La realtà di Taranto è quella di una città molto complessa. La sua crisi, pur fortemente connessa alla più tipica condizione delle One Company Town, trova una ulteriore profonda ferita non solo nei settori ambientale e sociale, ma anche nella perdurante assenza di strutture e infrastrutture che invece, in numerosi contesti internazionali hanno consentito un rapido “cambio di rotta” e l’avvio di nuovi processi economici, produttivi e sociali. Sul piano dello spazio fisico del sistema insediativo, il forte policentrismo della città ha condotto ad una ampia diversificazione dei comportamenti dei singoli settori urbani che hanno iniziato a svilupparsi in modo autonomo e spesso in condizione di conflittualità reciproca. Tutto questo ha portato ad una “periferizzazione urbana diffusa” che ha inciso enormemente sulla riduzione della qualità della vita urbana anche di aree apparentemente centriche della città. Emblematico, in tale contesto, il ruolo del quartiere “Tamburi” che, pur funzionando come porta di ingresso alla città ed pur essendo direttamente correlato con il centro, rimane fisicamente separato da quest’ultimo, traducendosi in una periferia degradata. La rigenerazione del quartiere Tamburi, in fase di imminente avvio, può divenire strumento di sperimentazione concreta, atta a dimostrare come la città possa ripensare il proprio futuro partendo da concreti modelli di sviluppo sostenibile.

Una agenda per lo sviluppo sostenibile delle periferie delle città industriali: il caso del quartiere Tamburi / Greco, Federica; Montalbano, Calogero; Rotondo, Francesco. - ELETTRONICO. - (2020), pp. 222-231. (Intervento presentato al convegno L'urbanistica italiana di fronte all'Agenda 2030. Portare territori e comunità sulla strada della sostenibilità e resilienza. tenutosi a Matera-Bari nel 5-6-7 giugno 2019).

Una agenda per lo sviluppo sostenibile delle periferie delle città industriali: il caso del quartiere Tamburi.

Francesco Rotondo
2020-01-01

Abstract

La realtà di Taranto è quella di una città molto complessa. La sua crisi, pur fortemente connessa alla più tipica condizione delle One Company Town, trova una ulteriore profonda ferita non solo nei settori ambientale e sociale, ma anche nella perdurante assenza di strutture e infrastrutture che invece, in numerosi contesti internazionali hanno consentito un rapido “cambio di rotta” e l’avvio di nuovi processi economici, produttivi e sociali. Sul piano dello spazio fisico del sistema insediativo, il forte policentrismo della città ha condotto ad una ampia diversificazione dei comportamenti dei singoli settori urbani che hanno iniziato a svilupparsi in modo autonomo e spesso in condizione di conflittualità reciproca. Tutto questo ha portato ad una “periferizzazione urbana diffusa” che ha inciso enormemente sulla riduzione della qualità della vita urbana anche di aree apparentemente centriche della città. Emblematico, in tale contesto, il ruolo del quartiere “Tamburi” che, pur funzionando come porta di ingresso alla città ed pur essendo direttamente correlato con il centro, rimane fisicamente separato da quest’ultimo, traducendosi in una periferia degradata. La rigenerazione del quartiere Tamburi, in fase di imminente avvio, può divenire strumento di sperimentazione concreta, atta a dimostrare come la città possa ripensare il proprio futuro partendo da concreti modelli di sviluppo sostenibile.
2020
9788899237219
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