INTRODUZIONE: Nel 2016 i casi di morbillo segnalati In Italia tramite Sistema di Sorveglianza Integrata Morbillo e Rosolia, ammontavano a 844; già nel primo semestre del 2017 questa cifra risulta quintuplicata, con tre decessi correlati a complicanze (dati ISS). Nelle Marche si è registrato un aumento dei casi rispetto al 2016 pari a circa 9 volte, passando da 6 a 53 segnalazioni. Il presente studio descrive da un punto di vista epidemiologico i casi segnalati in AV2 nei primi mesi del 2017. MATERIALI E METODI: Sono stati identificati 23 casi di morbillo, di cui uno non confermato, registrati tra gennaio ed agosto 2017 dal Servizio di Igiene e Sanità Pubblica di Ancona. La conferma dei casi si è basata su indagini di laboratorio. Dei casi identificati sono stati valutati caratteristiche anagrafiche, socioeconomiche e fattori di esposizione, indagati dal SISP tramite inchiesta epidemiologica. I dati raccolti sono stati analizzati con metodo statistico ed elaborati tramite programma STATA; infine sono stati confrontati con quelli nazionali, per identificare corrispondenze o scostamenti dalla media. RISULTATI: Il 65,2% dei soggetti è risultato avere più di 14 anni, con un’età media pari a 23,2 anni e una leggera prevalenza nel sesso maschile (56,5%). L’82,6% non ha ricevuto la vaccinazione MPR, l’8,7% ha ricevuto una singola dose, due soggetti non ricordano. Il 69,6% dei casi sono risultati autoctoni, di cui quattro infezioni contratte fuori regione; tre casi sono stati dichiarati di probabile importazione. I sintomi più frequenti, oltre all’esantema, sono risultati febbre, congiuntivite, rinite e tosse. In un caso si sono manifestate complicanze (stomatite e cheratocongiuntivite). Il 43,5% dei pazienti ha avuto un accesso al Pronto Soccorso e per il 47,8% si è reso necessario il ricovero. Tra i casi descritti sono stati identificati sei focolai epidemici, due dei quali correlati a permanenza in PS. Tre casi (13%) si sono verificati tra operatori sanitari. CONCLUSIONI: I casi di morbillo segnalati in AV2 sono rappresentativi di quanto sta accadendo a livello nazionale. L’epidemia in corso è correlabile ai bassi tassi vaccinali regionali, ben al di sotto della soglia di sicurezza minima. Lo studio, dunque, conferma il bisogno di incentivare le campagne vaccinali, quali uniche armi a disposizione della salute pubblica.
Epidemiologia del morbillo nella regione Marche: analisi descrittiva dei casi segnalati in area vasta 2 nel 2017 / Di Vincenzo, M.; Marcolini, P.; Isolani, L.; Barbadoro, P.; D’Errico, M. M.. - ELETTRONICO. - (2017), pp. 569-569. (Intervento presentato al convegno 50° Congresso Nazionale Società Italiana di Igiene. Sinergie multisettoriali per salute tenutosi a Torino nel 22-25 novembre 2017).
Epidemiologia del morbillo nella regione Marche: analisi descrittiva dei casi segnalati in area vasta 2 nel 2017
Di Vincenzo M.
Conceptualization
;Barbadoro P.Writing – Review & Editing
;D’Errico M. M.Supervision
2017-01-01
Abstract
INTRODUZIONE: Nel 2016 i casi di morbillo segnalati In Italia tramite Sistema di Sorveglianza Integrata Morbillo e Rosolia, ammontavano a 844; già nel primo semestre del 2017 questa cifra risulta quintuplicata, con tre decessi correlati a complicanze (dati ISS). Nelle Marche si è registrato un aumento dei casi rispetto al 2016 pari a circa 9 volte, passando da 6 a 53 segnalazioni. Il presente studio descrive da un punto di vista epidemiologico i casi segnalati in AV2 nei primi mesi del 2017. MATERIALI E METODI: Sono stati identificati 23 casi di morbillo, di cui uno non confermato, registrati tra gennaio ed agosto 2017 dal Servizio di Igiene e Sanità Pubblica di Ancona. La conferma dei casi si è basata su indagini di laboratorio. Dei casi identificati sono stati valutati caratteristiche anagrafiche, socioeconomiche e fattori di esposizione, indagati dal SISP tramite inchiesta epidemiologica. I dati raccolti sono stati analizzati con metodo statistico ed elaborati tramite programma STATA; infine sono stati confrontati con quelli nazionali, per identificare corrispondenze o scostamenti dalla media. RISULTATI: Il 65,2% dei soggetti è risultato avere più di 14 anni, con un’età media pari a 23,2 anni e una leggera prevalenza nel sesso maschile (56,5%). L’82,6% non ha ricevuto la vaccinazione MPR, l’8,7% ha ricevuto una singola dose, due soggetti non ricordano. Il 69,6% dei casi sono risultati autoctoni, di cui quattro infezioni contratte fuori regione; tre casi sono stati dichiarati di probabile importazione. I sintomi più frequenti, oltre all’esantema, sono risultati febbre, congiuntivite, rinite e tosse. In un caso si sono manifestate complicanze (stomatite e cheratocongiuntivite). Il 43,5% dei pazienti ha avuto un accesso al Pronto Soccorso e per il 47,8% si è reso necessario il ricovero. Tra i casi descritti sono stati identificati sei focolai epidemici, due dei quali correlati a permanenza in PS. Tre casi (13%) si sono verificati tra operatori sanitari. CONCLUSIONI: I casi di morbillo segnalati in AV2 sono rappresentativi di quanto sta accadendo a livello nazionale. L’epidemia in corso è correlabile ai bassi tassi vaccinali regionali, ben al di sotto della soglia di sicurezza minima. Lo studio, dunque, conferma il bisogno di incentivare le campagne vaccinali, quali uniche armi a disposizione della salute pubblica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.