Con una popolazione di 4.077.166 residenti e 1.579.390 famiglie, la Puglia rientra tra le regioni più grandi per dimensione demografica, sebbene le dinamiche demografiche dell'ultimo decennio segnano una sostanziale stabilizzazione (+1,1% al netto delle rettifiche post-censuarie).La criticità attuale è rappresentata dalla disomogeneità del livello di innovazione dei Piani urbanistici comunali. Si passa da comuni ancora oggi dotati di Programma di Fabbricazione, ai due soli comuni dotati di PUG (Piano Urbanistico Generale, LR 20/01) adeguato al PPTR, con situazioni intermedie: venti PUG approvati/adottati secondo le indicazioni del DRAG, passando per la situazione più diffusa, rappresentata dai Piani regolatori generali (a volte non adeguati alla L. R. 56/80) che ad esempio riguarda alcuni capoluoghi (Bari, Lecce Taranto e Brindisi). Questa mancata innovazione della pianificazione Comunale può essere ricondotta alla presenza di piani sovradimensionati, nei quali sarà molto complesso tentare un processo di densificazione e di risparmio di suolo a fronte della persistente possibilità di operare in deroga agli strumenti urbanistici, nell'attuale quadro pianificatorio.
Agenda Puglia / Rotondo, F.; Rizzo, F.; Torre, C. M.. - STAMPA. - 1:(2017), pp. 331-334.
Agenda Puglia
Rotondo F.;
2017-01-01
Abstract
Con una popolazione di 4.077.166 residenti e 1.579.390 famiglie, la Puglia rientra tra le regioni più grandi per dimensione demografica, sebbene le dinamiche demografiche dell'ultimo decennio segnano una sostanziale stabilizzazione (+1,1% al netto delle rettifiche post-censuarie).La criticità attuale è rappresentata dalla disomogeneità del livello di innovazione dei Piani urbanistici comunali. Si passa da comuni ancora oggi dotati di Programma di Fabbricazione, ai due soli comuni dotati di PUG (Piano Urbanistico Generale, LR 20/01) adeguato al PPTR, con situazioni intermedie: venti PUG approvati/adottati secondo le indicazioni del DRAG, passando per la situazione più diffusa, rappresentata dai Piani regolatori generali (a volte non adeguati alla L. R. 56/80) che ad esempio riguarda alcuni capoluoghi (Bari, Lecce Taranto e Brindisi). Questa mancata innovazione della pianificazione Comunale può essere ricondotta alla presenza di piani sovradimensionati, nei quali sarà molto complesso tentare un processo di densificazione e di risparmio di suolo a fronte della persistente possibilità di operare in deroga agli strumenti urbanistici, nell'attuale quadro pianificatorio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.