Lo sviluppo di barre cave ad alta resistenza nelle ultime due decadi ha permesso di realizzare ancoraggi geotecnici a bulbo iniettato che, non necessitando di sostegno provvisorio del foro in fase di installazione, possono raggiungere elevate capacità con tempi di esecuzione ridotti; tali sistemi vengono denominati ancoraggi a “barre autoperforanti”. Le massime capacità sono raggiunte tramite iniezione ad alta pressione in fase di avanzamento di miscele binarie acqua/cemento attraverso teste di perforazione a perdere dotate di ugelli jetting. L’assenza del rivestimento provvisorio rende tuttavia ancora più incerta la stima del diametro effettivo del tratto di fondazione dell’ancoraggio e di conseguenza la verifica geotecnica allo sfilamento. La stessa interpretazione delle prove di carico su elementi in vera grandezza ne risente in termini di complessità, anche quando si dispone di ancoraggi strumentati lungo la fondazione. Sulla base dei risultati di prove di carico su ancoraggi autoperforanti di diversa lunghezza, realizzati con tecnologia jetting e strumentati lungo la fondazione, nella presente nota si presentano alcuni confronti con i risultati di analisi numeriche 3D volte a valutare l’interazione terreno-struttura del sistema geotecnico.
Modellazione numerica di prove di carico su ancoraggi strumentati: primi risultati / Senigagliesi, Matteo; Ruggeri, Paolo; Fruzzetti, Viviene M. E.; Scarpelli, Giuseppe. - ELETTRONICO. - 3:(2025), pp. 127-132. ( INCONTRO ANNUALE DEI RICERCATORI DI GEOTECNICA- IARG 2025 Firenze 10-12 Settembre 2025).
Modellazione numerica di prove di carico su ancoraggi strumentati: primi risultati
Matteo Senigagliesi
Primo
;Paolo RuggeriSecondo
;Viviene M. E. FruzzettiPenultimo
;Giuseppe ScarpelliUltimo
2025-01-01
Abstract
Lo sviluppo di barre cave ad alta resistenza nelle ultime due decadi ha permesso di realizzare ancoraggi geotecnici a bulbo iniettato che, non necessitando di sostegno provvisorio del foro in fase di installazione, possono raggiungere elevate capacità con tempi di esecuzione ridotti; tali sistemi vengono denominati ancoraggi a “barre autoperforanti”. Le massime capacità sono raggiunte tramite iniezione ad alta pressione in fase di avanzamento di miscele binarie acqua/cemento attraverso teste di perforazione a perdere dotate di ugelli jetting. L’assenza del rivestimento provvisorio rende tuttavia ancora più incerta la stima del diametro effettivo del tratto di fondazione dell’ancoraggio e di conseguenza la verifica geotecnica allo sfilamento. La stessa interpretazione delle prove di carico su elementi in vera grandezza ne risente in termini di complessità, anche quando si dispone di ancoraggi strumentati lungo la fondazione. Sulla base dei risultati di prove di carico su ancoraggi autoperforanti di diversa lunghezza, realizzati con tecnologia jetting e strumentati lungo la fondazione, nella presente nota si presentano alcuni confronti con i risultati di analisi numeriche 3D volte a valutare l’interazione terreno-struttura del sistema geotecnico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


