Il riuso degli edifici di culto sconsacrati e dismessi per lo più avviene spesso in maniera poco coerente per l’incapacità delle pubbliche amministrazioni di adibirli a scopi diversi da quelli liturgici originari, sfruttandone gli spazi o trasformandone le strutture, ma anche per l’assenza di tecnici competenti nel settore che non riescono a trovare il giusto equilibrio fra le esigenze funzionali e le esigenze di sicurezza statica, di sicurezza al fuoco e di accessibilità al fine di realizzare un intervento compatibile con l’impianto originale funzionale e costruttivo. . È opportuno quindi individuare metodi e strumenti che indichino le modalità operative che possono essere seguite per fare le giuste scelte sia a livello pianificatorio urbano che a livello tecnico costruttivo alla scala dell’organismo in maniera sostenibile. L’obiettivo del progetto di ricerca è quello di formulare codici di pratica di ausilio sia ai progettisti sia alla pubblica amministrazione per capire quali sono le utilizzazioni migliori per l’edilizia ecclesiastica, e al contempo preservare il valore storico-architettonico e formale dell’edificio, per non stravolgere i contenuti rappresentativo-religioso e per non aggredire gli elementi costitutivi stessi che li caratterizzano addivenendo a interventi reversibili, compatibili e rispettosi della passata sacralità del sito. Per l’attuazione di tale programma di ricerca, concordato tra quattro Università Italiane, il MIUR nell’anno 2003 ha concesso un finanziamento di 125.000 euro In quesro ambito l’Unità di Ricerca dell'Università Politecnica delle Marche, diretta dal prof. R.Montagna, ha avuto come tematica specifica l’approfondimento della particolare articolazione che il progetto di recupero e riqualificazione di luoghi di culto ormai dismessi deve assumere quando si pone anche la finalità del miglioramento sismico in funzione preventiva ovvero in funzione di risanamento di un manufatto già danneggiato dal/dai sisma. Il lavoro di Romualdo Montagna sul “valutazione e mitigazione del rischio sismico nel riuso di edifici ed aula”, rientra a pieno titolo in quei progetti di interesse nazionale che sono alla base della ricerca in campo universitario e nello stesso tempo evidenziano un alto livello professionale. Quando la ricerca, propriamente accademica, dopo aver eseguito un’accurata ricognizione sullo stato dell’arte, ed aver definito metodiche di investigazione e criteri di verificabilità, si cala nel campo specifico del comportamento sismico di edifici ed aula, allora si rivela completamente la competenza ingegneristica-architettonica degli autori e la specificità del loro lavoro. La costruzione del data-base, l’abaco dei cinematismi, la rilevazione diretta del campione, ed infine il caso di studio, sono i passi successivi che hanno condotto a risultati notevoli da parte di un gruppo di ricerca che si è prefisso di usare al meglio gli scarsi fondi di ricerca dell’Università Italiana in tempi così difficili.

"Valutazione e mitigazione del rischio sismico nel riuso di edfici ad aula" / Montagna, Romualdo. - (2008), pp. 09-69.

"Valutazione e mitigazione del rischio sismico nel riuso di edfici ad aula"

MONTAGNA, ROMUALDO
2008-01-01

Abstract

Il riuso degli edifici di culto sconsacrati e dismessi per lo più avviene spesso in maniera poco coerente per l’incapacità delle pubbliche amministrazioni di adibirli a scopi diversi da quelli liturgici originari, sfruttandone gli spazi o trasformandone le strutture, ma anche per l’assenza di tecnici competenti nel settore che non riescono a trovare il giusto equilibrio fra le esigenze funzionali e le esigenze di sicurezza statica, di sicurezza al fuoco e di accessibilità al fine di realizzare un intervento compatibile con l’impianto originale funzionale e costruttivo. . È opportuno quindi individuare metodi e strumenti che indichino le modalità operative che possono essere seguite per fare le giuste scelte sia a livello pianificatorio urbano che a livello tecnico costruttivo alla scala dell’organismo in maniera sostenibile. L’obiettivo del progetto di ricerca è quello di formulare codici di pratica di ausilio sia ai progettisti sia alla pubblica amministrazione per capire quali sono le utilizzazioni migliori per l’edilizia ecclesiastica, e al contempo preservare il valore storico-architettonico e formale dell’edificio, per non stravolgere i contenuti rappresentativo-religioso e per non aggredire gli elementi costitutivi stessi che li caratterizzano addivenendo a interventi reversibili, compatibili e rispettosi della passata sacralità del sito. Per l’attuazione di tale programma di ricerca, concordato tra quattro Università Italiane, il MIUR nell’anno 2003 ha concesso un finanziamento di 125.000 euro In quesro ambito l’Unità di Ricerca dell'Università Politecnica delle Marche, diretta dal prof. R.Montagna, ha avuto come tematica specifica l’approfondimento della particolare articolazione che il progetto di recupero e riqualificazione di luoghi di culto ormai dismessi deve assumere quando si pone anche la finalità del miglioramento sismico in funzione preventiva ovvero in funzione di risanamento di un manufatto già danneggiato dal/dai sisma. Il lavoro di Romualdo Montagna sul “valutazione e mitigazione del rischio sismico nel riuso di edifici ed aula”, rientra a pieno titolo in quei progetti di interesse nazionale che sono alla base della ricerca in campo universitario e nello stesso tempo evidenziano un alto livello professionale. Quando la ricerca, propriamente accademica, dopo aver eseguito un’accurata ricognizione sullo stato dell’arte, ed aver definito metodiche di investigazione e criteri di verificabilità, si cala nel campo specifico del comportamento sismico di edifici ed aula, allora si rivela completamente la competenza ingegneristica-architettonica degli autori e la specificità del loro lavoro. La costruzione del data-base, l’abaco dei cinematismi, la rilevazione diretta del campione, ed infine il caso di studio, sono i passi successivi che hanno condotto a risultati notevoli da parte di un gruppo di ricerca che si è prefisso di usare al meglio gli scarsi fondi di ricerca dell’Università Italiana in tempi così difficili.
2008
'Opportunità di rinascita per chiese sconsacrate'
8860260868
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