La Riduzione del Rischio Disastri (DRR) richiede responsabilizzazione e partecipazione da parte di tutta la società, attraverso meccanismi di coordinamento in tutti i settori ed a tutti i livelli sociali ed istituzionali. Tuttavia, solitamente, le strategie di DRR si concentrano su pochi o singoli elementi, per una serie di barriere, per lo più istituzionali, ma anche conoscitive, economiche e sociali, che portano alla mancanza di una risolutiva visione di insieme per la gestione dei rischi. Questo lavoro monografico presenta una metodologia di analisi della DRR denominata CO.G.EN.S. e testata attraverso il Progetto Europeo Life PRIMES. Tale sistema di indicatori valuta il raggiungimento degli obiettivi di riduzione del rischio alluvione in quattro ambiti tematici accomunati dalla prospettiva geografica: coinvolgimento della popolazione locale, capacità di governance e di conformità delle istituzioni, sostenibilità ambientale e risorse economiche. L'analisi dei dati ha dimostrato che il coinvolgimento della popolazione locale e la cooperazione tra le istituzioni sono migliorati grazie al Progetto, aumentando così la consapevolezza del rischio alluvione e la coesione sociale. Tuttavia, le attività del Progetto non hanno avuto effetti diretti sulle aree tematiche ambientali e socio-economiche. Per migliorare gli sforzi di riduzione del rischio di alluvione, si suggerisce di coinvolgere tutti gli attori della comunità, con un ruolo di coordinamento e omogeneizzazione delle procedure di allerta da parte delle istituzioni, l'integrazione dei dati climatologici da parte di scienziati e tecnici e l'educazione dei cittadini sul rischio alluvionale e sull'adattamento ai cambiamenti climatici. Il sistema di indicatori CO.G.EN.S. si è dimostrato efficace e completo, con una valutazione oggettiva, trasversale e multidisciplinare della riduzione del rischio. La metodologia è anche modulabile e facilmente replicabile in altri contesti, potenzialmente adatta a confrontare strategie di DRR applicate a diverse tipologie di rischio e a diverse scale territoriali.
Le prospettive geografiche della riduzione del rischio disastri: comunità, governance, sostenibilità ambientale e risorse economiche
Eleonora Gioia
In corso di stampa
Abstract
La Riduzione del Rischio Disastri (DRR) richiede responsabilizzazione e partecipazione da parte di tutta la società, attraverso meccanismi di coordinamento in tutti i settori ed a tutti i livelli sociali ed istituzionali. Tuttavia, solitamente, le strategie di DRR si concentrano su pochi o singoli elementi, per una serie di barriere, per lo più istituzionali, ma anche conoscitive, economiche e sociali, che portano alla mancanza di una risolutiva visione di insieme per la gestione dei rischi. Questo lavoro monografico presenta una metodologia di analisi della DRR denominata CO.G.EN.S. e testata attraverso il Progetto Europeo Life PRIMES. Tale sistema di indicatori valuta il raggiungimento degli obiettivi di riduzione del rischio alluvione in quattro ambiti tematici accomunati dalla prospettiva geografica: coinvolgimento della popolazione locale, capacità di governance e di conformità delle istituzioni, sostenibilità ambientale e risorse economiche. L'analisi dei dati ha dimostrato che il coinvolgimento della popolazione locale e la cooperazione tra le istituzioni sono migliorati grazie al Progetto, aumentando così la consapevolezza del rischio alluvione e la coesione sociale. Tuttavia, le attività del Progetto non hanno avuto effetti diretti sulle aree tematiche ambientali e socio-economiche. Per migliorare gli sforzi di riduzione del rischio di alluvione, si suggerisce di coinvolgere tutti gli attori della comunità, con un ruolo di coordinamento e omogeneizzazione delle procedure di allerta da parte delle istituzioni, l'integrazione dei dati climatologici da parte di scienziati e tecnici e l'educazione dei cittadini sul rischio alluvionale e sull'adattamento ai cambiamenti climatici. Il sistema di indicatori CO.G.EN.S. si è dimostrato efficace e completo, con una valutazione oggettiva, trasversale e multidisciplinare della riduzione del rischio. La metodologia è anche modulabile e facilmente replicabile in altri contesti, potenzialmente adatta a confrontare strategie di DRR applicate a diverse tipologie di rischio e a diverse scale territoriali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.