Il carcinoma basocellulare rappresenta la più comune neoplasia maligna delle palpebre (90%) seguito, nella popolazione di razza caucasica, dal carcinoma squamocellulare (5%), dal carcinoma sebaceo (<1%), dal melanoma (<1%), dal tumore di Merkel (<1%), dal linfoma (<1%) ed infine dai tumori metastatici (<1%). La diagnosi, l’estensione e l’eventuale diffusione a distanza devono essere definite prima di provvedere al trattamento della neoformazione. E’ consigliabile che la ricostruzione si effettui dopo l’accertamento dell’avvenuta radicalità oncologica. La riparazione del difetto si realizza attraverso l’utilizzo di diverse metodiche ben codificate in funzione delle necessità: «laissez-faire», chiusura diretta, innesti liberi, tipi differenti di lembi e procedure combinate. Il follow-up oncologico è prolungato nel tempo.
Le lesioni neoplastiche maligne delle palpebre / Frongia, GIOVANNI BATTISTA; Mininni, F.. - 2010:(2010), pp. 41-46.
Le lesioni neoplastiche maligne delle palpebre.
FRONGIA, GIOVANNI BATTISTA;
2010-01-01
Abstract
Il carcinoma basocellulare rappresenta la più comune neoplasia maligna delle palpebre (90%) seguito, nella popolazione di razza caucasica, dal carcinoma squamocellulare (5%), dal carcinoma sebaceo (<1%), dal melanoma (<1%), dal tumore di Merkel (<1%), dal linfoma (<1%) ed infine dai tumori metastatici (<1%). La diagnosi, l’estensione e l’eventuale diffusione a distanza devono essere definite prima di provvedere al trattamento della neoformazione. E’ consigliabile che la ricostruzione si effettui dopo l’accertamento dell’avvenuta radicalità oncologica. La riparazione del difetto si realizza attraverso l’utilizzo di diverse metodiche ben codificate in funzione delle necessità: «laissez-faire», chiusura diretta, innesti liberi, tipi differenti di lembi e procedure combinate. Il follow-up oncologico è prolungato nel tempo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.