Lo studio e stato condotto nel periodo di ottobre-novembre 2016 e vi hanno partecipato 135 ospedali di 19 Regioni/Province autonome. Sono stati raccolti dati su 28.157 pazienti (media in ciascun ospedale pari a 209 + 194; mediana 151; range: 8 - 1.040). Il contributo delle regioni sia come numero che come tipologia di ospedali reclutati e risultata disomogenea; e stato messo in atto un processo di campionamento, atto a minimizzare le differenze regionali nel numero e nella dimensione delle strutture osservate ed e stato selezionato un campione di 56 strutture, i cui dati sono stati inviati all’ECDC. Il presente report riporta i dati relativi unicamente agli ospedali campione, con l’intento di essere a sua volta rappresentativo della realtà italiana. Il campione selezionato comprende 14.773 pazienti, distribuiti in 264+246 pazienti per struttura, mediana 207 e range (28 – 1.040). I pazienti erano distribuiti nei seguenti reparti: Specialità mediche: 6.188 pz. (41,6%); Specialità chirurgiche: 4.377 pz. (29,6%); Terapia intensiva: 689 pz. (4,7%); Ginecologia e ostetricia: 680 pz. (4,6%); Pediatria: 570 pz. (3,9%); Riabilitazione: 566 pz. (3,8%); Combinazione di specialità: 421 pz. (2,8%); Neonatologia: 383 pz. (2,6%); Geriatria: 326 pz. (2,2%); Psichiatria: 319 pz. (2,2%); Lungodegenza: 225 pz. (1,5%); Altre specialità, non in lista: 68 pz. (0,5%). L'eta media dei pazienti risulta pari a 61 + 24,4 anni (mediana: 68, RIQ = range interquartile: 49 - 79) con un picco di pazienti in eta pediatrica/neonatale. Dei pazienti studiati il 76,4% era portatore, il giorno dello studio, di almeno un dispositivo invasivo: il 64% di un catetere vascolare periferico; il 28,8% di un catetere urinario; il 14,9% di un catetere vascolare centrale; il 3,37% dei pazienti era intubato. PREVALENZA DI INFEZIONI CORRELATE ALL'ASSISTENZA La prevalenza di pazienti con almeno un’infezione correlata all’assistenza e dell’8,03% (1.186 casi), calcolata come numero di pazienti con almeno un’ICA sul totale dei pazienti eleggibili. La media delle prevalenze degli ospedali invece e risultata essere del 6,5% (IC 95%: 5,22% - 7,78%). Escludendo pero i pazienti con infezioni non correlate all'ospedale in esame, troviamo 1.016 ICA con una prevalenza del 6,9%, che scende a 5,07% (IC 95%: 4,12% - 6,02%) se si calcola come media delle prevalenze dei singoli ospedali. La prevalenza di infezioni varia: per dimensioni dell’ospedale: 6,23%, 5,97% e 9,32% rispettivamente per ospedali piccoli (meno di 200 posti letto per acuti), medi (fra 201 e 500 posti letto) e grandi (piu di 500 posti letto); per disciplina di ricovero: da 1,25% in psichiatria a 23,0% in terapia intensiva; per classe di età: da 3,56% in eta neonatale/pediatrica (≤ 18 anni) a 9,12% negli adulti sopra i 65 anni; per gravità delle condizioni cliniche di base risulta una prevalenza del 5,3% per i pazienti con patologia non fatale, del 13,8% nei pazienti con patologia fatale e del 18,8% in caso di patologia rapidamente fatale; • per esposizione a dispositivi invasivi: o da 7,13% nei pazienti non intubati a 32,5% in quelli intubati; o da 5,31% nei pazienti senza catetere vascolare centrale a 23,4% dei pazienti con CVC; o pressoche invariata (da 7,9% a 8%) nei pazienti senza e con CVP; o da 5,03% nei pazienti senza catetere urinario a 15,1% in quelli cateterizzati. Le localizzazioni di infezioni più frequentemente riportate sono risultate: respiratorie (23,5%); batteriemie (18,3%); urinarie (18%); infezioni del sito chirurgico (14,4%). PATOGENI COINVOLTI E RESISTENZE ANTIBIOTICHE Su 67 tipologie di patogeni identificati responsabili di ICA, Escherichia coli (13%), Klebsiella pneumoniae (10,4%), Pseudomonas aeruginosa (8,1%), Staphylococcus aureus (8,9%), Staphylococcus epidermidis (6,3%) rappresentano piu del 45% di tutti gli isolamenti. I patogeni identificati sono spesso multi-resistenti. La frequenza di resistenza per i microrganismi piu comuni e risultata la seguente: Escherichia coli ha mostrato le seguenti frequenze di resistenza: cefalosporine di III generazione nel 39,5% dei casi; carbapenemi nel 3,51%; Klebsiella pneumoniae presenta resistenza per cefalosporine di III generazione nel 68,1% e per carbapenemi nel 49,5%; Pseudomonas aeruginosa presenta resistenza per i carbapenemi nel 31%; • Staphylococcus aureus mostra resistenza per Oxacillina nel 47,4% dei casi e per glicopeptidi nel 5,13%; Staphylococcus epidermidis mostra la minore prevalenza di resistenze: Oxacillina (5,45%) e glicopeptidi (1,82%). USO DI ANTIBIOTICI La prevalenza osservata di pazienti con almeno un trattamento antibiotico e pari a 44,5%, con una media fra ospedali del 44,9% (IC 95%: 42,2% - 47,6%). Il trattamento era motivato da: terapia nel 55,4% dei casi; profilassi nel 40,7% dei casi (di cui 23,3% profilassi medica, 17,4% chirurgica); altra indicazione (off label) 0,63%; indeterminato (UI) 0,71%; sconosciuto (UNK) nel rimanente 2,56%. Gli antibiotici utilizzati piu frequentemente sono risultati: Piperacillina e inibitori enzimatici (13,3%), Ceftriaxone (10,3%), Levofloxacina (8,4%), Cefazolina (7,6%), Amoxicillina e inibitori enzimatici (7,6%), Meropenem (5,2%), Ciprofloxacina (5,1%), Ampicillina e inibitori enzimatici (3,3%), Fluconazolo (3,2%), Sulfametoxazolo and Trimetoprim (2,3%).

Report Italiano PPS2. Studio di prevalenza italiano sulle infezioni correlate all'assistenza e sull'uso di antibiotici negli ospedali per acuti - Protocollo ECDC / Quattrocolo, F; D’Ambrosio, A; Zotti, Cm; Corcione &, .; D’Errico, Mm; Barbadoro, P. - (2018), pp. 1-76.

Report Italiano PPS2. Studio di prevalenza italiano sulle infezioni correlate all'assistenza e sull'uso di antibiotici negli ospedali per acuti - Protocollo ECDC

D’Errico MM
Membro del Collaboration Group
;
Barbadoro P
Membro del Collaboration Group
2018-01-01

Abstract

Lo studio e stato condotto nel periodo di ottobre-novembre 2016 e vi hanno partecipato 135 ospedali di 19 Regioni/Province autonome. Sono stati raccolti dati su 28.157 pazienti (media in ciascun ospedale pari a 209 + 194; mediana 151; range: 8 - 1.040). Il contributo delle regioni sia come numero che come tipologia di ospedali reclutati e risultata disomogenea; e stato messo in atto un processo di campionamento, atto a minimizzare le differenze regionali nel numero e nella dimensione delle strutture osservate ed e stato selezionato un campione di 56 strutture, i cui dati sono stati inviati all’ECDC. Il presente report riporta i dati relativi unicamente agli ospedali campione, con l’intento di essere a sua volta rappresentativo della realtà italiana. Il campione selezionato comprende 14.773 pazienti, distribuiti in 264+246 pazienti per struttura, mediana 207 e range (28 – 1.040). I pazienti erano distribuiti nei seguenti reparti: Specialità mediche: 6.188 pz. (41,6%); Specialità chirurgiche: 4.377 pz. (29,6%); Terapia intensiva: 689 pz. (4,7%); Ginecologia e ostetricia: 680 pz. (4,6%); Pediatria: 570 pz. (3,9%); Riabilitazione: 566 pz. (3,8%); Combinazione di specialità: 421 pz. (2,8%); Neonatologia: 383 pz. (2,6%); Geriatria: 326 pz. (2,2%); Psichiatria: 319 pz. (2,2%); Lungodegenza: 225 pz. (1,5%); Altre specialità, non in lista: 68 pz. (0,5%). L'eta media dei pazienti risulta pari a 61 + 24,4 anni (mediana: 68, RIQ = range interquartile: 49 - 79) con un picco di pazienti in eta pediatrica/neonatale. Dei pazienti studiati il 76,4% era portatore, il giorno dello studio, di almeno un dispositivo invasivo: il 64% di un catetere vascolare periferico; il 28,8% di un catetere urinario; il 14,9% di un catetere vascolare centrale; il 3,37% dei pazienti era intubato. PREVALENZA DI INFEZIONI CORRELATE ALL'ASSISTENZA La prevalenza di pazienti con almeno un’infezione correlata all’assistenza e dell’8,03% (1.186 casi), calcolata come numero di pazienti con almeno un’ICA sul totale dei pazienti eleggibili. La media delle prevalenze degli ospedali invece e risultata essere del 6,5% (IC 95%: 5,22% - 7,78%). Escludendo pero i pazienti con infezioni non correlate all'ospedale in esame, troviamo 1.016 ICA con una prevalenza del 6,9%, che scende a 5,07% (IC 95%: 4,12% - 6,02%) se si calcola come media delle prevalenze dei singoli ospedali. La prevalenza di infezioni varia: per dimensioni dell’ospedale: 6,23%, 5,97% e 9,32% rispettivamente per ospedali piccoli (meno di 200 posti letto per acuti), medi (fra 201 e 500 posti letto) e grandi (piu di 500 posti letto); per disciplina di ricovero: da 1,25% in psichiatria a 23,0% in terapia intensiva; per classe di età: da 3,56% in eta neonatale/pediatrica (≤ 18 anni) a 9,12% negli adulti sopra i 65 anni; per gravità delle condizioni cliniche di base risulta una prevalenza del 5,3% per i pazienti con patologia non fatale, del 13,8% nei pazienti con patologia fatale e del 18,8% in caso di patologia rapidamente fatale; • per esposizione a dispositivi invasivi: o da 7,13% nei pazienti non intubati a 32,5% in quelli intubati; o da 5,31% nei pazienti senza catetere vascolare centrale a 23,4% dei pazienti con CVC; o pressoche invariata (da 7,9% a 8%) nei pazienti senza e con CVP; o da 5,03% nei pazienti senza catetere urinario a 15,1% in quelli cateterizzati. Le localizzazioni di infezioni più frequentemente riportate sono risultate: respiratorie (23,5%); batteriemie (18,3%); urinarie (18%); infezioni del sito chirurgico (14,4%). PATOGENI COINVOLTI E RESISTENZE ANTIBIOTICHE Su 67 tipologie di patogeni identificati responsabili di ICA, Escherichia coli (13%), Klebsiella pneumoniae (10,4%), Pseudomonas aeruginosa (8,1%), Staphylococcus aureus (8,9%), Staphylococcus epidermidis (6,3%) rappresentano piu del 45% di tutti gli isolamenti. I patogeni identificati sono spesso multi-resistenti. La frequenza di resistenza per i microrganismi piu comuni e risultata la seguente: Escherichia coli ha mostrato le seguenti frequenze di resistenza: cefalosporine di III generazione nel 39,5% dei casi; carbapenemi nel 3,51%; Klebsiella pneumoniae presenta resistenza per cefalosporine di III generazione nel 68,1% e per carbapenemi nel 49,5%; Pseudomonas aeruginosa presenta resistenza per i carbapenemi nel 31%; • Staphylococcus aureus mostra resistenza per Oxacillina nel 47,4% dei casi e per glicopeptidi nel 5,13%; Staphylococcus epidermidis mostra la minore prevalenza di resistenze: Oxacillina (5,45%) e glicopeptidi (1,82%). USO DI ANTIBIOTICI La prevalenza osservata di pazienti con almeno un trattamento antibiotico e pari a 44,5%, con una media fra ospedali del 44,9% (IC 95%: 42,2% - 47,6%). Il trattamento era motivato da: terapia nel 55,4% dei casi; profilassi nel 40,7% dei casi (di cui 23,3% profilassi medica, 17,4% chirurgica); altra indicazione (off label) 0,63%; indeterminato (UI) 0,71%; sconosciuto (UNK) nel rimanente 2,56%. Gli antibiotici utilizzati piu frequentemente sono risultati: Piperacillina e inibitori enzimatici (13,3%), Ceftriaxone (10,3%), Levofloxacina (8,4%), Cefazolina (7,6%), Amoxicillina e inibitori enzimatici (7,6%), Meropenem (5,2%), Ciprofloxacina (5,1%), Ampicillina e inibitori enzimatici (3,3%), Fluconazolo (3,2%), Sulfametoxazolo and Trimetoprim (2,3%).
2018
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