Lo Stabilimento Termale “S.Lucia” di Tolentino, inaugurato il 5 giugno 1938, costituisce uno degli edifici più interessanti tra quelli costruiti nella Regione Marche durante il Ventennio. È uno dei primi esempi marchigiani di architettura moderna progettati da tecnici comunali (progetto di Filippo Amici – Ingegnere Capo dell’Ufficio Tecnico Comunale di Tolentino). L’edificio si colloca tra l’architettura termale e l’architettura moderno-razionalista. Evidenti sono i riferimenti formali con l’architettura razionalista internazionale e quella moderna italiana che il progettista adotta nel disegno della copertura e nell’adozione dei volumi porticati del fronte principale. Tuttavia, è in relazione all’architettura moderna locale che emergono gli aspetti più interessanti sia in termini architettonici che tecnologico-costruttivi. Sulla base di ricerche in archivio e di indagini in sito, il testo ripercorre le vicende che hanno portato alla realizzazione del manufatto trattando anche l’evoluzione delle architetture termali italiane e della nostra regione. Attraverso elaborati grafici ed allegati tecnici di approfondimento vengono descritte le tecnologie costruttive impiegate e lo stato di conservazione del fabbricato.
Lo stabilimento termale "Santa Lucia" a Tolentino: storia, architettura e tecnologia / Munafo', Placido; Mugianesi, Enrico; Paciaroni, D.. - (2009), pp. 3-312.
Lo stabilimento termale "Santa Lucia" a Tolentino: storia, architettura e tecnologia.
MUNAFO', Placido;MUGIANESI, Enrico;
2009-01-01
Abstract
Lo Stabilimento Termale “S.Lucia” di Tolentino, inaugurato il 5 giugno 1938, costituisce uno degli edifici più interessanti tra quelli costruiti nella Regione Marche durante il Ventennio. È uno dei primi esempi marchigiani di architettura moderna progettati da tecnici comunali (progetto di Filippo Amici – Ingegnere Capo dell’Ufficio Tecnico Comunale di Tolentino). L’edificio si colloca tra l’architettura termale e l’architettura moderno-razionalista. Evidenti sono i riferimenti formali con l’architettura razionalista internazionale e quella moderna italiana che il progettista adotta nel disegno della copertura e nell’adozione dei volumi porticati del fronte principale. Tuttavia, è in relazione all’architettura moderna locale che emergono gli aspetti più interessanti sia in termini architettonici che tecnologico-costruttivi. Sulla base di ricerche in archivio e di indagini in sito, il testo ripercorre le vicende che hanno portato alla realizzazione del manufatto trattando anche l’evoluzione delle architetture termali italiane e della nostra regione. Attraverso elaborati grafici ed allegati tecnici di approfondimento vengono descritte le tecnologie costruttive impiegate e lo stato di conservazione del fabbricato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.