Si tratta di una quantificazione del mutamento settoriale delle esportazioni provinciali italiane avvenuto tra il 1997 e il 2011, mettendo in relazione tale mutamento con il livello del reddito pro capite, con la struttura dei vantaggi comparati provinciali e con indicatori che misurano il grado di “sofisticatezza” dell’intero paniere dei prodotti esportati sui mercati mondiali a livello di ogni singola provincia. Il focus territoriale dell’analisi è quello delle macro-aree regionali (Italia nord-occidentale, Italia nord-orientale, Italia centrale e Mezzogiorno), mentre il dettaglio settoriale utilizzato corrisponde alla classificazione SITC rev.3 (che corrisponde a circa 112 prodotti ATECO utilizzato dall’Istat nella classificazione settoriale delle esportazioni a livello provinciale) e quello degli scambi internazionali include tutti i paesi (circa 270) compresi nella banca dati Comtrade delle Nazioni Unite. I dati delle esportazioni provinciali mostrano come tra il 1997 e il 2011 esista una relazione inversa tra il mutamento strutturale delle esportazioni provinciali e il livello di reddito pro capite. Le provincie più ricche mutano meno la loro struttura produttiva. A ciò si accompagna una notevole dispersione nelle dinamiche delle provincie relativamente più povere: tra provincie del Mezzogiorno a pari livello di reddito pro capite coesistono fenomeni di basso ed elevato mutamento strutturale. Il mutamento va nella direzione di un aumento nella sofisticatezza dei beni prodotti ed esportati dalle province italiane. Ma il fenomeno non è generalizzabile, soprattutto nel Mezzogiorno.

Mutamento strutturale, vantaggi comparati provinciali e complessità dei prodottti / Tamberi, Massimo; De Benedictis, Luca. - STAMPA. - i:(2013), pp. 222-226.

Mutamento strutturale, vantaggi comparati provinciali e complessità dei prodottti

TAMBERI, Massimo;
2013-01-01

Abstract

Si tratta di una quantificazione del mutamento settoriale delle esportazioni provinciali italiane avvenuto tra il 1997 e il 2011, mettendo in relazione tale mutamento con il livello del reddito pro capite, con la struttura dei vantaggi comparati provinciali e con indicatori che misurano il grado di “sofisticatezza” dell’intero paniere dei prodotti esportati sui mercati mondiali a livello di ogni singola provincia. Il focus territoriale dell’analisi è quello delle macro-aree regionali (Italia nord-occidentale, Italia nord-orientale, Italia centrale e Mezzogiorno), mentre il dettaglio settoriale utilizzato corrisponde alla classificazione SITC rev.3 (che corrisponde a circa 112 prodotti ATECO utilizzato dall’Istat nella classificazione settoriale delle esportazioni a livello provinciale) e quello degli scambi internazionali include tutti i paesi (circa 270) compresi nella banca dati Comtrade delle Nazioni Unite. I dati delle esportazioni provinciali mostrano come tra il 1997 e il 2011 esista una relazione inversa tra il mutamento strutturale delle esportazioni provinciali e il livello di reddito pro capite. Le provincie più ricche mutano meno la loro struttura produttiva. A ciò si accompagna una notevole dispersione nelle dinamiche delle provincie relativamente più povere: tra provincie del Mezzogiorno a pari livello di reddito pro capite coesistono fenomeni di basso ed elevato mutamento strutturale. Il mutamento va nella direzione di un aumento nella sofisticatezza dei beni prodotti ed esportati dalle province italiane. Ma il fenomeno non è generalizzabile, soprattutto nel Mezzogiorno.
2013
L'Italia nell'econimia internazionale - Rapporto ICE 2012-2013
9788898597000
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