INTRODUZIONE: Tra le professioni sanitarie che prevedono un lungo periodo di tirocinio, gli studenti del Corso di Laurea in Infermieristica sono i più esposti al rischio biologico derivante da infortuni, in particolare con aghi e taglienti. Obiettivo dello studio è stato stimare la frequenza e le modalità di accadimento di infortuni con aghi, come base conoscitiva per mirati interventi di prevenzione. MATERIALI E METODI: Lo studio è stato condotto da maggio a luglio 2017 in 11 Università italiane ed 1 albanese attraverso la somministrazione di un questionario anonimo agli studenti del 2° e 3° anno del Corso di Laurea in Infermieristica. RISULTATI: Sono stati raccolti 2708 questionari. Il 71,7% dei rispondenti era di sesso femminile, l’età mediana 22, (da 19 a 60 anni). 308 studenti (11,8%) hanno dichiarato di aver subito almeno 1 infortunio (12,7% tra le femmine e 9,7% tra i maschi) e 35 studenti ne hanno dichiarati 2 o più. Il primo infortunio si è verificato in media dopo 17 giorni (mediana 15 giorni) dall’inizio del tirocinio: nel 35,7% dei casi durante la preparazione del farmaco, nel 26,8% durante lo smaltimento dell’ago, nel 16,1% durante il re-incappucciamento dell’ago, nell’11,4% durante l’esecuzione del prelievo e nel 10% in altre circostanze. Nel 54,9% degli infortuni l’ago era “sporco” e nell’82,9% di questi casi, si è proceduto alla profilassi post-esposizione. La percentuale più elevata di infortuni si è verificata durante il primo tirocinio (23,1% del totale) ed è andata diminuendo col progredire del percorso formativo. Il 94,7% degli studenti era vaccinato contro l’epatite B, ma, tra gli studenti sottoposti alla verifica del titolo anticorpale, il 18,3% ha dichiarato che tale titolo non era risultato protettivo. Il 49,8% ha dichiarato di essere stato informato sulle corrette procedure per la prevenzione delle ferite con taglienti e aghi in ogni reparto frequentato, il 41,2% solo in alcuni reparti e il 10% in nessun reparto. CONCLUSIONI: I risultati preliminari dello studio evidenziano una percentuale elevata di infortuni negli studenti del corso di Laurea in Infermieristica. Emerge, pertanto, la necessità di un’attenta riflessione sulle modalità più efficaci di formazione finalizzata all’acquisizione di conoscenze, abilità e modelli comportamentali utili all’esercizio della professione.
Epidemiologia e prevenzione delle ferite da punta negli studenti dei corsi di laurea in infermieristica. Risultati preliminari di uno studio multicentrico / Veronesi, L.; Agodi, A.; Arrigoni, C.; Baldovin, T.; Barchitta, M.; Benedetti, T.; Cannizzaro, S. G.; D’Errico, M. M.; Destri, S.; Diella, G.; Fiorentini, R.; Gentile, L.; Giudice, L.; Mannone, A.; Mascipinto, S.; Mercuri, M.; Montagna, M. T.; Novati, R.; Oriani, R.; Ortolani, S.; Pennino, F.; Ripabelli, G.; Rossini, A.; Sammarco, M. L.; Shahinaj, E.; Sodano, L.; Squeri, R.; Tamarri, F.; Tamburro, M.; Torre, I.; Troiani, S.; Pasquarella, C.. - ELETTRONICO. - (2017), pp. 187-187. (Intervento presentato al convegno 50° Congresso Nazionale Società Italiana di Igiene - Sinergie multisettoriali per la salute tenutosi a Torino nel 22-25 novembre 2017).
Epidemiologia e prevenzione delle ferite da punta negli studenti dei corsi di laurea in infermieristica. Risultati preliminari di uno studio multicentrico
D’Errico M. MMembro del Collaboration Group
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2017-01-01
Abstract
INTRODUZIONE: Tra le professioni sanitarie che prevedono un lungo periodo di tirocinio, gli studenti del Corso di Laurea in Infermieristica sono i più esposti al rischio biologico derivante da infortuni, in particolare con aghi e taglienti. Obiettivo dello studio è stato stimare la frequenza e le modalità di accadimento di infortuni con aghi, come base conoscitiva per mirati interventi di prevenzione. MATERIALI E METODI: Lo studio è stato condotto da maggio a luglio 2017 in 11 Università italiane ed 1 albanese attraverso la somministrazione di un questionario anonimo agli studenti del 2° e 3° anno del Corso di Laurea in Infermieristica. RISULTATI: Sono stati raccolti 2708 questionari. Il 71,7% dei rispondenti era di sesso femminile, l’età mediana 22, (da 19 a 60 anni). 308 studenti (11,8%) hanno dichiarato di aver subito almeno 1 infortunio (12,7% tra le femmine e 9,7% tra i maschi) e 35 studenti ne hanno dichiarati 2 o più. Il primo infortunio si è verificato in media dopo 17 giorni (mediana 15 giorni) dall’inizio del tirocinio: nel 35,7% dei casi durante la preparazione del farmaco, nel 26,8% durante lo smaltimento dell’ago, nel 16,1% durante il re-incappucciamento dell’ago, nell’11,4% durante l’esecuzione del prelievo e nel 10% in altre circostanze. Nel 54,9% degli infortuni l’ago era “sporco” e nell’82,9% di questi casi, si è proceduto alla profilassi post-esposizione. La percentuale più elevata di infortuni si è verificata durante il primo tirocinio (23,1% del totale) ed è andata diminuendo col progredire del percorso formativo. Il 94,7% degli studenti era vaccinato contro l’epatite B, ma, tra gli studenti sottoposti alla verifica del titolo anticorpale, il 18,3% ha dichiarato che tale titolo non era risultato protettivo. Il 49,8% ha dichiarato di essere stato informato sulle corrette procedure per la prevenzione delle ferite con taglienti e aghi in ogni reparto frequentato, il 41,2% solo in alcuni reparti e il 10% in nessun reparto. CONCLUSIONI: I risultati preliminari dello studio evidenziano una percentuale elevata di infortuni negli studenti del corso di Laurea in Infermieristica. Emerge, pertanto, la necessità di un’attenta riflessione sulle modalità più efficaci di formazione finalizzata all’acquisizione di conoscenze, abilità e modelli comportamentali utili all’esercizio della professione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.