INTRODUZIONE: La analisi delle resistenze antibiotiche a livello plasmidico rappresenta uno strumento importante per la descrizione della epidemiologia e dei meccanismi di diffusione dei microrganismi gram-negativi multiresistenti. L’identificazione delle molecole plasmidiche è attualmente praticabile grazie alla analisi con metodologia PCR di tipizzazione dei replicons (PBRT). L’obiettivo di questo studio è stato quello di caratterizzare a livello molecolare i plasmidi di resistenza di ceppi clinici di Klebsiella pneumoniae circolanti nella Regione Marche. MATERIALI E METODI: In una fase pilota, 12 ceppi con pattern di resistenza CTX-CIP-AK - CP provenienti da diversi ospedali sono stati analizzati mediante kit PBRT che include 30 repliconi: HI1, HI2, I1, I2, X1, X2, X3, X4, L, M, N, FIA, FIB, FIC, FII, FIIS, FIIK, FIB KN, FIB KQ, W, Y, P1, A/C, T, K, U, R, B/O, HIB-M and FIB-M. E’ stata, inoltre, condotta una analisi di Pulsedfield gel electrophoresis (PFGE) con l’obiettivo di studiare la correlazione tra i ceppi. RISULTATI: Gli isolati analizzati ospitavano almeno due plasmidi di resistenza. I più frequentemente rappresentati sono risultati, rispettivamente, i repliconi FIB- pKPN, FIB-pKpQIL, ed X3-pIncX-SHV, diffusi nel 75% (N=9), 83,3% (N=10) e 50% (N=6) dei ceppi. Il 75% dei ceppi ospitava contemporaneamente FIB- pKPN-307 e FIB-pKpQIL. Isolato anche un ceppo ospitante IncN. Sono stati osservati tre cluster con correlazione di profilo ≥80% alla PFGE. CONCLUSIONI: Lo studio ha analizzato un set rappresentativo dei più importanti plasmidi circolanti nelle Enterobacteriaceae. Particolarmente preoccupante è stata l’individuazione di un ceppo contenente IncN, rappresentativo di un importante veicolo per la diffusione del gene blaVIM-1, così come i geni di resistenza ai carbapenemi e la relativa diffusione di X3. Inoltre, i risultati hanno mostrato una alta prevalenza di possesso di multipli meccanismi di resistenza, nei ceppi analizzati, a supporto di un vantaggio per lo sviluppo e la rapida diffusione di resistenza agli antibiotici. Ulteriori analisi consentiranno di utilizzare il kit nella analisi epidemiologica dei meccanismi di trasmissione della resistenza all’interno della struttura e l’utilizzo dei dati di laboratorio a supporto della prevenzione.
Sperimentazione di un sistema di analisi epidemiologica dei plasmidi di resistenza in ceppi di klebsiella pneumoniae resistenti ai carbapenemi / Barbadoro, P.; Ponzio, E.; Omiccioli, E.; Carloni, E.; Andreoni, F.; Savini, S.; Brighenti, A.; Dolcini, J.; D’Errico, M. M.. - ELETTRONICO. - (2017), pp. 483-483. (Intervento presentato al convegno 50 Congresso Nazionale Società Italiana di Igiene. Sinergie multisettoriali per la salute tenutosi a Torino nel 22-25 novembre 2017).
Sperimentazione di un sistema di analisi epidemiologica dei plasmidi di resistenza in ceppi di klebsiella pneumoniae resistenti ai carbapenemi
Barbadoro P.
Conceptualization
;Ponzio E.Writing – Original Draft Preparation
;Brighenti A.Writing – Original Draft Preparation
;Dolcini J.Writing – Original Draft Preparation
;D’Errico M. M.Supervision
2017-01-01
Abstract
INTRODUZIONE: La analisi delle resistenze antibiotiche a livello plasmidico rappresenta uno strumento importante per la descrizione della epidemiologia e dei meccanismi di diffusione dei microrganismi gram-negativi multiresistenti. L’identificazione delle molecole plasmidiche è attualmente praticabile grazie alla analisi con metodologia PCR di tipizzazione dei replicons (PBRT). L’obiettivo di questo studio è stato quello di caratterizzare a livello molecolare i plasmidi di resistenza di ceppi clinici di Klebsiella pneumoniae circolanti nella Regione Marche. MATERIALI E METODI: In una fase pilota, 12 ceppi con pattern di resistenza CTX-CIP-AK - CP provenienti da diversi ospedali sono stati analizzati mediante kit PBRT che include 30 repliconi: HI1, HI2, I1, I2, X1, X2, X3, X4, L, M, N, FIA, FIB, FIC, FII, FIIS, FIIK, FIB KN, FIB KQ, W, Y, P1, A/C, T, K, U, R, B/O, HIB-M and FIB-M. E’ stata, inoltre, condotta una analisi di Pulsedfield gel electrophoresis (PFGE) con l’obiettivo di studiare la correlazione tra i ceppi. RISULTATI: Gli isolati analizzati ospitavano almeno due plasmidi di resistenza. I più frequentemente rappresentati sono risultati, rispettivamente, i repliconi FIB- pKPN, FIB-pKpQIL, ed X3-pIncX-SHV, diffusi nel 75% (N=9), 83,3% (N=10) e 50% (N=6) dei ceppi. Il 75% dei ceppi ospitava contemporaneamente FIB- pKPN-307 e FIB-pKpQIL. Isolato anche un ceppo ospitante IncN. Sono stati osservati tre cluster con correlazione di profilo ≥80% alla PFGE. CONCLUSIONI: Lo studio ha analizzato un set rappresentativo dei più importanti plasmidi circolanti nelle Enterobacteriaceae. Particolarmente preoccupante è stata l’individuazione di un ceppo contenente IncN, rappresentativo di un importante veicolo per la diffusione del gene blaVIM-1, così come i geni di resistenza ai carbapenemi e la relativa diffusione di X3. Inoltre, i risultati hanno mostrato una alta prevalenza di possesso di multipli meccanismi di resistenza, nei ceppi analizzati, a supporto di un vantaggio per lo sviluppo e la rapida diffusione di resistenza agli antibiotici. Ulteriori analisi consentiranno di utilizzare il kit nella analisi epidemiologica dei meccanismi di trasmissione della resistenza all’interno della struttura e l’utilizzo dei dati di laboratorio a supporto della prevenzione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.