Il comportamento degli occupanti è ampiamente riconosciuto come il fattore che influenza mag-giormente l’incertezza della prestazione energetica degli edifici. Su questo tema si è concentrata molta ricerca negli ultimi anni, ma ci sono ancora limitate conoscenze rispetto all’uso di modelli comportamentali integrati in sistemi di controllo al fine di effettuare previsioni accurate, ridurre i consumi energetici e massimizzare il comfort indoor. Questo gap può essere colmato grazie al paradigma degli edifici cognitivi, dotati di impianti intelligenti e caratterizzati da integrazione tra sensori e componenti. Rispetto a tale tema la nuova sfida è di implementare logiche di fun-zionamento e sistemi di controllo capaci di prevedere accuratamente il reale comportamento de-gli occupanti. Tali logiche possono seguire l’approccio standard (deterministico) o quello stoca-stico. Il primo, basato sul controllo dei dispositivi rispetto a valori soglia, deriva dall’applicazione di normative internazionali e spesso non garantisce un miglioramento delle prestazioni. Il secondo considera il reale comportamento degli occupanti e garantisce una ge-stione misurata sulle reali esigenze degli utenti. La presente ricerca studia l’interazione tra utenti e impianto di illuminazione negli uffici e, analizzando diversi fattori, definisce modelli compor-tamentali stocastici. Un monitoraggio ambientale di durata semestrale ha permesso di acquisire dati reali in tre uffici. Le analisi hanno evidenziato che gli utenti accendono le luci in funzione della diminuzione dell’illuminamento secondo definite curve, mentre le spengono in base a eventi temporali. Per valutare quale tra le due strategie fornisse le previsioni migliori, sono stati confrontati consumi energetici reali e simulati (usando sia l’approccio standard che i modelli comportamentali). I risultati dimostrano che l’approccio comportamentale approssima i dati reali più accuratamente di quello standard, con una differenza che si attesta attorno al 10%. Imple-mentando tali logiche nei sistemi di controllo sarà possibile migliorare le prestazioni energetiche degli edifici e il comfort dei fruitori.
Sistema di Misura e controllo ottimale delle luci basato su modelli comportamentali / Stazi, Francesca; Naspi, Federica; Arnesano, Marco; Revel, Gian Marco; D'Orazio, Marco. - ELETTRONICO. - (2018), pp. 572-581. (Intervento presentato al convegno Colloqui.AT.e 2018 tenutosi a Cagliari nel 12-14 September 2018).
Sistema di Misura e controllo ottimale delle luci basato su modelli comportamentali
Francesca Stazi;Federica Naspi;Marco Arnesano;Gian Marco Revel;Marco D’Orazio
2018-01-01
Abstract
Il comportamento degli occupanti è ampiamente riconosciuto come il fattore che influenza mag-giormente l’incertezza della prestazione energetica degli edifici. Su questo tema si è concentrata molta ricerca negli ultimi anni, ma ci sono ancora limitate conoscenze rispetto all’uso di modelli comportamentali integrati in sistemi di controllo al fine di effettuare previsioni accurate, ridurre i consumi energetici e massimizzare il comfort indoor. Questo gap può essere colmato grazie al paradigma degli edifici cognitivi, dotati di impianti intelligenti e caratterizzati da integrazione tra sensori e componenti. Rispetto a tale tema la nuova sfida è di implementare logiche di fun-zionamento e sistemi di controllo capaci di prevedere accuratamente il reale comportamento de-gli occupanti. Tali logiche possono seguire l’approccio standard (deterministico) o quello stoca-stico. Il primo, basato sul controllo dei dispositivi rispetto a valori soglia, deriva dall’applicazione di normative internazionali e spesso non garantisce un miglioramento delle prestazioni. Il secondo considera il reale comportamento degli occupanti e garantisce una ge-stione misurata sulle reali esigenze degli utenti. La presente ricerca studia l’interazione tra utenti e impianto di illuminazione negli uffici e, analizzando diversi fattori, definisce modelli compor-tamentali stocastici. Un monitoraggio ambientale di durata semestrale ha permesso di acquisire dati reali in tre uffici. Le analisi hanno evidenziato che gli utenti accendono le luci in funzione della diminuzione dell’illuminamento secondo definite curve, mentre le spengono in base a eventi temporali. Per valutare quale tra le due strategie fornisse le previsioni migliori, sono stati confrontati consumi energetici reali e simulati (usando sia l’approccio standard che i modelli comportamentali). I risultati dimostrano che l’approccio comportamentale approssima i dati reali più accuratamente di quello standard, con una differenza che si attesta attorno al 10%. Imple-mentando tali logiche nei sistemi di controllo sarà possibile migliorare le prestazioni energetiche degli edifici e il comfort dei fruitori.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.