Il capitale intellettuale, definibile quale sistema composto dalle risorse immateriali che contribuiscono al processo di creazione di valore aziendale, ha assunto negli anni una crescente importanza, evolvendosi da risorsa needed to win, ossia necessaria per dominare il mercato, in risorsa needed to play, cioè elemento essenziale per la sopravvivenza aziendale. Tale evoluzione ha portato ad innovazioni dal punto di vista dei concetti, dei metodi e degli strumenti di accounting. In particolare dagli anni ’90 ad oggi, la dottrina e la prassi hanno proposto una pletora di definizioni e di modelli di analisi, misurazione, valutazione e reporting del capitale intellettuale, alcuni dei quali sono frutto di adattamenti di modelli già esistenti mentre altri rappresentano delle vere e proprie innovazioni. Muovendo da tali considerazioni, il presente lavoro propone un’analisi critica dei principali metodi e strumenti di valutazione del capitale intellettuale, esaminando non solo la tecnica valutativa ma anche i profili più specifici, legati alla concettualizzazione e identificazione dell’oggetto di stima, alla costruzione della base informativa e alla scelta del metodo di valutazione. Il lavoro propone quindi delle riflessioni sulle potenzialità e sui limiti dei vari modelli di valutazione del capitale intellettuale proposti dalla dottrina e dalla prassi. Il lavoro è completato dall’analisi di un caso aziendale.
La valutazione del capitale intellettuale / Giuliani, Marco. - STAMPA. - (2016), pp. 1-146.
La valutazione del capitale intellettuale
GIULIANI, MARCO
2016-01-01
Abstract
Il capitale intellettuale, definibile quale sistema composto dalle risorse immateriali che contribuiscono al processo di creazione di valore aziendale, ha assunto negli anni una crescente importanza, evolvendosi da risorsa needed to win, ossia necessaria per dominare il mercato, in risorsa needed to play, cioè elemento essenziale per la sopravvivenza aziendale. Tale evoluzione ha portato ad innovazioni dal punto di vista dei concetti, dei metodi e degli strumenti di accounting. In particolare dagli anni ’90 ad oggi, la dottrina e la prassi hanno proposto una pletora di definizioni e di modelli di analisi, misurazione, valutazione e reporting del capitale intellettuale, alcuni dei quali sono frutto di adattamenti di modelli già esistenti mentre altri rappresentano delle vere e proprie innovazioni. Muovendo da tali considerazioni, il presente lavoro propone un’analisi critica dei principali metodi e strumenti di valutazione del capitale intellettuale, esaminando non solo la tecnica valutativa ma anche i profili più specifici, legati alla concettualizzazione e identificazione dell’oggetto di stima, alla costruzione della base informativa e alla scelta del metodo di valutazione. Il lavoro propone quindi delle riflessioni sulle potenzialità e sui limiti dei vari modelli di valutazione del capitale intellettuale proposti dalla dottrina e dalla prassi. Il lavoro è completato dall’analisi di un caso aziendale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.