Il lavoro prende spunto dalla volontà del legislatore italiano di combattere fenomeni illegali e degenerativi del sistema produttivo del Paese, quali corruzione e cattiva amministrazione. In particolare, la legge n. 190/2012 e il d.lgs. n. 97/2016, ma anche il d.lgs. n. 231/2001 e il d.lgs. n. 33/2013, si inseriscono in una significativa attività normativa che, negli ultimi anni, ha profondamente toccato l’organizzazione ed il funzionamento della pubblica amministrazione. Fortemente connessi al concetto di stato di diritto sono i concetti di trasparenza e responsabilità. In effetti, perché la democrazia funzioni, i cittadini devono avere accesso alle informazioni su cosa sta facendo il loro governo e come sono state prese le decisioni. Trasparenza e responsabilità servono come strumento di controllo e lotta alla cattiva gestione e corruzione. Quindi sono pilastri di una sana governance, che è fondamentale per vincere e mantenere la fiducia di cittadini, investitori e la comunità internazionale. Dal punto di vista aziendalistico appare utile comprendere come, soprattutto nel settore delle public utility, adeguati meccanismi di accountability (esterna ed interna) siano portatori di numerosi vantaggi economici: innanzitutto, elementi di trasparenza favoriscono una migliore allocazione delle risorse, con conseguente miglioramento dell’efficienza; in secondo luogo, la cultura della legalità e l’etica diventano patrimonio aziendale, e con esse la cultura della “responsabilità sociale” dell’azienda, contribuendo a migliorare l’ambiente nel quale l’azienda opera; inoltre, il sistema di regole ed i modelli organizzativi connessi, introdotti per questi specifici controlli etici, divengono, ove debitamente correlati e integrati, strumenti miglioramento delle performance aziendali; infine, una azienda, anche pubblica, con una immagine positiva, può trarre importanti vantaggi dal mercato.
Trasparenza ed Economicità / Gitto, Antonio; Lombardi, Leonardo. - STAMPA. - (2018), pp. 89-109.
Trasparenza ed Economicità
Antonio Gitto;
2018-01-01
Abstract
Il lavoro prende spunto dalla volontà del legislatore italiano di combattere fenomeni illegali e degenerativi del sistema produttivo del Paese, quali corruzione e cattiva amministrazione. In particolare, la legge n. 190/2012 e il d.lgs. n. 97/2016, ma anche il d.lgs. n. 231/2001 e il d.lgs. n. 33/2013, si inseriscono in una significativa attività normativa che, negli ultimi anni, ha profondamente toccato l’organizzazione ed il funzionamento della pubblica amministrazione. Fortemente connessi al concetto di stato di diritto sono i concetti di trasparenza e responsabilità. In effetti, perché la democrazia funzioni, i cittadini devono avere accesso alle informazioni su cosa sta facendo il loro governo e come sono state prese le decisioni. Trasparenza e responsabilità servono come strumento di controllo e lotta alla cattiva gestione e corruzione. Quindi sono pilastri di una sana governance, che è fondamentale per vincere e mantenere la fiducia di cittadini, investitori e la comunità internazionale. Dal punto di vista aziendalistico appare utile comprendere come, soprattutto nel settore delle public utility, adeguati meccanismi di accountability (esterna ed interna) siano portatori di numerosi vantaggi economici: innanzitutto, elementi di trasparenza favoriscono una migliore allocazione delle risorse, con conseguente miglioramento dell’efficienza; in secondo luogo, la cultura della legalità e l’etica diventano patrimonio aziendale, e con esse la cultura della “responsabilità sociale” dell’azienda, contribuendo a migliorare l’ambiente nel quale l’azienda opera; inoltre, il sistema di regole ed i modelli organizzativi connessi, introdotti per questi specifici controlli etici, divengono, ove debitamente correlati e integrati, strumenti miglioramento delle performance aziendali; infine, una azienda, anche pubblica, con una immagine positiva, può trarre importanti vantaggi dal mercato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.