Così al cap. I del libro V del "De Architectura" (l’unico Manuale di architettura antica a noi pervenuto e e testo di riferimento per tutta l’architettura rinascimentale italiana ed europea) Vitruvio inizia un’accurata descrizione di quella fabbrica leggendaria e universalmente nota come "Basilica di Fano". Si tratta dell'unico edificio, almeno in base alle conoscenze storiche di cui oggi disponiamo, che fu progettato e costruito dal grande trattatista romano, intorno al 19 AC, proprio nella "Colonia Juliae Fanestris", l'attuale Fano, città adriatica in provincia di Pesaro, Italia, sorta proprio là dove la strada consolare Flaminia tocca il mare e che godette di grande splendore in epoca imperiale. Si tratta quindi di un edificio di straordinaria importanza storica ma anche architettonica, presentando, così come emerge dalla descrizione di Vitruvio, caratteristiche tipologiche tali da renderlo anomalo rispetto alla tipologia classica della Basilica Romana. Ma di questo edificio non resta più nulla. Distrutto dalle invasioni barbariche la sua memoria si conserva solo oggi nel testo di Vitruvio, forse in alcuni splendidi resti archeologici rinvenuti nella città di Fano e nelle tante ricostruzioni dei trattatisti che dal 1486 (Editio Princeps del De Architectura) hanno illustrato e commentato il De Architectura. Partendo quindi dal testo è stato realizzato un modello tridimensionale estremamente dettagliato della Basilica utilizzando Autocad e 3DS. Il modello e le imagini derivanti da esso sono state utilizzate per creare ambienti dinamici in QT e VRML oltre che per la realizzazione di un cd rom multimediale che illustra tutto il percorso della ricerca. In its final version however, it could be a great step towards the retrieval of the memory of a building that no longer exists, but can be rediscovered by means of the drawings which enable us to explore the recesses of history and to recreate the past.
2001
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