Le città degli angeli

Un libro che scompone e ricompone la città secondo angolazioni di lettura tra loro contrastanti (metalinguaggi). Molteplici evocazioni letterarie e non, riferimenti a luoghi e situazioni differenti nel tempo e nello spazio. Un librarsi "sopra la città" per rileggerla fuori dagli ordini can onici e dalle valutazioni disciplinari che tanto ci insidiano e ci condizionano. La riproposizione, in chiave di città, degli stati d'animo e delle condizioni di vita dell'uomo induce alla riflessione sulla mutevolezza dell'"essere città" senza gli uomini e a un tempo sull'importanza della loro presenza. C'è una città diversa da quella che pensiamo di aver individuato come oggetto dei nostri interessi, occorre scoprirla. Le città non sono “oggetti” ma luoghi d’arte e di vita. Le città non sono solo “opere” dell’uomo ma anche luoghi del pensiero. E l’Urbanistica è lo studio e il progetto dell’idea di città, in cui l’uomo desidera vivere, lavorare, divertirsi, morire. Le città degli angeli guarda la città, come sintesi emotiva, e raccoglie il contributo oltre che di alcuni tra gli urbanisti più noti, anche di artisti, poeti, scrittori, giornalisti dal fronte. E così emerge il racconto della città fatto di immagini della memoria, di simboli, di flash impressi nel ricordo, di valenze emotive, di intuizioni dello spazio, della percezione delle forme, della vivibilità, dell’immagine della città , dei suoi colori, dei suoi odori. E appare così la città di giorno e quella di notte. La città dei vivi e la città dei morti. E la città degli anziani, degli emarginati, dei ragazzi, degli studenti. Tante città che verranno interpretate e progettate con strumenti diversi , attenti alle specificità culturali e sociali.