La ricerca della armonizzazione internazionale nei principi della corporate disclosure costituisce una tematica sulla quale, da tempo,convergono gli interessi degli studiosi e degli operatori. Essa trova fondamento nell'ormai condivisa consapevolezza che, in un ambiente globale di relazioni economiche, l'omogeneità nel linguaggio internazionale della comunicazione a prevalente contenuto economico-finanziario consente alle imprese di rivolgersi ad un panorama più ampio di destinatari, che l'evoluzione nei mezzi di comunicazione rende, tra l'altro, agevolmente raggiungibili. Il lento processo di internazionalizzazione della corporate disclosure conosce oggi un'importante fase di accelerazione in seguito al riconoscimento istituzionale, da parte dell'Unione Europea, di quello che, con uno slogan, potrebbe denominarsi "Obiettivo 2005". Esso porterà, entro tale data appunto, le società quotate sui mercati regolamentati europei all'adozione, nella redazione dei bilanci consolidati di gruppo, dei principi contabili internazionali, la cui fonte di statuizione è stata individuata nell'International Accounting Standard Board - I.A.S.B.. L'obiettivo assume un particolare significato, oltre che per la portata evolutiva intrinseca, quale primo passo verso una futura adozione generalizzata dei principi internazionali anche nella redazione dei bilanci di esercizio e da parte delle società non quotate. Questo volume tratta i contenuti degli IAS 26-30-41, andando sostanzialmente a definire i contenuti dell'informazione economico-finanziaria nelle banche ed istituti finanziari, nelle imprese di assicurazione e nei fondi pensione.
Il bilancio d'esercizio di banche, assicurazioni e fondi pensione / Marasca, Stefano. - STAMPA. - (2003), pp. 1-227.
Il bilancio d'esercizio di banche, assicurazioni e fondi pensione
MARASCA, STEFANO
2003-01-01
Abstract
La ricerca della armonizzazione internazionale nei principi della corporate disclosure costituisce una tematica sulla quale, da tempo,convergono gli interessi degli studiosi e degli operatori. Essa trova fondamento nell'ormai condivisa consapevolezza che, in un ambiente globale di relazioni economiche, l'omogeneità nel linguaggio internazionale della comunicazione a prevalente contenuto economico-finanziario consente alle imprese di rivolgersi ad un panorama più ampio di destinatari, che l'evoluzione nei mezzi di comunicazione rende, tra l'altro, agevolmente raggiungibili. Il lento processo di internazionalizzazione della corporate disclosure conosce oggi un'importante fase di accelerazione in seguito al riconoscimento istituzionale, da parte dell'Unione Europea, di quello che, con uno slogan, potrebbe denominarsi "Obiettivo 2005". Esso porterà, entro tale data appunto, le società quotate sui mercati regolamentati europei all'adozione, nella redazione dei bilanci consolidati di gruppo, dei principi contabili internazionali, la cui fonte di statuizione è stata individuata nell'International Accounting Standard Board - I.A.S.B.. L'obiettivo assume un particolare significato, oltre che per la portata evolutiva intrinseca, quale primo passo verso una futura adozione generalizzata dei principi internazionali anche nella redazione dei bilanci di esercizio e da parte delle società non quotate. Questo volume tratta i contenuti degli IAS 26-30-41, andando sostanzialmente a definire i contenuti dell'informazione economico-finanziaria nelle banche ed istituti finanziari, nelle imprese di assicurazione e nei fondi pensione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.