Introduzione: La diffusione dei microrganismi multiresistenti rappresenta un problema rilevante in ambito assistenziale; l'identifìcazionee la tempestiva adozione di appropriate misure di isolamento rappresentano una delle chiavi per la prevenzione. L'obiettivo di questo studio è stato quello di valutare l'impatto dell'applicazione di un programma di screening all'ammissione per Klebsiella pneumoniae resistente alle carbapenemasi (KPC) sulla diffusione intra-ospedaliera del microrganismo. METODO: A partire dal 2013, in reparti selezionati dell'AOU Ospedali Riuniti di Ancona, è stato attivato un sistema multimodale di prevenzione della diffusione della KPC che ha previsto le seguenti componenti: screening all'ammissione di pazienti ad alto rischio, adozione preventiva di precauzioni di isolamento, screening dei contatti di pazienti positivi, controllo della corretta adozione delle procedure e formazione periodica degli operatori. Contestualmente al programma di controllo è stato attivato un sistema di sorveglianza dei microrganismi multiresistenti, supportato da dati di laboratorio. Risultati: Nel periododi riferimento (2013-2014) sono stati individuai allo screening 468 pazienti positivi all'ammissione (con distribuzione variabile a seconda delle unità operative da un minimo del 25% a percentuali che superavano il 90%). La densità di incidenza dell'isolamento di KPC è apparsa in riduzione, soprattutto nell'ultima porzione del periodo di osservazione. Conclusioni: Gli sforzi in atto volti all'implementazione della strategia di controllo paiono aver avuto un impatto significativo sulla circolazione intraospedaliera del microrganismo, dimostrando l'importanza della corretta adozione delle procedure. I risultati, andranno, comunque rivalutati sia da un punto di vista di variabilità genotipica dei ceppi circolanti che attraverso l'integrazione del programma con una analisi dell'utilizzo di antibiotici a livello ospedaliero.

Strategia multimodale per il controllo della diffusione di Klebsiella Pneumoniae resistente alle carbapenemasi: esperienza dell'AOU Ospedali Riuniti di Ancona / D'Errico, Marcello Mario; Martini, E.; Gioia, R.; Stoico, M. G.; Manso, E.; Ponzio, E.; Savini, S.; Barbadoro, Pamela; Prospero, Emilia. - (2015), pp. 197-197. (Intervento presentato al convegno 48° Congresso Nazionale di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica. Alimentare la Salute tenutosi a Milano nel 14-17 ottobre 2015).

Strategia multimodale per il controllo della diffusione di Klebsiella Pneumoniae resistente alle carbapenemasi: esperienza dell'AOU Ospedali Riuniti di Ancona

D'ERRICO, Marcello Mario;Ponzio, E.;BARBADORO, Pamela;PROSPERO, Emilia
2015-01-01

Abstract

Introduzione: La diffusione dei microrganismi multiresistenti rappresenta un problema rilevante in ambito assistenziale; l'identifìcazionee la tempestiva adozione di appropriate misure di isolamento rappresentano una delle chiavi per la prevenzione. L'obiettivo di questo studio è stato quello di valutare l'impatto dell'applicazione di un programma di screening all'ammissione per Klebsiella pneumoniae resistente alle carbapenemasi (KPC) sulla diffusione intra-ospedaliera del microrganismo. METODO: A partire dal 2013, in reparti selezionati dell'AOU Ospedali Riuniti di Ancona, è stato attivato un sistema multimodale di prevenzione della diffusione della KPC che ha previsto le seguenti componenti: screening all'ammissione di pazienti ad alto rischio, adozione preventiva di precauzioni di isolamento, screening dei contatti di pazienti positivi, controllo della corretta adozione delle procedure e formazione periodica degli operatori. Contestualmente al programma di controllo è stato attivato un sistema di sorveglianza dei microrganismi multiresistenti, supportato da dati di laboratorio. Risultati: Nel periododi riferimento (2013-2014) sono stati individuai allo screening 468 pazienti positivi all'ammissione (con distribuzione variabile a seconda delle unità operative da un minimo del 25% a percentuali che superavano il 90%). La densità di incidenza dell'isolamento di KPC è apparsa in riduzione, soprattutto nell'ultima porzione del periodo di osservazione. Conclusioni: Gli sforzi in atto volti all'implementazione della strategia di controllo paiono aver avuto un impatto significativo sulla circolazione intraospedaliera del microrganismo, dimostrando l'importanza della corretta adozione delle procedure. I risultati, andranno, comunque rivalutati sia da un punto di vista di variabilità genotipica dei ceppi circolanti che attraverso l'integrazione del programma con una analisi dell'utilizzo di antibiotici a livello ospedaliero.
2015
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