Il catalogo intende raccogliere tutte le traduzioni latine di Galeno e dello pseudo-Galeno e tutti i testi latini pseudogalenici, dalla tarda antichità fino al XVII sec., i loro autori e i loro testimoni: manoscritti dall'VIII-IX sec. ed edizioni dal 1473. Si articola in cinque schede - opere, traduzioni, manoscritti, edizioni, traduttori - che sono tra loro connesse e che forniscono informazioni e descrizioni specifiche, con relativi riferimenti bibliografici ed eventuale indicazione di riproduzioni disponibili in rete, nel caso di manoscritti e di edizioni. Galeno (129-216) ha avuto una grande importanza nella storia della medicina e della scienza fino al XIX sec., e in Occidente è stato letto, studiato e commentato principalmente in latino. Le sue numerose opere sono state tradotte dalla tarda antichità dal greco, e poi dall'arabo dall'XI sec., e in seguito più volte ritradotte fino alla fine XVI sec., quando erano inserite nel curriculum delle facoltà di medicina di tutta Europa. Hermann Diels, nell'ambito di un progetto dell'Akademie der Wissenschften di Berlino, ha pubblicato nel 1905-7 il catalogo dei manoscritti dei medici greci, che per la parte latina è ampiamente incompleto e insoddisfacente. Richard Durling (1932-1999), dalla fine degli anni Cinquanta, ha lavorato sulla traduzione latina di Galeno e ha pubblicato il censimento delle edizioni di Galeno stampate dal 1473 al 1599 nel Journal of the Warburg and Courtald Institutes del 1961, e due articoli sui manoscritti latini di Galeno che correggono ed integrano il Diels, entrambi in Traditio, l'uno nel 1967 e l'altro nel 1981. Ha inoltre raccolto osservazioni su circa seicento manoscritti latini di Galeno, utilizzando microfilms provenienti da biblioteche di tutto il mondo - oggi conservati presso la National Library of Medicine di Bethesda, negli Stati Uniti - in vista della pubblicazione di un volume nella serie del Catalogus Translationum et Commentariorum, che tuttavia non si è realizzata. Dopo la sua morte, avvenuta il 5 giugno 1999, questo materiale è stato affidato dalla vedova Sheila a Stefania Fortuna che, insieme con Anna Maria Raia, ne ha rivisto una parte e l'ha pubblicata nel volume di Traditio del 2006, in un terzo articolo che corregge ed integra il Diels. Il catalogo elettronico delle traduzioni latine di Galeno vuole mettere a disposizione le osservazioni di Richard Durling nel loro complesso, continuare il lavoro di catalogazione, fornire aggiornamenti sulle ricerche svolte nel settore e stimolarne di nuove. È stato realizzato con i finanziamenti del Prin 2008 e dell'Università Politecnica delle Marche. Stefania Fortuna ne è responsabile e curatrice; Michaelangiola Marchiaro ha compilato le schede dei manoscritti, utilizzando il materiale inedito di Durling, consultando cataloghi e visionando direttamente numerosi manoscritti conservati nelle bilioteche italiane (soprattutto Roma e Firenze); Signum, il Centro informatico per le discipline umanistiche della Scuola Normale Superiore di Pisa, ha realizzato il programma. Hanno collaborato anche Clara Provenziani (schede delle edizioni), Anna Maria Raia (schede delle opere). Il catalogo è dedicato alla memoria di Richard Durling e di Virginia Brown. Per il momento sono disponibili le descrizioni di circa 500 manoscritti con relative schede delle traduzioni e delle opere.

Il catalogo elettronico delle traduzioni latine di Galeno: manoscritti ed edizioni / Fortuna, Stefania; M., Marchiaro. - ELETTRONICO. - (2015).

Il catalogo elettronico delle traduzioni latine di Galeno: manoscritti ed edizioni

FORTUNA, STEFANIA;
2015-01-01

Abstract

Il catalogo intende raccogliere tutte le traduzioni latine di Galeno e dello pseudo-Galeno e tutti i testi latini pseudogalenici, dalla tarda antichità fino al XVII sec., i loro autori e i loro testimoni: manoscritti dall'VIII-IX sec. ed edizioni dal 1473. Si articola in cinque schede - opere, traduzioni, manoscritti, edizioni, traduttori - che sono tra loro connesse e che forniscono informazioni e descrizioni specifiche, con relativi riferimenti bibliografici ed eventuale indicazione di riproduzioni disponibili in rete, nel caso di manoscritti e di edizioni. Galeno (129-216) ha avuto una grande importanza nella storia della medicina e della scienza fino al XIX sec., e in Occidente è stato letto, studiato e commentato principalmente in latino. Le sue numerose opere sono state tradotte dalla tarda antichità dal greco, e poi dall'arabo dall'XI sec., e in seguito più volte ritradotte fino alla fine XVI sec., quando erano inserite nel curriculum delle facoltà di medicina di tutta Europa. Hermann Diels, nell'ambito di un progetto dell'Akademie der Wissenschften di Berlino, ha pubblicato nel 1905-7 il catalogo dei manoscritti dei medici greci, che per la parte latina è ampiamente incompleto e insoddisfacente. Richard Durling (1932-1999), dalla fine degli anni Cinquanta, ha lavorato sulla traduzione latina di Galeno e ha pubblicato il censimento delle edizioni di Galeno stampate dal 1473 al 1599 nel Journal of the Warburg and Courtald Institutes del 1961, e due articoli sui manoscritti latini di Galeno che correggono ed integrano il Diels, entrambi in Traditio, l'uno nel 1967 e l'altro nel 1981. Ha inoltre raccolto osservazioni su circa seicento manoscritti latini di Galeno, utilizzando microfilms provenienti da biblioteche di tutto il mondo - oggi conservati presso la National Library of Medicine di Bethesda, negli Stati Uniti - in vista della pubblicazione di un volume nella serie del Catalogus Translationum et Commentariorum, che tuttavia non si è realizzata. Dopo la sua morte, avvenuta il 5 giugno 1999, questo materiale è stato affidato dalla vedova Sheila a Stefania Fortuna che, insieme con Anna Maria Raia, ne ha rivisto una parte e l'ha pubblicata nel volume di Traditio del 2006, in un terzo articolo che corregge ed integra il Diels. Il catalogo elettronico delle traduzioni latine di Galeno vuole mettere a disposizione le osservazioni di Richard Durling nel loro complesso, continuare il lavoro di catalogazione, fornire aggiornamenti sulle ricerche svolte nel settore e stimolarne di nuove. È stato realizzato con i finanziamenti del Prin 2008 e dell'Università Politecnica delle Marche. Stefania Fortuna ne è responsabile e curatrice; Michaelangiola Marchiaro ha compilato le schede dei manoscritti, utilizzando il materiale inedito di Durling, consultando cataloghi e visionando direttamente numerosi manoscritti conservati nelle bilioteche italiane (soprattutto Roma e Firenze); Signum, il Centro informatico per le discipline umanistiche della Scuola Normale Superiore di Pisa, ha realizzato il programma. Hanno collaborato anche Clara Provenziani (schede delle edizioni), Anna Maria Raia (schede delle opere). Il catalogo è dedicato alla memoria di Richard Durling e di Virginia Brown. Per il momento sono disponibili le descrizioni di circa 500 manoscritti con relative schede delle traduzioni e delle opere.
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