Nella prassi del cognitivismo post-razionalista un aspetto centrale è costituito dal fatto che il terapeuta lavora in maniera specifica sulla soggettività e, in particolare, sulle attivazioni emozionali. Pertanto, per questa XII edizione dei Convegni di Psicologia e Psicopatologia Post-Razionalista, che dal 1999 organizzo insieme a Mario Reda con cadenza annuale presso l’Università di Ancona (poi divenuta Università Politecnica delle Marche) e l’Università di Siena, è stato scelto il tema “lavorare con le emozioni”. Le emozioni non possono essere ridotte ad un semplice correlato oggettivo del quadro clinico, disturbato e disturbante, per cui, se sono causa di disagio, vanno tenute sotto controllo o soppresse mediante la terapia, come si fa negli approcci clinici tradizionali sia psicofarmacologici che psicoterapeutici. Esse rivestono infatti un valore conoscitivo fondamentale, prioritario rispetto ai processi cognitivi, in quanto esprimono prima e più direttamente la soggettività che emerge nell’interfaccia tra l’esperienza immediata, vissuta in presa diretta, e le successive spiegazioni che il soggetto si dà. Inoltre solo se si agisce sulle emozioni, nella co-esplorazione del mondo interno fatta nel corso della terapia, si può arrivare ad un cambiamento stabile e non semplicemente ad un maggior controllo cognitivo e volitivo dei sintomi, che poi finiscono per riemergere in altre forme, in quanto permane il disagio di fondo che li ha generati. Il cognitivismo post-razionalista consente quindi un approccio più mirato e personalizzato alle emozioni, sia sul piano epistemologico, sia su quello diagnostico-investigativo e clinico. Sul piano epistemologico l’approccio alle emozioni viene proposto all’interno di un modello esplicativo processuale della vita psichica, intesa come costruzione di significato personale, in larga parte “tacita” e, quindi, inconsapevole. Sul piano diagnostico e investigativo l’approccio post-razionalista consente di mettere a fuoco la stretta relazione tra le attivazioni emozionali e lo sviluppo delle diverse organizzazioni di significato personale, le quali ne condizionano le modalità di comparsa e danno a ciascuna di esse valenze peculiari ed uniche, specifiche per ciascun soggetto. Sul piano clinico, il lavoro sulle emozioni è il cuore dell’intervento psicoterapico. Attraverso la messa a fuoco in moviola degli episodi emotivamente significativi è possibile infatti ricostruire l’immediatezza del vissuto soggettivo, le cui variazioni dipendono da come ciò che accade viene riferito a sé, perturbando in maniera più o meno intensa e duratura la coerenza interna. Come emerge da questi piani di approfondimento, l’approccio post-razionalista è a tutti gli effetti un “cognitivismo costruttivista della soggettività”. Sul tema delle emozioni, declinato nelle diverse espressioni teoriche, di ricerca e cliniche, si sono intrecciate le relazioni del Convegno che è risultato, nell’insieme, particolarmente ricco e articolato, ma anche omogeneo, grazie al comune denominatore post-razionalista. Proprio per quanto si è detto, la presentazione del progetto europeo “Health 25”, per la promozione della salute nei giovani svantaggiati che non studiano e non lavorano, ha trovato una cornice innovativa sia sul piano teorico che su quello operativo. Il volume consente quindi di fare il punto ad ampio raggio su come lavorare con le emozioni (del soggetto e del terapeuta). L’aggiornamento che ne deriva attraverso la formula “meet the experts”, grazie alla qualità ed alla ricchezza degli interventi e dei temi trattati, fornisce un importante riferimento per conoscere sviluppi e direttrici del cognitivismo post-razionalista, in Italia e all’estero. Contributi di: Bernardo Nardi, Juan Balbi, Mario A. Reda, Furio lambruschi, Maurizio Dodet, Giorgio Rezzonico, Maria Grazia Strepparava, Giorgio Pannelli, Toto Blanco, Luca Canestri, Emidio Arimatea, Marco Brandoni, Silvio Lenzi, Paola Gaetano, Paolo Maselli, Lucia Colella, Dario De Gennaro, Gianni Cutolo, Ilaria Capecci, et al.

"Lavorare con le Emozioni". Aggiornamenti in Psicologia e Psicopatologia Post-Razionalista / Nardi, Bernardo; Arimatea, E.; Capecci, I.; Francesconi, Giulia. - STAMPA. - (2011).

"Lavorare con le Emozioni". Aggiornamenti in Psicologia e Psicopatologia Post-Razionalista.

NARDI, BERNARDO;FRANCESCONI, GIULIA
2011-01-01

Abstract

Nella prassi del cognitivismo post-razionalista un aspetto centrale è costituito dal fatto che il terapeuta lavora in maniera specifica sulla soggettività e, in particolare, sulle attivazioni emozionali. Pertanto, per questa XII edizione dei Convegni di Psicologia e Psicopatologia Post-Razionalista, che dal 1999 organizzo insieme a Mario Reda con cadenza annuale presso l’Università di Ancona (poi divenuta Università Politecnica delle Marche) e l’Università di Siena, è stato scelto il tema “lavorare con le emozioni”. Le emozioni non possono essere ridotte ad un semplice correlato oggettivo del quadro clinico, disturbato e disturbante, per cui, se sono causa di disagio, vanno tenute sotto controllo o soppresse mediante la terapia, come si fa negli approcci clinici tradizionali sia psicofarmacologici che psicoterapeutici. Esse rivestono infatti un valore conoscitivo fondamentale, prioritario rispetto ai processi cognitivi, in quanto esprimono prima e più direttamente la soggettività che emerge nell’interfaccia tra l’esperienza immediata, vissuta in presa diretta, e le successive spiegazioni che il soggetto si dà. Inoltre solo se si agisce sulle emozioni, nella co-esplorazione del mondo interno fatta nel corso della terapia, si può arrivare ad un cambiamento stabile e non semplicemente ad un maggior controllo cognitivo e volitivo dei sintomi, che poi finiscono per riemergere in altre forme, in quanto permane il disagio di fondo che li ha generati. Il cognitivismo post-razionalista consente quindi un approccio più mirato e personalizzato alle emozioni, sia sul piano epistemologico, sia su quello diagnostico-investigativo e clinico. Sul piano epistemologico l’approccio alle emozioni viene proposto all’interno di un modello esplicativo processuale della vita psichica, intesa come costruzione di significato personale, in larga parte “tacita” e, quindi, inconsapevole. Sul piano diagnostico e investigativo l’approccio post-razionalista consente di mettere a fuoco la stretta relazione tra le attivazioni emozionali e lo sviluppo delle diverse organizzazioni di significato personale, le quali ne condizionano le modalità di comparsa e danno a ciascuna di esse valenze peculiari ed uniche, specifiche per ciascun soggetto. Sul piano clinico, il lavoro sulle emozioni è il cuore dell’intervento psicoterapico. Attraverso la messa a fuoco in moviola degli episodi emotivamente significativi è possibile infatti ricostruire l’immediatezza del vissuto soggettivo, le cui variazioni dipendono da come ciò che accade viene riferito a sé, perturbando in maniera più o meno intensa e duratura la coerenza interna. Come emerge da questi piani di approfondimento, l’approccio post-razionalista è a tutti gli effetti un “cognitivismo costruttivista della soggettività”. Sul tema delle emozioni, declinato nelle diverse espressioni teoriche, di ricerca e cliniche, si sono intrecciate le relazioni del Convegno che è risultato, nell’insieme, particolarmente ricco e articolato, ma anche omogeneo, grazie al comune denominatore post-razionalista. Proprio per quanto si è detto, la presentazione del progetto europeo “Health 25”, per la promozione della salute nei giovani svantaggiati che non studiano e non lavorano, ha trovato una cornice innovativa sia sul piano teorico che su quello operativo. Il volume consente quindi di fare il punto ad ampio raggio su come lavorare con le emozioni (del soggetto e del terapeuta). L’aggiornamento che ne deriva attraverso la formula “meet the experts”, grazie alla qualità ed alla ricchezza degli interventi e dei temi trattati, fornisce un importante riferimento per conoscere sviluppi e direttrici del cognitivismo post-razionalista, in Italia e all’estero. Contributi di: Bernardo Nardi, Juan Balbi, Mario A. Reda, Furio lambruschi, Maurizio Dodet, Giorgio Rezzonico, Maria Grazia Strepparava, Giorgio Pannelli, Toto Blanco, Luca Canestri, Emidio Arimatea, Marco Brandoni, Silvio Lenzi, Paola Gaetano, Paolo Maselli, Lucia Colella, Dario De Gennaro, Gianni Cutolo, Ilaria Capecci, et al.
2011
9788890742101
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11566/75368
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