Nel quadro di una più ampia pianificazione urbanistica e nel solco dei programmi di rigenerazione urbana oggi in atto nella città Taranto, il presente contributo si propone di comprendere le possibili sinergie tra le modalità con cui favorire l’accessibilità pedonale urbana e le politiche più ampie di rigenerazione attraverso le risultanze delle indagini compiute per la redazione del Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche (P.E.B.A.) di Taranto e delle sue possibili relazioni tra i temi della sicurezza e dell’inclusione con i processi di rigenerazione urbana. Per un’idea del processo pianificatorio in atto oggi a Taranto, si presenta una sintetica genealogia delle dinamiche pianificatorie in grado di giustificare la nascita e la collocazione del P.E.B.A. nel quadro della strumentazione urbanistica vigente e in corso di redazione. Il P.E.B.A., in sintesi, nasce come strumento operativo del P.U.M.S. approvato e ne ricalca le direttrici di sviluppo. Per effetto stesso degli obiettivi cui si riferisce, il P.E.B.A. indaga i percorsi pedonali (relativi del proprio ambito di applicazione) nel tentativo di garantire un’accessibilità estesa anche agli edifici di utilizzo pubblico, tale da promuovere un incremento dei flussi di percorrenza. Le indagini effettuate attraverso l’utilizzo del G.I.S. forniscono valori estesi della sicurezza urbana, oltre che una mappa temporale delle necessità nello specifico ambito urbano di intervento. L’obiettivo di una città inclusiva, letto attraverso l’estensione del concetto di accessibilità a tutte le categorie di utenti, promuove l’idea del cosiddetto inclusive design, che in ambito urbano può essere un indicatore della forma nella misura in cui riesce a traslare il concetto stesso di inclusione, tanto al sistema pianificatorio, quanto a quello economico-finanziario di programmazione. Nell’idea di accessibilità che accompagna l’indagine multicriteri effettuata, utile alla mappatura delle necessità ed alla determinazione dei tempi, trova pertanto collocazione lo strumento urbanistico come strumento di supporto alle decisioni nelle politiche di rigenerazione di un quadro pianificatorio più ampio e coordinato.

L'accessibilità urbana come forma di rigenerazione: un'esperienza a Taranto / Rotondo, Francesco; Massaro, Alessandro. - ELETTRONICO. - (2020), pp. 931-938. (Intervento presentato al convegno L'Urbanistica Italiana di fronte all'Agenda 2030 tenutosi a Matera-Bari nel 5-6-7 giugno 2019).

L'accessibilità urbana come forma di rigenerazione: un'esperienza a Taranto

Francesco Rotondo;
2020-01-01

Abstract

Nel quadro di una più ampia pianificazione urbanistica e nel solco dei programmi di rigenerazione urbana oggi in atto nella città Taranto, il presente contributo si propone di comprendere le possibili sinergie tra le modalità con cui favorire l’accessibilità pedonale urbana e le politiche più ampie di rigenerazione attraverso le risultanze delle indagini compiute per la redazione del Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche (P.E.B.A.) di Taranto e delle sue possibili relazioni tra i temi della sicurezza e dell’inclusione con i processi di rigenerazione urbana. Per un’idea del processo pianificatorio in atto oggi a Taranto, si presenta una sintetica genealogia delle dinamiche pianificatorie in grado di giustificare la nascita e la collocazione del P.E.B.A. nel quadro della strumentazione urbanistica vigente e in corso di redazione. Il P.E.B.A., in sintesi, nasce come strumento operativo del P.U.M.S. approvato e ne ricalca le direttrici di sviluppo. Per effetto stesso degli obiettivi cui si riferisce, il P.E.B.A. indaga i percorsi pedonali (relativi del proprio ambito di applicazione) nel tentativo di garantire un’accessibilità estesa anche agli edifici di utilizzo pubblico, tale da promuovere un incremento dei flussi di percorrenza. Le indagini effettuate attraverso l’utilizzo del G.I.S. forniscono valori estesi della sicurezza urbana, oltre che una mappa temporale delle necessità nello specifico ambito urbano di intervento. L’obiettivo di una città inclusiva, letto attraverso l’estensione del concetto di accessibilità a tutte le categorie di utenti, promuove l’idea del cosiddetto inclusive design, che in ambito urbano può essere un indicatore della forma nella misura in cui riesce a traslare il concetto stesso di inclusione, tanto al sistema pianificatorio, quanto a quello economico-finanziario di programmazione. Nell’idea di accessibilità che accompagna l’indagine multicriteri effettuata, utile alla mappatura delle necessità ed alla determinazione dei tempi, trova pertanto collocazione lo strumento urbanistico come strumento di supporto alle decisioni nelle politiche di rigenerazione di un quadro pianificatorio più ampio e coordinato.
2020
9788899237219
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