Carciofo: “il re dell’orto”. Questa definizione rappresenta, in modo sintetico ma completo, l’importanza di questa coltura nel panorama orticolo nazionale. L’Italia è storicamente e di gran lunga il maggior produttore mondiale di carciofo, con il 35% circa della superficie e della produzione totale. La coltivazione sul territorio nazionale, anche se concentrata prevalentemente in Puglia, Sicilia e Sardegna, è diffusa e radicata in molte altre regioni, come Lazio, Campania, Toscana, Emilia-Romagna, Veneto, Marche e Liguria, dove sono presenti numerosi ecotipi. Inoltre il carciofo ha dato origine a diverse sagre e manifestazioni e fa parte della tradizione gastronomica nazionale con un gran numero di ricette e piatti tipici regionali. Gli italiani sono anche i maggiori consumatori al mondo con 8 kg/pro capite per anno. Originario del bacino del Mediterraneo, il carciofo ha dimostrato nel corso del tempo di essere una coltura versatile, capace di espandersi dalle zone di origine e di adattarsi a un’ampia varietà di condizioni pedo-climatiche, dalla Bretagna, nel nord della Francia, alla Cina, dalla costa sull’oceano Pacifico alle aree pre-desertiche della California, dalle zone costiere alla Cordigliera andina in Perú. La cinaricoltura italiana è considerata un modello di riferimento per gli altri Paesi: l’importante ruolo svolto dalla ricerca negli ultimi cinquant’anni — non a caso sono stati organizzati a Bari i primi quattro convegni internazionali — e lo stretto rapporto con il mondo della produzione hanno favorito l’introduzione di numerose innovazioni nella tecnica colturale. Non solo, notevole impulso hanno avuto le conoscenze sul carciofo come pianta medicinale, sugli aspetti biochimici e sulle diverse proprietà nutrizionali che tanto interesse suscitano oggi sia alle aziende del settore sia presso il consumatore moderno. Le considerazioni accennate brevemente in precedenza sono state illustrate e approfondite in quest’opera che ho avuto l’onore di coordinare. Il volume il carciofo e il cardo, come i precedenti della collana Coltura & Cultura promossa da Bayer CropScience, è suddiviso in otto sezioni e ha lo scopo di offrire al lettore una trattazione completa e interdisciplinare, ma vivace e sintetica. I singoli argomenti sono trattati con rigorosità scientifica e con linguaggio accessibile anche al lettore semplicemente curioso di approfondire un aspetto particolare dell’opera. La chiarezza dell’esposizione si deve all’impegno degli Autori, di riconosciuta competenza ed esperienza, e all’originalità dell’articolazione dei capitoli, arricchiti da numerose illustrazioni, schemi, riquadri, tabelle e grafici, in modo da rendere agevole la comprensione degli argomenti trattati. Sono state illustrate le tematiche relative all’origine ed evoluzione della coltura, le caratteristiche morfologiche e la fisiologia della pianta; un capitolo è stato riservato anche al cardo, spesso erroneamente tralasciato o poco considerato. Ampio spazio è stato dedicato al carciofo nella storia e nell’arte, non trascurando aneddoti e curiosità. Notevole attenzione è stata riservata agli aspetti legati all’alimentazione, con una disamina completa delle caratteristiche nutrizionali e delle proprietà fitoterapiche e medicinali; completano il capitolo le ricette e numerose curiosità sulle preparazioni gastronomiche. La descrizione del carciofo nelle cinque principali regioni italiane, delle tecniche di coltivazione, dei parassiti animali e delle malattie offrono al lettore una visione chiara e completa relativa all’aspetto tecnico-agronomico della coltura. Nel capitolo della ricerca sono riportate le tematiche più recenti e i risultati della sperimentazione condotta in vari istituti e università, in Italia e all’estero. I prodotti trasformati, gli aspetti economici, di marketing e i rapporti commerciali tra i vari Paesi sono ampiamente descritti e commentati. Completano e arricchiscono il volume una serie di capitoli sul carciofo nel mondo, che aprono una finestra sui principali Paesi produttori e forniscono, attraverso la testimonianza diretta degli Autori, una descrizione sintetica ed esaustiva di questa coltura nel contesto internazionale.
Carciofo in Sardegna / Muntoni, M; Pisanu, A B; Ledda, L. - (2010), pp. 124-135.
Carciofo in Sardegna
Ledda L
2010-01-01
Abstract
Carciofo: “il re dell’orto”. Questa definizione rappresenta, in modo sintetico ma completo, l’importanza di questa coltura nel panorama orticolo nazionale. L’Italia è storicamente e di gran lunga il maggior produttore mondiale di carciofo, con il 35% circa della superficie e della produzione totale. La coltivazione sul territorio nazionale, anche se concentrata prevalentemente in Puglia, Sicilia e Sardegna, è diffusa e radicata in molte altre regioni, come Lazio, Campania, Toscana, Emilia-Romagna, Veneto, Marche e Liguria, dove sono presenti numerosi ecotipi. Inoltre il carciofo ha dato origine a diverse sagre e manifestazioni e fa parte della tradizione gastronomica nazionale con un gran numero di ricette e piatti tipici regionali. Gli italiani sono anche i maggiori consumatori al mondo con 8 kg/pro capite per anno. Originario del bacino del Mediterraneo, il carciofo ha dimostrato nel corso del tempo di essere una coltura versatile, capace di espandersi dalle zone di origine e di adattarsi a un’ampia varietà di condizioni pedo-climatiche, dalla Bretagna, nel nord della Francia, alla Cina, dalla costa sull’oceano Pacifico alle aree pre-desertiche della California, dalle zone costiere alla Cordigliera andina in Perú. La cinaricoltura italiana è considerata un modello di riferimento per gli altri Paesi: l’importante ruolo svolto dalla ricerca negli ultimi cinquant’anni — non a caso sono stati organizzati a Bari i primi quattro convegni internazionali — e lo stretto rapporto con il mondo della produzione hanno favorito l’introduzione di numerose innovazioni nella tecnica colturale. Non solo, notevole impulso hanno avuto le conoscenze sul carciofo come pianta medicinale, sugli aspetti biochimici e sulle diverse proprietà nutrizionali che tanto interesse suscitano oggi sia alle aziende del settore sia presso il consumatore moderno. Le considerazioni accennate brevemente in precedenza sono state illustrate e approfondite in quest’opera che ho avuto l’onore di coordinare. Il volume il carciofo e il cardo, come i precedenti della collana Coltura & Cultura promossa da Bayer CropScience, è suddiviso in otto sezioni e ha lo scopo di offrire al lettore una trattazione completa e interdisciplinare, ma vivace e sintetica. I singoli argomenti sono trattati con rigorosità scientifica e con linguaggio accessibile anche al lettore semplicemente curioso di approfondire un aspetto particolare dell’opera. La chiarezza dell’esposizione si deve all’impegno degli Autori, di riconosciuta competenza ed esperienza, e all’originalità dell’articolazione dei capitoli, arricchiti da numerose illustrazioni, schemi, riquadri, tabelle e grafici, in modo da rendere agevole la comprensione degli argomenti trattati. Sono state illustrate le tematiche relative all’origine ed evoluzione della coltura, le caratteristiche morfologiche e la fisiologia della pianta; un capitolo è stato riservato anche al cardo, spesso erroneamente tralasciato o poco considerato. Ampio spazio è stato dedicato al carciofo nella storia e nell’arte, non trascurando aneddoti e curiosità. Notevole attenzione è stata riservata agli aspetti legati all’alimentazione, con una disamina completa delle caratteristiche nutrizionali e delle proprietà fitoterapiche e medicinali; completano il capitolo le ricette e numerose curiosità sulle preparazioni gastronomiche. La descrizione del carciofo nelle cinque principali regioni italiane, delle tecniche di coltivazione, dei parassiti animali e delle malattie offrono al lettore una visione chiara e completa relativa all’aspetto tecnico-agronomico della coltura. Nel capitolo della ricerca sono riportate le tematiche più recenti e i risultati della sperimentazione condotta in vari istituti e università, in Italia e all’estero. I prodotti trasformati, gli aspetti economici, di marketing e i rapporti commerciali tra i vari Paesi sono ampiamente descritti e commentati. Completano e arricchiscono il volume una serie di capitoli sul carciofo nel mondo, che aprono una finestra sui principali Paesi produttori e forniscono, attraverso la testimonianza diretta degli Autori, una descrizione sintetica ed esaustiva di questa coltura nel contesto internazionale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.