In uno scenario nazionale in cui si è assunta la consapevolezza della necessità di ripartire dalla situazione attuale del Paese, di forte complessità ed emergenza, senza dover aspettare il superamento della crisi, il paesaggio, nelle sue differenti connotazioni culturali, naturalistiche e produttive rappresenta una risorsa preziosa e irrinunciabile su cui incardinare un nuovo modello – condiviso, compatibile ed equo – di tutela, valorizzazione e sviluppo del territorio, che richiede un utilizzo e una gestione attenta e ottimale delle risorse e una rivalutazione del modo di vivere e lavorare in contesti a bassa antropizzazione e ad alto valore paesistico-ambientale (Bedini, Bronzini 2016). Un modello di sviluppo, disaccoppiato dalla crescita insediativa (Lanzani, Pasqui, 2011), basato su una forte sinergia tra ambiente naturale, sistema agro-rurale, strutture abitative e produttive diffuse, interconnessi ai valori storico culturali del paesaggio e ai suoi potenziali turistici ricreativi. Sempre più necessari risultano nuovi paradigmi nel governo del territorio, fondati su una intersezione tra la tutela e la valorizzazione attiva delle matrici ambientali, culturali e simboliche del paesaggio, che ne costituiscono le componenti fondative (Jakob, 2009) e la consapevolezza dei rischi di un degrado irreversibile di capitali storici e naturali irriproducibili; una dimensione di conservazione e progetto territoriale e paesaggistico in grado di ridefinire e superare il dualismo città-campagna e individuare nuovi archetipi insediativi, produttivi e sociale di convivenza uomo-ambiente-paesaggio.
Strategie di sviluppo e tutela per il paesaggio produttivo e l'ambiente di territori a rischio / Arcidiacono, Andrea; Bronzini, Fabio. - STAMPA. - (2017), pp. 159-165.
Strategie di sviluppo e tutela per il paesaggio produttivo e l'ambiente di territori a rischio
BRONZINI, FABIO
2017-01-01
Abstract
In uno scenario nazionale in cui si è assunta la consapevolezza della necessità di ripartire dalla situazione attuale del Paese, di forte complessità ed emergenza, senza dover aspettare il superamento della crisi, il paesaggio, nelle sue differenti connotazioni culturali, naturalistiche e produttive rappresenta una risorsa preziosa e irrinunciabile su cui incardinare un nuovo modello – condiviso, compatibile ed equo – di tutela, valorizzazione e sviluppo del territorio, che richiede un utilizzo e una gestione attenta e ottimale delle risorse e una rivalutazione del modo di vivere e lavorare in contesti a bassa antropizzazione e ad alto valore paesistico-ambientale (Bedini, Bronzini 2016). Un modello di sviluppo, disaccoppiato dalla crescita insediativa (Lanzani, Pasqui, 2011), basato su una forte sinergia tra ambiente naturale, sistema agro-rurale, strutture abitative e produttive diffuse, interconnessi ai valori storico culturali del paesaggio e ai suoi potenziali turistici ricreativi. Sempre più necessari risultano nuovi paradigmi nel governo del territorio, fondati su una intersezione tra la tutela e la valorizzazione attiva delle matrici ambientali, culturali e simboliche del paesaggio, che ne costituiscono le componenti fondative (Jakob, 2009) e la consapevolezza dei rischi di un degrado irreversibile di capitali storici e naturali irriproducibili; una dimensione di conservazione e progetto territoriale e paesaggistico in grado di ridefinire e superare il dualismo città-campagna e individuare nuovi archetipi insediativi, produttivi e sociale di convivenza uomo-ambiente-paesaggio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.