I componenti metallici in AISI 316L di un impianto industriale, che produce acido tartarico come sottoprodotto della spremitura dell’uva, hanno subito un severo attacco corrosivo tanto da promuovere la ricerca di acciai alternativi. La soluzione aggressiva industriale è fortemente acida, contiene cloruri e solfati, sotto forma dei rispettivi acidi, e opera nell’intervallo di temperatura di 25-60 °C. In questo lavoro, come materiali alternativi, sono stati considerati due acciai super-austenitici, AISI 904L e Sanicro 28, e tre acciai duplex, SAF 2707, SAF 2507 e SAF 2205. Le leghe sono state caratterizzate con l’analisi chimica, metallografica e mediante le curve di polarizzazione anodica nella soluzione satura di acido tartarico, sia in assenza che in presenza di cloruri e solfati. Dai risultati ottenuti, è emerso che l’AISI 316L utilizzato presenta la ferrite delta al bordo dei grani che è responsabile di un attacco selettivo che conduce al forte danneggiamento di questo materiale. Degli altri acciai testati, sono risultati promettenti come alternativa all’AISI 316L, il Sanicro 28 e l’AISI 904L. In un primo momento, era sembrato piuttosto interessante il SAF 2707, a comportamento passivo indipendentemente dalle condizioni di prova. Successivamente, si è visto che esso mantiene questo comportamento solo con una finitura metallica “a specchio”, che magari è poco corrispondente alle reali condizioni di impiego del materiale.
Comportamento a corrosione di acciai inossidabili in una soluzione satura di acido tartarico / Bellezze, Tiziano; Roventi, Gabriella; Fratesi, Romeo; Andreatta, F.; Fedrizzi, L.. - CD-ROM. - (2015). (Intervento presentato al convegno Giornate Nazionali sulla Corrosione e Protezione XI Edizione tenutosi a Ferrara nel 15-17 giugno 2015).
Comportamento a corrosione di acciai inossidabili in una soluzione satura di acido tartarico
BELLEZZE, Tiziano;ROVENTI, Gabriella;FRATESI, Romeo;
2015-01-01
Abstract
I componenti metallici in AISI 316L di un impianto industriale, che produce acido tartarico come sottoprodotto della spremitura dell’uva, hanno subito un severo attacco corrosivo tanto da promuovere la ricerca di acciai alternativi. La soluzione aggressiva industriale è fortemente acida, contiene cloruri e solfati, sotto forma dei rispettivi acidi, e opera nell’intervallo di temperatura di 25-60 °C. In questo lavoro, come materiali alternativi, sono stati considerati due acciai super-austenitici, AISI 904L e Sanicro 28, e tre acciai duplex, SAF 2707, SAF 2507 e SAF 2205. Le leghe sono state caratterizzate con l’analisi chimica, metallografica e mediante le curve di polarizzazione anodica nella soluzione satura di acido tartarico, sia in assenza che in presenza di cloruri e solfati. Dai risultati ottenuti, è emerso che l’AISI 316L utilizzato presenta la ferrite delta al bordo dei grani che è responsabile di un attacco selettivo che conduce al forte danneggiamento di questo materiale. Degli altri acciai testati, sono risultati promettenti come alternativa all’AISI 316L, il Sanicro 28 e l’AISI 904L. In un primo momento, era sembrato piuttosto interessante il SAF 2707, a comportamento passivo indipendentemente dalle condizioni di prova. Successivamente, si è visto che esso mantiene questo comportamento solo con una finitura metallica “a specchio”, che magari è poco corrispondente alle reali condizioni di impiego del materiale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.