Villard è un seminario itinerante di progettazione, a cadenza annuale, che vede coinvolte Facoltà di Architettura, italiane ed estere. Il Seminario è rivolto a circa dieci studenti di ogni Facoltà partecipante, iscritti agli ultimi anni di corso, selezionati in base al merito. Il programma prevede la messa a punto di un progetto su un tema, in genere proposto da amministrazioni comunali o altre istituzioni legate alle diverse realtà territoriali. Il tema viene presentato all’inizio del seminario e sviluppato nel corso dell’anno nelle diverse tappe. Il viaggio costituisce la struttura portante del Seminario quale strumento di conoscenza delle città. Durante ogni tappa, con l’apporto dei docenti delle Facoltà partecipanti, sono organizzati incontri, lezioni, conferenze, visite guidate e mostre. Ogni tappa dura 3-4 giorni. Il lavoro di progettazione viene svolto principalmente durante gli orari che le diverse sedi dedicano al workshop. L’itineranza del seminario fa sì che gli studenti entrino in contatto con lughi fisici e culturali diversi, incrociando esperienze e conoscenze con docenti e studenti provenienti da altre sedi. Il seminario ha la sua conclusione in un evento finale: la mostra, con la presentazione e premiazione dei progetti migliori, a cui seguirà la pubblicazione del catalogo con i lavori degli studenti e degli apporti critici raccolti durante il seminario. Il tema della casa è recentemente ricomparso nell’agenda pubblica, sotto la spinta del crescente disagio abitativo di quella parte di popolazione esclusa tanto dal mercato quanto da un’offerta insufficiente di abitazioni pubbliche; le differenti esigenze di spazialità che la pandemia impone, sono tutte motivazioni che impongono di dare soluzioni adeguate al problema dell’abitare. Una questione nuovamente centrale nel dibattito contemporaneo che consiste, da un lato, nell’individuazione di politiche e strategie efficaci per la riorganizzazione dello spazio urbano, l’adeguamento dei servizi e la gestione del patrimonio edilizio; dall’altro, nella definizione delle nuove esigenze abitative di una società in rapida evoluzione. L’accessibilità alla casa e ai servizi essenziali è una delle questioni urgenti segnalate dalla nuova Agenda Urbana delle Nazioni Unite, insieme al tema del recupero di suoli e immobili abbandonati e a quello dell’integrazione sociale e della mobilità delle popolazioni. L’obiettivo, in Italia come nel resto del mondo, è quello di inquadrare il problema degli alloggi in uno scenario più ampio di soluzioni sostenibili dal punto di vista economico ed ambientale, capaci di ridefinire gli insediamenti per renderli resilienti. L’ecosistema tarantino, stravolto da scelte di localizzazione industriale e di edilizia residenziale pubblica disattente ai luoghi, offre un interessante caso di studio perché necessita di un ripensamento che, rigenerando lo spazio urbano per renderlo più resiliente, ricicli il patrimonio edilizio obsoleto o dismesso, riqualificando i vuoti urbani e, dove occorre, aumentando la densità abitativa.
Villard 21 : From social housing to social habitat / Bonvini, P.; Ferretti, M.; Mondaini, G.; Rotondo, F.. - STAMPA. - (2023).
Villard 21 : From social housing to social habitat
Bonvini P.;Ferretti M.;Mondaini G.;Rotondo F.
2023-01-01
Abstract
Villard è un seminario itinerante di progettazione, a cadenza annuale, che vede coinvolte Facoltà di Architettura, italiane ed estere. Il Seminario è rivolto a circa dieci studenti di ogni Facoltà partecipante, iscritti agli ultimi anni di corso, selezionati in base al merito. Il programma prevede la messa a punto di un progetto su un tema, in genere proposto da amministrazioni comunali o altre istituzioni legate alle diverse realtà territoriali. Il tema viene presentato all’inizio del seminario e sviluppato nel corso dell’anno nelle diverse tappe. Il viaggio costituisce la struttura portante del Seminario quale strumento di conoscenza delle città. Durante ogni tappa, con l’apporto dei docenti delle Facoltà partecipanti, sono organizzati incontri, lezioni, conferenze, visite guidate e mostre. Ogni tappa dura 3-4 giorni. Il lavoro di progettazione viene svolto principalmente durante gli orari che le diverse sedi dedicano al workshop. L’itineranza del seminario fa sì che gli studenti entrino in contatto con lughi fisici e culturali diversi, incrociando esperienze e conoscenze con docenti e studenti provenienti da altre sedi. Il seminario ha la sua conclusione in un evento finale: la mostra, con la presentazione e premiazione dei progetti migliori, a cui seguirà la pubblicazione del catalogo con i lavori degli studenti e degli apporti critici raccolti durante il seminario. Il tema della casa è recentemente ricomparso nell’agenda pubblica, sotto la spinta del crescente disagio abitativo di quella parte di popolazione esclusa tanto dal mercato quanto da un’offerta insufficiente di abitazioni pubbliche; le differenti esigenze di spazialità che la pandemia impone, sono tutte motivazioni che impongono di dare soluzioni adeguate al problema dell’abitare. Una questione nuovamente centrale nel dibattito contemporaneo che consiste, da un lato, nell’individuazione di politiche e strategie efficaci per la riorganizzazione dello spazio urbano, l’adeguamento dei servizi e la gestione del patrimonio edilizio; dall’altro, nella definizione delle nuove esigenze abitative di una società in rapida evoluzione. L’accessibilità alla casa e ai servizi essenziali è una delle questioni urgenti segnalate dalla nuova Agenda Urbana delle Nazioni Unite, insieme al tema del recupero di suoli e immobili abbandonati e a quello dell’integrazione sociale e della mobilità delle popolazioni. L’obiettivo, in Italia come nel resto del mondo, è quello di inquadrare il problema degli alloggi in uno scenario più ampio di soluzioni sostenibili dal punto di vista economico ed ambientale, capaci di ridefinire gli insediamenti per renderli resilienti. L’ecosistema tarantino, stravolto da scelte di localizzazione industriale e di edilizia residenziale pubblica disattente ai luoghi, offre un interessante caso di studio perché necessita di un ripensamento che, rigenerando lo spazio urbano per renderlo più resiliente, ricicli il patrimonio edilizio obsoleto o dismesso, riqualificando i vuoti urbani e, dove occorre, aumentando la densità abitativa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.