Negli ultimi anni si è assistito ad una progressiva contrazione delle risorse destinate al trasporto pubblico locale. Ciò ha comportato, da un lato una riorganizzazione aziendale da parte delle imprese esercenti il servizio, dall’altro una rivisitazione dell’erogazione del servizio stesso: con riduzione delle linee e delle percorrenze, tagli del personale, aumenti del costo dei titoli di viaggio. Tutto ciò ha richiesto, e continuerà a richiedere, un cambiamento della cultura gestionale nel “sistema del trasporto pubblico locale”, poiché si sta passando dal criterio della spesa storica a favore del costo e del fabbisogno standard. Una rivoluzione culturale per le Regioni italiane e per le nostre aziende di trasporto, completamente sprovvisti di strumenti di controllo di gestione, che hanno dovuto compiere degli sforzi notevoli, soprattutto in termini organizzativi e di formazione e riqualificazione delle risorse umane disponibili per sensibilizzarle sull’importanza dell’informazione economico-finanziaria e sul rispetto dei correlati equilibri. Pertanto, la problematica più urgente che deve essere affrontata per l’introduzione di un sistema federale è la definizione degli standard di costo, ovvero la determinazione di misure uniformi interpretabili come parametri significativi per la gestione strategica dei costi stessi. In particolare, la Conerobus, l’azienda di trasporto pubblico della Provincia di Ancona, già nell’approvare il piano industriale 2008-20121, ha intra-preso un percorso per arrivare, se non proprio alla definizione di un costo-standard, che è di per sé molto complesso, a definire il costo dei principali servizi erogati sul territorio, traendo le informazioni dai sistemi contabili disponibili (principalmente contabilità economico-finanziaria integrata da in-formazioni settoriali), aiutata in ciò da esperti consulenti aziendali. Tra i principi ed i criteri cui le aziende dovranno attenersi per ottenere i finanziamenti pubblici, si individuano la determinazione del costo e del fabbisogno standard quali elementi obiettivi che valorizzino, per l’appunto, l’efficienza e l’efficacia e che costituiranno l’indicatore rispetto a cui comparare e valutare l’azione imprenditoriale. Pertanto, lo studio del caso della Conerobus, incentrato, principalmente, sulla ricostruzione del percorso di miglioramento delle performance economico-finanziaria non consente in alcun modo di fare generalizzazioni ma, semmai, di fornire riscontri empirici a quanto sostenuto e argomentato sul piano teorico.
PIANIFICARE IL MIGLIORAMENTO DELLE PER-FORMANCE NELLE AZIENDE DI TPL IN TEMPI DI CRISI. IL CASO CONEROBUS S.p.a / Gitto, Antonio; DELLA PORTA, Armando. - STAMPA. - (2013), pp. 213-242.
PIANIFICARE IL MIGLIORAMENTO DELLE PER-FORMANCE NELLE AZIENDE DI TPL IN TEMPI DI CRISI. IL CASO CONEROBUS S.p.a
GITTO, Antonio;
2013-01-01
Abstract
Negli ultimi anni si è assistito ad una progressiva contrazione delle risorse destinate al trasporto pubblico locale. Ciò ha comportato, da un lato una riorganizzazione aziendale da parte delle imprese esercenti il servizio, dall’altro una rivisitazione dell’erogazione del servizio stesso: con riduzione delle linee e delle percorrenze, tagli del personale, aumenti del costo dei titoli di viaggio. Tutto ciò ha richiesto, e continuerà a richiedere, un cambiamento della cultura gestionale nel “sistema del trasporto pubblico locale”, poiché si sta passando dal criterio della spesa storica a favore del costo e del fabbisogno standard. Una rivoluzione culturale per le Regioni italiane e per le nostre aziende di trasporto, completamente sprovvisti di strumenti di controllo di gestione, che hanno dovuto compiere degli sforzi notevoli, soprattutto in termini organizzativi e di formazione e riqualificazione delle risorse umane disponibili per sensibilizzarle sull’importanza dell’informazione economico-finanziaria e sul rispetto dei correlati equilibri. Pertanto, la problematica più urgente che deve essere affrontata per l’introduzione di un sistema federale è la definizione degli standard di costo, ovvero la determinazione di misure uniformi interpretabili come parametri significativi per la gestione strategica dei costi stessi. In particolare, la Conerobus, l’azienda di trasporto pubblico della Provincia di Ancona, già nell’approvare il piano industriale 2008-20121, ha intra-preso un percorso per arrivare, se non proprio alla definizione di un costo-standard, che è di per sé molto complesso, a definire il costo dei principali servizi erogati sul territorio, traendo le informazioni dai sistemi contabili disponibili (principalmente contabilità economico-finanziaria integrata da in-formazioni settoriali), aiutata in ciò da esperti consulenti aziendali. Tra i principi ed i criteri cui le aziende dovranno attenersi per ottenere i finanziamenti pubblici, si individuano la determinazione del costo e del fabbisogno standard quali elementi obiettivi che valorizzino, per l’appunto, l’efficienza e l’efficacia e che costituiranno l’indicatore rispetto a cui comparare e valutare l’azione imprenditoriale. Pertanto, lo studio del caso della Conerobus, incentrato, principalmente, sulla ricostruzione del percorso di miglioramento delle performance economico-finanziaria non consente in alcun modo di fare generalizzazioni ma, semmai, di fornire riscontri empirici a quanto sostenuto e argomentato sul piano teorico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.