Il 2020 può essere identificato come l’anno della lotta al Covid-19, che rapidamente si è diffuso in tutto il Mondo andando ad alterare i sistemi sanitario, politico, economico e sociale di ogni comunità. La diffusione del virus, avendo effettuato un salto di specie al momento iniziale della sua comparsa e trasmettendosi da persona a persona, ha rispecchiato la rete di connessioni globali umane, superando i meri confini amministrativi. Di conseguenza, le relazioni umane e il rapporto tra la società e lo spazio circostante sono improvvisamente cambiate, condizionandone la geografia sociale. In Italia, uno dei Paesi più colpiti dalla pandemia in Europa sono state applicate misure di restrizione per la popolazione e di contenimento del Covid-19 senza precedenti. Si è passato da una mobilità sia locale che globale ad una completa chiusura dei confini comunali, da una condivisione degli spazi ricreativi, lavorativi e scolastici al distanziamento fisico. In questo lavoro viene proposta l’analisi della diffusione del Covid-19 nelle Marche durante la seconda e terza ondata (settembre 2020 - giugno 2021) in relazione agli ambiti sociali in cui si è verificato il contagio. L’obiettivo è quello di identificare i luoghi e i processi che hanno maggiormente contributo alla diffusione del virus. I risultati mostrano che gli ambiti in cui le connessioni sociali sono più forti e consuetudinarie, come ambito familiare-aggregativo, scolastico e lavorativo, sono anche quelle il cui il Covid-19 si è maggiormente propagato. Queste evidenze sostengono quindi la teoria che una pandemia rappresenta un “fatto sociale totale”, in cui le relazioni tra uomo e spazio vissuto e quelle interumane devono essere messe in discussione e riconfigurate.
Le geografie sociali nella seconda ondata del Covid-19 nella Regione Marche / Marchetti, Noemi; Gioia, Eleonora. - ELETTRONICO. - 21:(2022), pp. 501-507.
Le geografie sociali nella seconda ondata del Covid-19 nella Regione Marche
Noemi Marchetti;Eleonora Gioia
2022-01-01
Abstract
Il 2020 può essere identificato come l’anno della lotta al Covid-19, che rapidamente si è diffuso in tutto il Mondo andando ad alterare i sistemi sanitario, politico, economico e sociale di ogni comunità. La diffusione del virus, avendo effettuato un salto di specie al momento iniziale della sua comparsa e trasmettendosi da persona a persona, ha rispecchiato la rete di connessioni globali umane, superando i meri confini amministrativi. Di conseguenza, le relazioni umane e il rapporto tra la società e lo spazio circostante sono improvvisamente cambiate, condizionandone la geografia sociale. In Italia, uno dei Paesi più colpiti dalla pandemia in Europa sono state applicate misure di restrizione per la popolazione e di contenimento del Covid-19 senza precedenti. Si è passato da una mobilità sia locale che globale ad una completa chiusura dei confini comunali, da una condivisione degli spazi ricreativi, lavorativi e scolastici al distanziamento fisico. In questo lavoro viene proposta l’analisi della diffusione del Covid-19 nelle Marche durante la seconda e terza ondata (settembre 2020 - giugno 2021) in relazione agli ambiti sociali in cui si è verificato il contagio. L’obiettivo è quello di identificare i luoghi e i processi che hanno maggiormente contributo alla diffusione del virus. I risultati mostrano che gli ambiti in cui le connessioni sociali sono più forti e consuetudinarie, come ambito familiare-aggregativo, scolastico e lavorativo, sono anche quelle il cui il Covid-19 si è maggiormente propagato. Queste evidenze sostengono quindi la teoria che una pandemia rappresenta un “fatto sociale totale”, in cui le relazioni tra uomo e spazio vissuto e quelle interumane devono essere messe in discussione e riconfigurate.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.