In Italia il dissesto idrogeologico rappresenta un problema di notevole importanza, dati i considerevoli danni procurati ai beni ma, soprattutto, vista la perdita anche recente di numerose vite umane. Nel nostro Paese il rischio idrogeologico è sensibilmente diffuso e si presenta in modo diverso anche a seconda dell’assetto geomorfologico del territorio come ad esempio frane ed esondazioni. Secondo un rapporto del 2021, redatto dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), nella Regione Marche il 17,3% della superficie è stata riconosciuta come soggetta a pericolosità da frana, mentre il 4,0% è soggetta a pericolosità idraulica. In queste zone risiede circa il 20% della popolazione marchigiana. Negli ultimi anni la situazione, se possibile, si è anche aggravata; tra il 2017 e il 2020-2021 le aree a pericolosità da frana sono aumentate dello 0,2%, mentre le aree a pericolosità idraulica sono aumentate del 3,6% (anche se principalmente a causa dell’integrazione delle aree allagabili da alluvione costiera). Ricostruzioni storiche e avvenimenti recenti, incluso il maltempo del 15-16 settembre 2022, dimostrano che esiste nella Regione una sostanziale situazione di fragilità. Perfino brevi ma intensi temporali possono generare seri disagi per la popolazione e, nel peggiore dei casi, perdite di vite umane. La riflessione qui proposta ha l’obiettivo di apportare un contributo scientifico al dibattito pubblico sulla necessità e sulla efficacia dei processi di analisi e prevenzione del rischio alluvionale nella Regione Marche.
Il rischio alluvione nelle Marche: lezioni apprese dall’evento del 15-16 settembre 2022 / Gioia, Eleonora. - (2024), pp. 72-80.
Il rischio alluvione nelle Marche: lezioni apprese dall’evento del 15-16 settembre 2022
Eleonora Gioia
2024-01-01
Abstract
In Italia il dissesto idrogeologico rappresenta un problema di notevole importanza, dati i considerevoli danni procurati ai beni ma, soprattutto, vista la perdita anche recente di numerose vite umane. Nel nostro Paese il rischio idrogeologico è sensibilmente diffuso e si presenta in modo diverso anche a seconda dell’assetto geomorfologico del territorio come ad esempio frane ed esondazioni. Secondo un rapporto del 2021, redatto dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), nella Regione Marche il 17,3% della superficie è stata riconosciuta come soggetta a pericolosità da frana, mentre il 4,0% è soggetta a pericolosità idraulica. In queste zone risiede circa il 20% della popolazione marchigiana. Negli ultimi anni la situazione, se possibile, si è anche aggravata; tra il 2017 e il 2020-2021 le aree a pericolosità da frana sono aumentate dello 0,2%, mentre le aree a pericolosità idraulica sono aumentate del 3,6% (anche se principalmente a causa dell’integrazione delle aree allagabili da alluvione costiera). Ricostruzioni storiche e avvenimenti recenti, incluso il maltempo del 15-16 settembre 2022, dimostrano che esiste nella Regione una sostanziale situazione di fragilità. Perfino brevi ma intensi temporali possono generare seri disagi per la popolazione e, nel peggiore dei casi, perdite di vite umane. La riflessione qui proposta ha l’obiettivo di apportare un contributo scientifico al dibattito pubblico sulla necessità e sulla efficacia dei processi di analisi e prevenzione del rischio alluvionale nella Regione Marche.File | Dimensione | Formato | |
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