In Europa, la valutazione sismica degli edifici storici in muratura costi-tuisce una problematica di primaria importanza, a causa dell’intrinseco valore cul-turale e delle funzioni che tali edifici mantengono ancora oggi. In questo campo vengono adoperate diverse strategie di modellazione, generalmente classificate sulla base del tipo di risposta sismica che tendono a rappresentare (locale o globale). Tra i metodi di analisi della risposta globale, la modellazione solida FEM costituisce attualmente il miglior compromesso tra accuratezza, generalità di applicazione e onere computazionale. Tuttavia, nella pratica professionale vengono generalmente preferiti metodi di modellazione semplificati, i quali richiedono un minore onere computazionale e un minor numero di parametri meccanici. Tra di essi, il modello a Telaio Equivalente (EFM) è attualmente il più diffuso. Al fine di offrire un con-tributo alla validazione di tale metodo, in questo lavoro vengono riportati i primi risultati di uno studio concernente la modellazione di un edificio storico in muratura parte di un aggregato edilizio di cui risulta disponibile lo stato di danneggiamento reale causato da un recente evento sismico. Tale edificio è caratterizzato da una disposizione delle aperture per la maggior parte regolare, fattore fondamentale nella modellazione a telaio. Le problematiche di modellazione tipiche dell’approccio a telaio vengono affrontate nello stesso modo in cui vengono affrontate nella pratica professionale. I risultati delle simulazioni numeriche vengono dunque confrontati con il danneggiamento reale riscontrato durante le fasi di rilievo post-sismico. Come atteso, le simulazioni numeriche riescono a cogliere lo stato di danneggiamento in termini di concentrazione del danno. Tuttavia, le modalità di danno riscontrate ri-sultano spesso differenti da quelle reali, specialmente nelle fasce di piano. Ciò evi-denzia la necessità di un aggiornamento del modello tramite l’aumento del livello di conoscenza della struttura.

Historic masonry buildings and global modelling through the EFM: comparison between numerical simulation and real behaviour through a case study / Maracchini, G; Quagliarini, E; Clementi, Francesco; Monni, F.. - ELETTRONICO. - (2017).

Historic masonry buildings and global modelling through the EFM: comparison between numerical simulation and real behaviour through a case study

Maracchini G;Quagliarini E;Clementi Francesco;Monni F.
2017-01-01

Abstract

In Europa, la valutazione sismica degli edifici storici in muratura costi-tuisce una problematica di primaria importanza, a causa dell’intrinseco valore cul-turale e delle funzioni che tali edifici mantengono ancora oggi. In questo campo vengono adoperate diverse strategie di modellazione, generalmente classificate sulla base del tipo di risposta sismica che tendono a rappresentare (locale o globale). Tra i metodi di analisi della risposta globale, la modellazione solida FEM costituisce attualmente il miglior compromesso tra accuratezza, generalità di applicazione e onere computazionale. Tuttavia, nella pratica professionale vengono generalmente preferiti metodi di modellazione semplificati, i quali richiedono un minore onere computazionale e un minor numero di parametri meccanici. Tra di essi, il modello a Telaio Equivalente (EFM) è attualmente il più diffuso. Al fine di offrire un con-tributo alla validazione di tale metodo, in questo lavoro vengono riportati i primi risultati di uno studio concernente la modellazione di un edificio storico in muratura parte di un aggregato edilizio di cui risulta disponibile lo stato di danneggiamento reale causato da un recente evento sismico. Tale edificio è caratterizzato da una disposizione delle aperture per la maggior parte regolare, fattore fondamentale nella modellazione a telaio. Le problematiche di modellazione tipiche dell’approccio a telaio vengono affrontate nello stesso modo in cui vengono affrontate nella pratica professionale. I risultati delle simulazioni numeriche vengono dunque confrontati con il danneggiamento reale riscontrato durante le fasi di rilievo post-sismico. Come atteso, le simulazioni numeriche riescono a cogliere lo stato di danneggiamento in termini di concentrazione del danno. Tuttavia, le modalità di danno riscontrate ri-sultano spesso differenti da quelle reali, specialmente nelle fasce di piano. Ciò evi-denzia la necessità di un aggiornamento del modello tramite l’aumento del livello di conoscenza della struttura.
2017
978-88-96386-58-3
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