INTRODUZIONE- PREMESSE E SCOPO DELLO STUDIO La somministrazione di un’appropriata profilassi peri-operatoria rappresenta un cardine della prevenzione delle Infezioni del Sito Chirurgico (ISC). Linee guida indicano l’opportunità della valutazione epidemiologica delle specie batteriche responsabili delle complicanze infettive a livello locale e della loro sensibilità agli antibiotici utilizzati. La diffusione di microrganismi resistenti agli antibiotici, quali per esempio i ceppi produttori di ESBL, potrebbe minare la presunzione di efficacia di molecole, come i beta-lattamici di 1a e 2a generazione, raccomandate routinariamente nei protocolli di profilassi peri-operatoria. Scopo di questo studio è valutare lo status di colonizzazione da microrganismi produttori di ESBL in pazienti chirurgici, in relazione agli antibiotici usati per la profilassi peri-operatoria. MATERIALI E METODI Nel periodo gennaio-maggio 2018, sono stati raccolti i dati relativi agli isolamenti microbiologici (con relativo antibiogramma) provenienti dai pazienti chirurgici ricoverati presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona. In un sottogruppo di pazienti è stata utilizzata la metodica PBRT (PCR Based Replicon Typing) per l’identificazione dei plasmidi di resistenza più comuni nelle Enterobacteriaceae. Durante la routinaria sorveglianza delle ISC, sono stati inoltre registrati i dati relativi alla profilassi peri-operatoria. RISULTATI Su 773 colture positive per microrganismi, il 18,5% (n=143) ha mostrato un profilo fenotipico di resistenza antimicrobica. All’interno di questo gruppo, il 57,3% (n=82) è risultato esprimere cefalosporinasi. Nel 51,2% dei casi (n=42), è stato possibile reperire i dati sulla profilassi peri-operatoria, che, per il 40,5% (n=17) dei casi non è stata eseguita, come stabilito dal protocollo per il tipo di intervento. Laddove prevista la somministrazione di profilassi (58,5%, n=25), le molecole impiegate sono state: cefazolina (76%, n=19), cefuroxime (16%, n=4), clindamicina (8%, n=2) e piperacillna+tazobactam (4%, n=1). Inoltre, su isolamenti da tampone rettale positivi all’ammissione per Enterobacteriacae con profilo di resistenza, la metodica PBRT ha identificato i repliconi FIIK (100%), FIB-KQ (60%), Hi-1 (40%), FIB-KN (40%), che confermano per ogni microrganismo un genotipo ESBL. Nel 40% di questi, per la profilassi è stata somministrata cefazolina. CONCLUSIONI I risultati ottenuti suggeriscono la necessità di una rivalutazione dell’appropriatezza delle molecole somministrate per la profilassi pre-operatoria in pazienti colonizzati da microrganismi con un profilo genetico e/o fenotipico ESBL. In larga parte di questi pazienti, che al contempo necessitassero di una profilassi perioperatoria, le molecole utilizzate si sono rivelate, infatti, potenzialmente non adeguate al profilo di resistenza dei microrganismi isolati. Ulteriori studi potrebbero portare alla introduzione di una profilassi perioperatoria personalizzata sulla base del profilo microbiologico del paziente.

Epidemiologia locale della circolazione di Enterobacteriaceae produttrici di ESBL e valutazione dell’appropriatezza della profilassi perioperatoria / Arsego, D.; Bianchi, E.; Formenti, L.; Luciani, A.; Micheletti, R.; Rapazzetti, S.; Orecchioni, F.; Ponzio, E.; Barbadoro, P.; D’Errico, M. M.. - STAMPA. - (2018), pp. 70-70. (Intervento presentato al convegno 51° Congresso Nazionale SItI. I primi 40 anni del Servizio Sanitario Nazionale: Il Contributo dell’igiene alla Salute e all’equità tenutosi a Riva del Garda nel 18-21 ottobre 2018).

Epidemiologia locale della circolazione di Enterobacteriaceae produttrici di ESBL e valutazione dell’appropriatezza della profilassi perioperatoria.

D. Arsego;E. Bianchi;L. Formenti;A. Luciani;R. Micheletti;S. Rapazzetti;E. Ponzio;P. Barbadoro;M. M. D’Errico
2018-01-01

Abstract

INTRODUZIONE- PREMESSE E SCOPO DELLO STUDIO La somministrazione di un’appropriata profilassi peri-operatoria rappresenta un cardine della prevenzione delle Infezioni del Sito Chirurgico (ISC). Linee guida indicano l’opportunità della valutazione epidemiologica delle specie batteriche responsabili delle complicanze infettive a livello locale e della loro sensibilità agli antibiotici utilizzati. La diffusione di microrganismi resistenti agli antibiotici, quali per esempio i ceppi produttori di ESBL, potrebbe minare la presunzione di efficacia di molecole, come i beta-lattamici di 1a e 2a generazione, raccomandate routinariamente nei protocolli di profilassi peri-operatoria. Scopo di questo studio è valutare lo status di colonizzazione da microrganismi produttori di ESBL in pazienti chirurgici, in relazione agli antibiotici usati per la profilassi peri-operatoria. MATERIALI E METODI Nel periodo gennaio-maggio 2018, sono stati raccolti i dati relativi agli isolamenti microbiologici (con relativo antibiogramma) provenienti dai pazienti chirurgici ricoverati presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona. In un sottogruppo di pazienti è stata utilizzata la metodica PBRT (PCR Based Replicon Typing) per l’identificazione dei plasmidi di resistenza più comuni nelle Enterobacteriaceae. Durante la routinaria sorveglianza delle ISC, sono stati inoltre registrati i dati relativi alla profilassi peri-operatoria. RISULTATI Su 773 colture positive per microrganismi, il 18,5% (n=143) ha mostrato un profilo fenotipico di resistenza antimicrobica. All’interno di questo gruppo, il 57,3% (n=82) è risultato esprimere cefalosporinasi. Nel 51,2% dei casi (n=42), è stato possibile reperire i dati sulla profilassi peri-operatoria, che, per il 40,5% (n=17) dei casi non è stata eseguita, come stabilito dal protocollo per il tipo di intervento. Laddove prevista la somministrazione di profilassi (58,5%, n=25), le molecole impiegate sono state: cefazolina (76%, n=19), cefuroxime (16%, n=4), clindamicina (8%, n=2) e piperacillna+tazobactam (4%, n=1). Inoltre, su isolamenti da tampone rettale positivi all’ammissione per Enterobacteriacae con profilo di resistenza, la metodica PBRT ha identificato i repliconi FIIK (100%), FIB-KQ (60%), Hi-1 (40%), FIB-KN (40%), che confermano per ogni microrganismo un genotipo ESBL. Nel 40% di questi, per la profilassi è stata somministrata cefazolina. CONCLUSIONI I risultati ottenuti suggeriscono la necessità di una rivalutazione dell’appropriatezza delle molecole somministrate per la profilassi pre-operatoria in pazienti colonizzati da microrganismi con un profilo genetico e/o fenotipico ESBL. In larga parte di questi pazienti, che al contempo necessitassero di una profilassi perioperatoria, le molecole utilizzate si sono rivelate, infatti, potenzialmente non adeguate al profilo di resistenza dei microrganismi isolati. Ulteriori studi potrebbero portare alla introduzione di una profilassi perioperatoria personalizzata sulla base del profilo microbiologico del paziente.
2018
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11566/261270
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