Gli strumenti a supporto della prevenzione e protezione dal rischio sismico si configurano e caratterizzano in funzione delle finalità e degli obiettivi settoriali perseguiti, risultando troppo spesso scarsamente integrati con quelli di pianificazione territoriale e paesistico-ambientali. L’unità di analisi e di applicazione di questi strumenti risulta il più delle volte circoscritta entro il confine amministrativo comunale, limitando le valutazioni di vulnerabilità sismica ai singoli centri urbani e nuclei insediativi, trascurando la dimensione territoriale sovracomunale. Diviene quindi necessario porsi interrogativi circa le possibili strategie da introdurre per ridurre le criticità emerse a seguito del sisma ed elevare il livello di sicurezza dei territori fragili del Centro Italia. L’approccio legato alla temporaneità, intrinseca della fase emergenziale, deve necessariamente essere superato in favore di strategie volte ad associare al piano di “ri-costruzione” un progetto di “ri-abitazione” fondato su strumenti e strategie innovative in cui prevenzione, qualità urbana e sicurezza assumono un ruolo comprimario; strategie volte ad accettare il rischio come elemento permanente con il quale confrontarsi per integrare questa “componente strategica” nel progetto urbano-territoriale e socio-economico della rigenerazione dei territori, orientando le scelte future in materia di organizzazione spaziale, gerarchica, funzionale di città e territori. Lo studio si concentra sul cratere sismico della Regione Marche, focalizzando l’attenzione sugli strumenti a supporto della sicurezza sulle strategie di prevenzione per la costruzione di nuovi e complessi equilibri urbano-territoriali.
Riorganizzazione spaziale e downscaling nel progetto della sicurezza urbana / Domenella, L.; Marinelli, G.; Rotondo, F.. - ELETTRONICO. - (2021), pp. 134-140. [10.53143/plm.c.421]
Riorganizzazione spaziale e downscaling nel progetto della sicurezza urbana
L. DomenellaPrimo
;G. Marinelli
;F. Rotondo
2021-01-01
Abstract
Gli strumenti a supporto della prevenzione e protezione dal rischio sismico si configurano e caratterizzano in funzione delle finalità e degli obiettivi settoriali perseguiti, risultando troppo spesso scarsamente integrati con quelli di pianificazione territoriale e paesistico-ambientali. L’unità di analisi e di applicazione di questi strumenti risulta il più delle volte circoscritta entro il confine amministrativo comunale, limitando le valutazioni di vulnerabilità sismica ai singoli centri urbani e nuclei insediativi, trascurando la dimensione territoriale sovracomunale. Diviene quindi necessario porsi interrogativi circa le possibili strategie da introdurre per ridurre le criticità emerse a seguito del sisma ed elevare il livello di sicurezza dei territori fragili del Centro Italia. L’approccio legato alla temporaneità, intrinseca della fase emergenziale, deve necessariamente essere superato in favore di strategie volte ad associare al piano di “ri-costruzione” un progetto di “ri-abitazione” fondato su strumenti e strategie innovative in cui prevenzione, qualità urbana e sicurezza assumono un ruolo comprimario; strategie volte ad accettare il rischio come elemento permanente con il quale confrontarsi per integrare questa “componente strategica” nel progetto urbano-territoriale e socio-economico della rigenerazione dei territori, orientando le scelte future in materia di organizzazione spaziale, gerarchica, funzionale di città e territori. Lo studio si concentra sul cratere sismico della Regione Marche, focalizzando l’attenzione sugli strumenti a supporto della sicurezza sulle strategie di prevenzione per la costruzione di nuovi e complessi equilibri urbano-territoriali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.