L’analisi dello stato di aggiornamento della pianificazione nei Piccoli comuni è stata effettuata a partire dall’elaborazione originale di dati ISTAT relativi a due quadri sinottici di raffronto comprendenti le Classi di datazioni dei piani vigenti per classe territoriale, con riferimento al numero di abitanti (anno 2021) e alla numerosità di comuni. Lo studio effettuato per le 20 Regioni è stato disarticolato in quattro classi di datazione: periodo ante 1995, periodi 1995-2010, 2011-2018, periodo post 2018. La disarticolazione dei dati disponibili è stata compiuta classificando l’anno di approvazione (vigenza) dei piani urbanistici generali. Le considerazioni generali delineate, aprono a riflessioni trasversali sullo stato della pianificazione nei Piccoli comuni italiani. Sono tre i temi emergenti attorno ai quali è necessario porre attenzione: 1. l’impatto del dinamismo e dell’inerzia della pianificazione nei Piccoli comuni in relazione alle dinamiche di consumo di suolo; 2. la presenza e distribuzione dei Piccoli comuni nelle aree periferiche intercettate dalla Strategia Nazionale per le Aree Interne - SNAI; 3. lo stato della pianificazione nei Piccoli comuni dell’Italia centrale in relazione al Cratere sismico 2016, che ha interessato 4 regioni: Abruzzo, Lazio, Marche, Umbria. Il quadro sviluppato in questo ambito, sembra confermare dinamiche ormai consuete di debolezza e fragilità dei Piccoli comuni, non senza possibili percorsi di riscatto o di innovazione che li possono vedere protagonisti.
Sistemi di pianificazione | Le città: PICCOLI COMUNI / Rotondo, Francesco; Marinelli, Giovanni; Pantaloni, Monica; Domenella, Luca. - ELETTRONICO. - (In corso di stampa), pp. 188-199.
Sistemi di pianificazione | Le città: PICCOLI COMUNI
Rotondo, Francesco
;Marinelli, Giovanni;Pantaloni, Monica;Domenella, Luca
In corso di stampa
Abstract
L’analisi dello stato di aggiornamento della pianificazione nei Piccoli comuni è stata effettuata a partire dall’elaborazione originale di dati ISTAT relativi a due quadri sinottici di raffronto comprendenti le Classi di datazioni dei piani vigenti per classe territoriale, con riferimento al numero di abitanti (anno 2021) e alla numerosità di comuni. Lo studio effettuato per le 20 Regioni è stato disarticolato in quattro classi di datazione: periodo ante 1995, periodi 1995-2010, 2011-2018, periodo post 2018. La disarticolazione dei dati disponibili è stata compiuta classificando l’anno di approvazione (vigenza) dei piani urbanistici generali. Le considerazioni generali delineate, aprono a riflessioni trasversali sullo stato della pianificazione nei Piccoli comuni italiani. Sono tre i temi emergenti attorno ai quali è necessario porre attenzione: 1. l’impatto del dinamismo e dell’inerzia della pianificazione nei Piccoli comuni in relazione alle dinamiche di consumo di suolo; 2. la presenza e distribuzione dei Piccoli comuni nelle aree periferiche intercettate dalla Strategia Nazionale per le Aree Interne - SNAI; 3. lo stato della pianificazione nei Piccoli comuni dell’Italia centrale in relazione al Cratere sismico 2016, che ha interessato 4 regioni: Abruzzo, Lazio, Marche, Umbria. Il quadro sviluppato in questo ambito, sembra confermare dinamiche ormai consuete di debolezza e fragilità dei Piccoli comuni, non senza possibili percorsi di riscatto o di innovazione che li possono vedere protagonisti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.