La recente legge italiana n. 56/2014 “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni” ha superato gli ostacoli che hanno fatto fallire vent’anni di tentativi di istituzione delle aree metropolitane, aprendo oggi ad una possibile stagione di potenziale innovazione. La riforma che ha coinvolto, fra il 2013 e il 2014, tutto il sistema degli enti locali italiani dal 2015 sta iniziando a dispiegare, con la Legge Delrio, i suoi primi effetti concreti sul territorio nazionale attraverso l’elaborazione e l’implementazione dei programmi nazionali: POR, PON Metro e PON Reti. Nel quadro dei mutamenti istituzionali introdotti dalla legge 56/2014, il territorio marchigiano, seppur escluso dalla rosa delle quindici regioni con città “metropolitane” istituite dalla norma nazionale (perché privo di almeno un nucleo urbano con oltre i 250.000 abitanti) ha attivato, in risposta al processo di attuazione della riforma degli enti locali italiani, una profonda attività di cooperazione territoriale che ha portato ad oggi alla formazione del partenariato territoriale denominato Area Metropolitana Medio-Adriatica (AMMA). Il processo in corso di costituzione dell’area metropolitana nelle Marche rappresenta un’innovativa sperimentazione di tipo “Community-Led Local Development”. Quest’esperienza, ancora priva d’istituzionalizzazione da parte della Regione Marche, sta evidenziano oggi, come, non solo in Italia, il passaggio cruciale verso la soluzione della “questione metropolitana” vada ritrovato necessariamente nella trasformazione delle città de facto in città de jure attraverso l’istituzione, non più procrastinabile, di nuove architetture territoriali di governance. La ricerca sviluppata costituisce un’interessante occasione di riflessione sul ruolo delle “città-territorio” dell’Italia centrale e del loro potenziale nel quadro delle politiche nazionali.
Verso la costruzione dell’Area Metropolitana Medio-Adriatica delle Marche. Nuove forme di governance partecipata per il rilancio competitivo dei sistemi locali / Marinelli, Giovanni; Bedini, MARIA ANGELA. - ELETTRONICO. - (2017), pp. 1607-1617.
Verso la costruzione dell’Area Metropolitana Medio-Adriatica delle Marche. Nuove forme di governance partecipata per il rilancio competitivo dei sistemi locali
MARINELLI, GIOVANNI;BEDINI, MARIA ANGELA
2017-01-01
Abstract
La recente legge italiana n. 56/2014 “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni” ha superato gli ostacoli che hanno fatto fallire vent’anni di tentativi di istituzione delle aree metropolitane, aprendo oggi ad una possibile stagione di potenziale innovazione. La riforma che ha coinvolto, fra il 2013 e il 2014, tutto il sistema degli enti locali italiani dal 2015 sta iniziando a dispiegare, con la Legge Delrio, i suoi primi effetti concreti sul territorio nazionale attraverso l’elaborazione e l’implementazione dei programmi nazionali: POR, PON Metro e PON Reti. Nel quadro dei mutamenti istituzionali introdotti dalla legge 56/2014, il territorio marchigiano, seppur escluso dalla rosa delle quindici regioni con città “metropolitane” istituite dalla norma nazionale (perché privo di almeno un nucleo urbano con oltre i 250.000 abitanti) ha attivato, in risposta al processo di attuazione della riforma degli enti locali italiani, una profonda attività di cooperazione territoriale che ha portato ad oggi alla formazione del partenariato territoriale denominato Area Metropolitana Medio-Adriatica (AMMA). Il processo in corso di costituzione dell’area metropolitana nelle Marche rappresenta un’innovativa sperimentazione di tipo “Community-Led Local Development”. Quest’esperienza, ancora priva d’istituzionalizzazione da parte della Regione Marche, sta evidenziano oggi, come, non solo in Italia, il passaggio cruciale verso la soluzione della “questione metropolitana” vada ritrovato necessariamente nella trasformazione delle città de facto in città de jure attraverso l’istituzione, non più procrastinabile, di nuove architetture territoriali di governance. La ricerca sviluppata costituisce un’interessante occasione di riflessione sul ruolo delle “città-territorio” dell’Italia centrale e del loro potenziale nel quadro delle politiche nazionali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.