Introduzione. La malattia da virus Eboia (MVE) richiede l'applicazione di rigorose misure preventive per evitare il contagio di pazienti e operatori sanitari (OOSS). In quest'ambito la formazione degli OOSS è un elemento fondamentale. Obiettivo dello studio è stato quello di valutare il livello di conoscenza degli OOSS sulla MVE e verificare se la formazione specifica erogata nei diversi ospedali agli OOSS dei reparti a rischio sia risultata efficace. Metodi: L'indagine trasversale, svolta nella primavera 2015, ha riguardato OOSS provenienti dai pronto soccorso e da alcuni reparti di controllo di 13 ospedali di 9 città italiane. Il questionario era costituito da 20 affermazioni (A) vero/falso, distinte in tre aree: rischio di trasmissione (RT), 9 A; prevenzione e protezione personali (PPP), 6 A; prevenzione ambientale (PA), 5 A. E' stato ritenuto accettabile un numero complessivo di 14 (70%) risposte corrette, cosi distribuite: 6,3/9 per RT, 4,2/6 per PPP e 3,5/5 per PA. Il test del chi-quadrato e il test t di Student sono stati utilizzati per confrontare proporzioni e punteggi medi (PM) delle risposte. Risultati: Sono stati reclutati 685 OOSS. La rispondenza è risultata tra il 40 e il 97,9%. Il 22,2% ( 152 OOSS) ha partecipato a corsi di formazione specifici sulla MVE. La percentuale di OOSS che ha raggiunto un punteggio accettabile(M1 è significativamente più elevata nei formati rispetto ai non formati (58,6% vs 34,7%; p<0,001) e la differenza del PM totale nei due gruppi è significativa (12,5±2,4 vs 13,9 ±2,4; p<0,001), anche se sì colloca sotto la soglia di 14 per entrambi. L'ambito nel quale si evidenziano maggiori lacune è il RT, dove il PM (DS), seppur significativamente diverso, è risultato insufficiente in entrambi i gruppi: 4,4 (1,3) versus 5,1 (1,2), p< 0,001. Conclusioni. I risultati preliminari confermano quanto già emerso nello studio pilota. Si sottolinea pertanto la necessità di individuare approcci formativi più efficaci, soprattutto sul RT.

Formazione sulla malattia da virus Ebola negli ospedali italiani / D’Alessandro D, Sodano L; Agodi, A; Appignanesi, R; D'Errico, Marcello Mario; Montagna, Mt; Rossini, A; Tardivo, S; Torregrossa, V.. - STAMPA. - (2015), p. 49. (Intervento presentato al convegno 48° Cpngresso Nazionale Società Italiana di Igiene tenutosi a Milano nel 14-17 ottobre).

Formazione sulla malattia da virus Ebola negli ospedali italiani

D'ERRICO, Marcello Mario;
2015-01-01

Abstract

Introduzione. La malattia da virus Eboia (MVE) richiede l'applicazione di rigorose misure preventive per evitare il contagio di pazienti e operatori sanitari (OOSS). In quest'ambito la formazione degli OOSS è un elemento fondamentale. Obiettivo dello studio è stato quello di valutare il livello di conoscenza degli OOSS sulla MVE e verificare se la formazione specifica erogata nei diversi ospedali agli OOSS dei reparti a rischio sia risultata efficace. Metodi: L'indagine trasversale, svolta nella primavera 2015, ha riguardato OOSS provenienti dai pronto soccorso e da alcuni reparti di controllo di 13 ospedali di 9 città italiane. Il questionario era costituito da 20 affermazioni (A) vero/falso, distinte in tre aree: rischio di trasmissione (RT), 9 A; prevenzione e protezione personali (PPP), 6 A; prevenzione ambientale (PA), 5 A. E' stato ritenuto accettabile un numero complessivo di 14 (70%) risposte corrette, cosi distribuite: 6,3/9 per RT, 4,2/6 per PPP e 3,5/5 per PA. Il test del chi-quadrato e il test t di Student sono stati utilizzati per confrontare proporzioni e punteggi medi (PM) delle risposte. Risultati: Sono stati reclutati 685 OOSS. La rispondenza è risultata tra il 40 e il 97,9%. Il 22,2% ( 152 OOSS) ha partecipato a corsi di formazione specifici sulla MVE. La percentuale di OOSS che ha raggiunto un punteggio accettabile(M1 è significativamente più elevata nei formati rispetto ai non formati (58,6% vs 34,7%; p<0,001) e la differenza del PM totale nei due gruppi è significativa (12,5±2,4 vs 13,9 ±2,4; p<0,001), anche se sì colloca sotto la soglia di 14 per entrambi. L'ambito nel quale si evidenziano maggiori lacune è il RT, dove il PM (DS), seppur significativamente diverso, è risultato insufficiente in entrambi i gruppi: 4,4 (1,3) versus 5,1 (1,2), p< 0,001. Conclusioni. I risultati preliminari confermano quanto già emerso nello studio pilota. Si sottolinea pertanto la necessità di individuare approcci formativi più efficaci, soprattutto sul RT.
2015
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