Le normative sull’efficienza e le prestazioni energetiche degli edifici sono sempre più stringenti. Tali norme comportano la progettazione e realizzazione di costruzioni isolate e sigillate, con conseguenti minor ricambi d’aria. E’ quindi maggiore il rischio di avere ambienti interni insalubri a causa del ristagno di umidità e aumento della concentrazione di inquinanti indoor. Oltre l’utilizzo di sistemi attivi convenzionali, malte e finiture interne possono dare un contributo rilevante all’aumento della qualità dell’aria. In questo studio sei differenti miscele sono state preparate utilizzando calce idraulica e cemento. Per quanto riguarda gli aggregati si è provveduto a sostituire la sabbia con materiali dall’elevata superficie specifica, quali perlite e zeolite. Sono state testate e messe a confronto le proprietà meccaniche e morfologiche, l’assorbimento d’acqua per capillarità, l’efficienza di rimozione di Composti Organici Volatili (COV) e la capacità delle finiture di funzionare come tampone igroscopico. I risultati hanno evidenziato che tutte le malte cementizie hanno, come ben noto, resistenze meccaniche maggiori rispetto a quelle confezionate con calce idraulica. Il legante è influente anche nei riguardi dell’assorbimento d’acqua per capillarità e come regolatore di umidità. Le malte preparate con zeolite risultano essere il migliore tampone igroscopico e hanno un’elevata efficienza di rimozione di COV: dopo trenta minuti di esposizione all’inquinante usato come tracciante non è stata rilevata saturazione.
Finiture innovative per ambienti indoor con proprietà adsorbenti di inquinanti aereodispersi / Giosue', Chiara; Mobili, Alessandra; Marcellini, Mirco; Ruello, Maria Letizia; Tittarelli, Francesca. - ELETTRONICO. - (2014), pp. 89-93. (Intervento presentato al convegno XII Convegno Nazionale AIMAT tenutosi a Lecce nel 21-24 settembre 2014).
Finiture innovative per ambienti indoor con proprietà adsorbenti di inquinanti aereodispersi
GIOSUE', CHIARA;MOBILI, ALESSANDRA;MARCELLINI, MIRCO;RUELLO, Maria Letizia;TITTARELLI, Francesca
2014-01-01
Abstract
Le normative sull’efficienza e le prestazioni energetiche degli edifici sono sempre più stringenti. Tali norme comportano la progettazione e realizzazione di costruzioni isolate e sigillate, con conseguenti minor ricambi d’aria. E’ quindi maggiore il rischio di avere ambienti interni insalubri a causa del ristagno di umidità e aumento della concentrazione di inquinanti indoor. Oltre l’utilizzo di sistemi attivi convenzionali, malte e finiture interne possono dare un contributo rilevante all’aumento della qualità dell’aria. In questo studio sei differenti miscele sono state preparate utilizzando calce idraulica e cemento. Per quanto riguarda gli aggregati si è provveduto a sostituire la sabbia con materiali dall’elevata superficie specifica, quali perlite e zeolite. Sono state testate e messe a confronto le proprietà meccaniche e morfologiche, l’assorbimento d’acqua per capillarità, l’efficienza di rimozione di Composti Organici Volatili (COV) e la capacità delle finiture di funzionare come tampone igroscopico. I risultati hanno evidenziato che tutte le malte cementizie hanno, come ben noto, resistenze meccaniche maggiori rispetto a quelle confezionate con calce idraulica. Il legante è influente anche nei riguardi dell’assorbimento d’acqua per capillarità e come regolatore di umidità. Le malte preparate con zeolite risultano essere il migliore tampone igroscopico e hanno un’elevata efficienza di rimozione di COV: dopo trenta minuti di esposizione all’inquinante usato come tracciante non è stata rilevata saturazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.