Gli studi epidemiologici applicati alle infezioni correlate all'assistenza si interessano di due elementi chiave: l'epidemiologia dei determinanti l'infezione nell'ospite e l'epidemiologia della manifestazione clinica e della diffusione delle patologie nell'ospite stesso. Nonostante tradizionalmente considerati di minore importanza rispetto agli studi sperimentali, gli studi osservazionali stanno vedendo un nuovo periqdo di rivalutazione grazie alle migliori caratteristiche di fattibilità ed agli studi di meta-analisi che ne migliorano le caratteristiche di potenza statistica. L'utilizzo dei metodi epidemiologici e statistici nello studio delle infezioni correlate all'assistenza ha avuto il suo primo sviluppo nel tentativo di comprendere, prevedere e controllare le epidemie che complicavano il decorso del paziente. Da allora, il ricorso a metodi epidemiologici e quantitativi è stato fondamentale per la comprensione dell'epidemiologia dei fenomeni infettivi associati alle pratiche assistenziali, per l'analisi di epidemie e la valutazione di qualità degli interventi. Gli studi osservazionali descrittivi hanno l'obiettivo di generare ipotesi circa l'epidemiologia del fenomeno infettivo e trovano la loro fonte in dati primari (ed: cartelle cliniche) o secondari (es: dati di sorveglianza). Gli studi osservazionali analitici sono condotti allo scopo di testare ipotesi sollevate nell'ambito di studi descrittivi con l'obiettivo di stabilire gli effetti dell'infezione nella popolazione in studio e le motivazioni per cui la popolazione in studio è stata a rischio di contrarre la malattia.
Studi osservazionali sulle infezioni ospedaliere / D'Errico, Marcello Mario; Barbadoro, Pamela; Prospero, Emilia. - STAMPA. - 2010:(2010). (Intervento presentato al convegno Equità, formazione e ricerca tenutosi a Roma nel 24-27 novembre 2010).
Studi osservazionali sulle infezioni ospedaliere.
D'ERRICO, Marcello Mario;BARBADORO, Pamela;PROSPERO, Emilia
2010-01-01
Abstract
Gli studi epidemiologici applicati alle infezioni correlate all'assistenza si interessano di due elementi chiave: l'epidemiologia dei determinanti l'infezione nell'ospite e l'epidemiologia della manifestazione clinica e della diffusione delle patologie nell'ospite stesso. Nonostante tradizionalmente considerati di minore importanza rispetto agli studi sperimentali, gli studi osservazionali stanno vedendo un nuovo periqdo di rivalutazione grazie alle migliori caratteristiche di fattibilità ed agli studi di meta-analisi che ne migliorano le caratteristiche di potenza statistica. L'utilizzo dei metodi epidemiologici e statistici nello studio delle infezioni correlate all'assistenza ha avuto il suo primo sviluppo nel tentativo di comprendere, prevedere e controllare le epidemie che complicavano il decorso del paziente. Da allora, il ricorso a metodi epidemiologici e quantitativi è stato fondamentale per la comprensione dell'epidemiologia dei fenomeni infettivi associati alle pratiche assistenziali, per l'analisi di epidemie e la valutazione di qualità degli interventi. Gli studi osservazionali descrittivi hanno l'obiettivo di generare ipotesi circa l'epidemiologia del fenomeno infettivo e trovano la loro fonte in dati primari (ed: cartelle cliniche) o secondari (es: dati di sorveglianza). Gli studi osservazionali analitici sono condotti allo scopo di testare ipotesi sollevate nell'ambito di studi descrittivi con l'obiettivo di stabilire gli effetti dell'infezione nella popolazione in studio e le motivazioni per cui la popolazione in studio è stata a rischio di contrarre la malattia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.