Il saggio sostiene la proposta di una nuova Area Metropolitana Medio-Adriatica. Vengono suggeriti scenari e traiettorie di sviluppo di politiche urbano-rurali. Le Marche hanno portato avanti una sperimentazione “Community-Led Local Development”, per il superamento della “questione metropolitana” attraverso l’istituzione di nuove forme di governance territoriale. Viene evidenziato il ruolo delle “città-territorio” dell’Italia centrale, nel contesto delle politiche nazionali. Il superamento della dicotomia “aree interne” e “città metropolitane di rango” può avvenire attraverso la rigenerazione delle potenzialità del sistema policentrico diffuso città-campagna, Il mancato inserimento del territorio marchigiano tra le aree metropolitane, introdotte in Italia dalla L. 56/14 (per la sola mancanza di almeno un nucleo urbano con oltre i 250.000 abitanti) ha messo in luce la scarsa attenzione del governo verso i sistemi delle Aree territoriali intermedie, con forti potenzialità produttive e sociali. Viene pertanto proposto un cambiamento del paradigma del governo del territorio, processi territoriali strutturati sulla integrazione multisettoriale. Le Marche hanno attuato una efficace attività di cooperazione territoriale che ha determinato la costituzione di un partenariato territoriale, definito Area Metropolitana Medio-Adriatica (AMMA), con un processo integrato di coinvolgimento delle comunità locali. Un’Area Vasta a bassa densità insediativa diffusa sulla regione, caratterizzata da un’armatura urbana fortemente interconnessa, con intense relazioni funzionali. Un ambito di quattrocentomila residenti, che si candida nella programmazione nazionale, come modello territoriale per gli investimenti comunitari integrati, e nella concezione amministrativa di Area Metropolitana, come nuovo e più moderno paradigma disciplinare.
Strategie e potenzialità per la costruzione di un’Area Metropolitana Medio-Adriatica delle Marche, per un rilancio competitivo dei sistemi urbano-rurali / Marinelli, Giovanni; Bedini, MARIA ANGELA. - STAMPA. - 54:(2017), pp. 149-184.
Strategie e potenzialità per la costruzione di un’Area Metropolitana Medio-Adriatica delle Marche, per un rilancio competitivo dei sistemi urbano-rurali
MARINELLI, GIOVANNI;BEDINI, MARIA ANGELA
2017-01-01
Abstract
Il saggio sostiene la proposta di una nuova Area Metropolitana Medio-Adriatica. Vengono suggeriti scenari e traiettorie di sviluppo di politiche urbano-rurali. Le Marche hanno portato avanti una sperimentazione “Community-Led Local Development”, per il superamento della “questione metropolitana” attraverso l’istituzione di nuove forme di governance territoriale. Viene evidenziato il ruolo delle “città-territorio” dell’Italia centrale, nel contesto delle politiche nazionali. Il superamento della dicotomia “aree interne” e “città metropolitane di rango” può avvenire attraverso la rigenerazione delle potenzialità del sistema policentrico diffuso città-campagna, Il mancato inserimento del territorio marchigiano tra le aree metropolitane, introdotte in Italia dalla L. 56/14 (per la sola mancanza di almeno un nucleo urbano con oltre i 250.000 abitanti) ha messo in luce la scarsa attenzione del governo verso i sistemi delle Aree territoriali intermedie, con forti potenzialità produttive e sociali. Viene pertanto proposto un cambiamento del paradigma del governo del territorio, processi territoriali strutturati sulla integrazione multisettoriale. Le Marche hanno attuato una efficace attività di cooperazione territoriale che ha determinato la costituzione di un partenariato territoriale, definito Area Metropolitana Medio-Adriatica (AMMA), con un processo integrato di coinvolgimento delle comunità locali. Un’Area Vasta a bassa densità insediativa diffusa sulla regione, caratterizzata da un’armatura urbana fortemente interconnessa, con intense relazioni funzionali. Un ambito di quattrocentomila residenti, che si candida nella programmazione nazionale, come modello territoriale per gli investimenti comunitari integrati, e nella concezione amministrativa di Area Metropolitana, come nuovo e più moderno paradigma disciplinare.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.