Le palme (piante appartenenti alla famiglia delle Arecaceae) sono da tempo diventate un elemento caratteristico del territorio della regione Marche. L’importanza di questi elementi vegetali nel paesaggio della fascia costiera si è accresciuta al punto tale che un tratto della zona litoranea della provincia di Ascoli Piceno è stato denominato “Riviera delle Palme”. Anche sotto l’aspetto economico la coltivazione in quest’area di alcune specie di palmizi rappresenta, così come tutto il comparto florovivaistico, una valida risorsa che ha assunto i connotati di un vero e proprio distretto produttivo. A seguito del primo rinvenimento nelle Marche di Paysandisia archon Burmeister (Lepidoptera Castnidae) (Riolo et al., 2004) sono state condotte indagini su palmizi sia in ambiente urbano sia in ambiente produttivo. Attualmente P. archon è diffusa in alcune aree della regione sia in ambito urbano sia produttivo ed è stata rinvenuta sulle specie maggiormente coltivate: Chamaerops humilis L., Trachycarpus fortunei (Hooker) Wendland, Phoenix canariensis Chabaud e Washingtonia filifera (Linden) Wendland. In alcuni vivai, su giovani piante di T. fortunei e W. filifera, è stata rilevata la presenza di Sesamia nonagrioides Lefèbvre (Lepidoptera, Noctuidae), le cui larve nutrendosi a livello del germoglio apicale, e penetrando in alcuni casi nel rachide fogliare, hanno dato origine a perforazioni semicircolari del lembo fogliare simili a quelle provocate dalle giovani larve di P. archon. Nella regione è presente anche Sesamia cretica Lederer (Riolo et al., 2001) ed ulteriori studi indagheranno se le palme, nelle Marche, sono da ascrivere tra le sue piante ospiti. Viene segnalato inoltre il rinvenimento di Oryctes nasicornis (L.) (Coleoptera, Dynastidae) e di Cetonia aurata (L.) (Coleoptera, Cetoniidae), su esemplari adulti di P. canariensis, le cui larve si sono nutrite della sostanza organica in decomposizione dei monconi dei rachidi fogliari rimasti sulla pianta dopo le operazioni di potatura.

Insetti associati ad Arecaceae nelle Marche / Riolo, Paola; Nardi, S; Carboni, M; Riga, F; Piunti, A; Isidoro, Nunzio. - STAMPA. - (2007), pp. 216-216. (Intervento presentato al convegno XXI Congresso Nazionale Italiano di Entomologia, tenutosi a Campobasso (Italia) nel 11 -16 giugno 2007).

Insetti associati ad Arecaceae nelle Marche

RIOLO, Paola;ISIDORO, Nunzio
2007-01-01

Abstract

Le palme (piante appartenenti alla famiglia delle Arecaceae) sono da tempo diventate un elemento caratteristico del territorio della regione Marche. L’importanza di questi elementi vegetali nel paesaggio della fascia costiera si è accresciuta al punto tale che un tratto della zona litoranea della provincia di Ascoli Piceno è stato denominato “Riviera delle Palme”. Anche sotto l’aspetto economico la coltivazione in quest’area di alcune specie di palmizi rappresenta, così come tutto il comparto florovivaistico, una valida risorsa che ha assunto i connotati di un vero e proprio distretto produttivo. A seguito del primo rinvenimento nelle Marche di Paysandisia archon Burmeister (Lepidoptera Castnidae) (Riolo et al., 2004) sono state condotte indagini su palmizi sia in ambiente urbano sia in ambiente produttivo. Attualmente P. archon è diffusa in alcune aree della regione sia in ambito urbano sia produttivo ed è stata rinvenuta sulle specie maggiormente coltivate: Chamaerops humilis L., Trachycarpus fortunei (Hooker) Wendland, Phoenix canariensis Chabaud e Washingtonia filifera (Linden) Wendland. In alcuni vivai, su giovani piante di T. fortunei e W. filifera, è stata rilevata la presenza di Sesamia nonagrioides Lefèbvre (Lepidoptera, Noctuidae), le cui larve nutrendosi a livello del germoglio apicale, e penetrando in alcuni casi nel rachide fogliare, hanno dato origine a perforazioni semicircolari del lembo fogliare simili a quelle provocate dalle giovani larve di P. archon. Nella regione è presente anche Sesamia cretica Lederer (Riolo et al., 2001) ed ulteriori studi indagheranno se le palme, nelle Marche, sono da ascrivere tra le sue piante ospiti. Viene segnalato inoltre il rinvenimento di Oryctes nasicornis (L.) (Coleoptera, Dynastidae) e di Cetonia aurata (L.) (Coleoptera, Cetoniidae), su esemplari adulti di P. canariensis, le cui larve si sono nutrite della sostanza organica in decomposizione dei monconi dei rachidi fogliari rimasti sulla pianta dopo le operazioni di potatura.
2007
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